di Paolo Gaudenzi
MONTEGRANARO – L’impresa non è riuscita.
Gara uno ha regalato solo un’illusione, quella di potercela fare, con la decisiva serie playout ad avviarsi nel migliore dei modi in terra d’Abruzzo poi, storia nota, la progressione della Rennova, lesta a rimettere i conti in pareggio sul parquet domestico prima di piazzare la doppia zampata all’interno della Bombonera.
La Sutor retrocede in Serie C Gold, Teramo porta a casa anche gara quattro e chiude la serie sul definitivo 3-1. Al palace di via Marti d’Ungheria finisce tra le lacrime dei giovani cestisti gialloblù, e tra i cori di ambo le tifoserie, dal tono naturalmente opposto. Per il futuro prossimo, cercando un barlume di luce ad illuminare il grigiore complessivo, non è impossibile ipotizzare l’opzione ritorno in cadetteria transitando per le scrivanie burocratiche dei ripescaggi.
Questa sera, però, non è il momento di pensare a ciò che sarà, la priorità è analizzare l’epilogo di un torneo che alla storica piazza cestistica di Montegranaro comporta l’amarezza insolita della retrocessione.
IL TABELLINO
SUTOR BASKET MONTEGRANARO 53: Riva 12, Tibs 8, Bonfiglio 7, Ciarpella F. 7, Marini 6, Gallizzi 5, Cipriani 5, Aguzzoli 3, Romanò, Angellotti n.e., Torresi n.e., Edraoui n.e. All. Marco Ciarpella
RENNOVA TERAMO A SPICCHI 63: Di Bonaventura 18, Tiberti 16, Serroni 9, Rossi 7, D’andrea 6, Cucco 3, Esposito 3, Molteni 1, Guilavogui 0, Faragalli Serroni n.e., Wiltshire n.e. All. Giorgio Salvemini
ARBITRI: Vincenzo di Martino di Santa Maria la Carità (Napoli) e Stefano Gallo di Monselice (Padova)
PARZIALI: 12-12, 25-31, 37-48
NOTE: Tl: Sutor 13/16, Teramo 8/15. Tiri da 3 punti: Sutor 4/18, Teramo 9/32. Rimbalzi: Sutor 41, Teramo 35
LA CRONACA
Eppure le premesse serali erano di tutt’altro tenore, con la compagine di coach Marco Ciarpella guardinga e pungente, lesta a sfruttare l’impatto alla sfida non scintillante da parte dei teramani. La Rennova cerca spesso la soluzione dalla lontana, ma per fortuna calzaturiera Cucco non ha lo smalto di gara tre. A metà del primo parziale l’ago della bilancia pende dalla parte gialloblù, con un convincente 10-3 che lascia presagire un esito diverso. Proiezione effimera, Teramo alza il ritmo ed il quarto d’avvio si chiude sul 12 pari.
L’inizio del secondo periodo è sulla medesima inerzia, con la Sutor che fatica a trovare canestro e vacilla in difesa, la Rennova continua lentamente a trafiggere, ed in poco più di due minuti di gioco si palesa il primo allungo biancorosso, con il 12-20 che diventa 25-31 al risposo lungo. Riva, Tibs e Marini confezionano all’intervallo 12 punti complessivi, un buon bottino dai lunghi. Bonfiglio palesa un timido score di cinque, Aguzzoli appena tre. Nel computo consuntivo di serata mancherà il mattoncino alla causa di Romanò. Sulla sponda opposta tra i più fertili c’è Tiberti con otto punti, ed un ascendente Di Bonaventura, che nel terzo periodo si fa carico dell’affilata soluzione da tre, prendendo per mano la squadra fino a condurla sulle solide sponde del 29-41. Coach Marco Ciarpella prova il cambio di filosofia difensiva, ma il quintetto del collega Salvemini sembra aver comunque salde in mano le redini dell’incontro, tanto da traghettare il confronto al 37-48 del terzo periodo.
L’ultimo quarto è della disperazione. La gara continua a viaggiare ad intermittenza tra distacchi ad ondeggiare in orbita doppia cifra. La foto della serata, pardon della serie, sta tutta nel frame che dapprima vede Di Bonaventura incendiare per la volta ennesima la retina gialloblù, e sulla parte opposta il medesimo tentativo di Bonfiglio che viene sputato dal ferro, con il relativo tap in dei lunghi di casa a subire la medesima sorte. Sul ribaltamento dell’azione le maglie difensive sutorine scoprono poi il fianco alle penetrazioni biancorosse. I gialloblù non ne hanno più. A 15” secondi dalla sirena Ciarpella chiama l’ultimo time out della Serie B 2020/21 ed abbraccia i ragazzi ormai in lacrime. Il divario è incolmabile, si ritorna sul campo per i canonici e sportivi saluti, ma dall’atmosfera totalmente contrapposta.
LE DICHIARAZIONI
A cura dell’ufficio stampa gialloblù
“In avvio la squadra ha fatto bene, abbiamo cambiato alcune cose rispetto a gara tre cercando di togliere a loro quello che era il punto di forza, il tiro facile da tre punti con Teramo che dall’arco dei 6,75 ha chiuso con 4/23. Anche sui loro giochi a due la Sutor ha cercato di difendere al meglio aprendo però un po’ troppo l’area e Teramo in questi casi ha trovato nuovi protagonisti. Noi siamo partiti bene, ma in attacco le cose sono state fatte con troppa fretta, tanta voglia di fare con scarsa lucidità e ancora una volta commentiamo una partita dove non siamo stati in grado di realizzare almeno 60 punti. Dopo aver vinto gara 1 a Teramo, speravo di poter raggiungere la salvezza sul campo”, le considerazioni di coach Marco Ciarpella.
“Credo che alla fine sia stato svolto un ottimo lavoro, però siamo retrocessi. Io sono il primo ad assumermi le responsabilità per quanto avvenuto. Mi spiace perché abbiamo lavorato con un gruppo di ragazzi super, alcuni dei quali in queste ultime partite hanno risposto presente nonostante avessero degli infortuni. Si sono allenati sempre alla grande, ringrazio anche il gruppo degli under 16 che ci ha dato una mano non indifferente – le ulteriori considerazioni del tecnico -. C’è tanto rammarico anche perché abbiamo preso il Covid 19 in massa quando stavano per iniziare i playout e questo mi da fastidio perché avremmo potuto giocarli in maniera diversa. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i giocatori, lo staff tecnico, la società, lo staff medico e fisioterapico e tutte le persone che hanno aiutato la squadra in questo anno lungo e pieno di imprevisti. E’ stato costruito un gruppo solido che anche nelle difficoltà non ci ha mai fatto mancare la propria vicinanza. Mi dispiace per i tifosi che per un anno non ci hanno potuto sostenere causa la pandemia e farli tornare nelle ultime due partite dove siamo retrocessi, non è stato bello per il sottoscritto”.
“In questo momento mi passano davanti agli occhi i sette anni che ho allenato la Sutor perché quella appena terminata è stata una stagione molto travagliata. Adesso è il momento di staccare la spina. Ho preso questa barca nel suo momento più basso e non sono riuscito a portarla in un porto sicuro. Ho tanta voglia di rivalsa, sono ancora sotto contratto con la Sutor per un altro anno, tra poco incontrerò la società e insieme valuteremo il da farsi. Sono di Montegranaro e la maglia della Sutor è la mia seconda pelle. Non è questo il momento di ragionare sul mio futuro, però è pur vero che insieme alla società dovremo valutare la situazione che verrà a porsi”.
“I ragazzi al termine della partita erano distrutti e si sono sfogati, ognuno, in maniera diversa. Noi fortunatamente siamo del posto e abbiamo potuto vivere in nostri affetti giornalmente loro, no, perché lontani da casa per tanto tempo. Tanti hanno fatto un investimento su di loro, tanti sono stati i loro sacrifici e a Montegranaro hanno trovato la loro famiglia – la conclusione di Ciarpella -. I tifosi li ringrazio di tutto cuore e spero che ci stiano sempre vicino per regalargli soddisfazioni e non come è accaduto adesso, una delusione”.
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