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La sequenza sospetta di incendi, dopo le bonifiche si cercano le cause. Lambruschi: “Non escludiamo alcuna ipotesi” (Video)

FIAMME - Giornata senza sosta quella di ieri per i vigili del fuoco di Fermo che nella nottata hanno proseguito con le operazioni di bonifica. Spenti tutti gli incendi, sono rimasti a presidiare quello di Campofilone. Il sostituto direttore antincendi capo e capo esperto dei vigili del fuoco: "Abbiamo chiesto anche alla Polizia di Stato e ai carabinieri, con anche i Forestali che hanno competenza sui tratti boschivi, di effettuare dei controlli"
I Canadair e i vigili del fuoco in azione a Campofilone

Marco Lambruschi

di Giorgio Fedeli

“Non possiamo escludere nulla, nessuna ipotesi, nemmeno ovviamente quella del dolo, della mano dell’uomo dietro agli incendi”. Marco Lambruschi, sostituto direttore antincendi capo e capo esperto dei vigili del fuoco del comando provinciale di Fermo, commenta così, con queste parole, la lunga sequenza di roghi che dalla mattina di ieri ha tempestato il Fermano e che qualche sospetto lo ha destato. Ma fortunatamente la tempestività dei vigili del fuoco nell’intervenire creando anche delle zone tagliafuoco, ha impedito il propagarsi delle fiamme. E infatti non si registrano feriti, ustionati o intossicati.

Per intenderci e ricapitolare, le chiamate al 115 sono iniziate alle 8 con un incendio di sterpaglie a Monte Urano. Le prime di una lunga serie, dicevamo. Sì perché finito a Monte Urano, i vigili del fuoco sono stati chiamati a intervenire intorno alle 12 a Montegranaro per un campo di grano divorato dalle fiamme. Da lì in supporto ai colleghi di Ascoli per una collina a fuoco tra Campofilone e Marina di Massignano. E ancora, alle 13,30 a Petritoli, poco più tardi a Ponzano di Fermo. Intorno alle 15 lungo la Mezzina e, infine, intorno alle 19 a San Marco alle Paludi, anche in questo caso a fuoco sterpaglie e stoppie lungo il fiume.

“Abbiamo chiamato a Fermo i colleghi di Amandola. Dunque abbiamo operato su tutti i fronti con una trentina di uomini in totale (dieci in più rispetto all’ordinario, richiamando anche i ‘turni liberi’) e quattro mezzi in più”. I vigili del fuoco fermani sono riusciti a domare praticamente tutti gli incendi nell’arco della giornata e, una volta spente le fiamme, sono scattate le varie bonifiche per estirpare qualsiasi residuo di focolaio restando, nel corso della nottata, quasi esclusivamente a presidiare l’incendio di Campofilone. Lì infatti, in località Tre Camini nel Comune di Campofilone è divampato intorno alle 13, un incendio boschivo che ha interessato circa 7 ettari di vegetazione. Sul posto squadre provenienti da Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo con tre autobotti e tre mezzi 4×4 coadiuvati da un Canadair dei Vigili del fuoco e dall’elicottero della Regione Marche. E purtroppo questa mattina i vigili del fuoco, intorno alle 11, sono stati nuovamente chiamati a mettere mano agli idranti per dei focolai sempre sulla collina di Tre Camini. E tornano nel Fermano anche Canadair ed elicottero. Ultimate anche le operazioni di bonifica scatteranno quelle di indagine, per così dire, sulla natura degli incendi. “E’ vero che il vento ha sicuramente favorito il propagarsi delle fiamme – spiega Lambruschi – ma una sequenza simile di roghi diciamo che è insolita”. E questo sta a significare che i vigili del fuoco non possono affatto escludere che dietro a tutti quegli incendi ci possa essere la mano dell’uomo. Difficile, in questo caso, pensare a una escalation di casi accidentali, per intenderci, ad esempio, i vari mozziconi di sigaretta ancora accesi e gettati dall’auto. Dunque il cerchio si restringerebbe su un possibile piromane che si potrebbe esser divertito ad appiccare incendi qua e là. Lambruschi non si sbilancia “ma – ammette, in linea con quanto dichiarato ieri a Cronache Fermane dal comandante Fazzini – non possiamo escludere nulla. Abbiamo comunque chiesto anche alla Polizia di Stato e ai carabinieri, con anche i Forestali che hanno competenza sui tratti boschivi, di effettuare dei controlli”.

L’incendio a San Marco alle Paludi

La vegetazione bruciata a Petritoli

 

L’incendio a Montegranaro

Raffica di incendi, il Fermano brucia. Fazzini: “Non si può escludere l’innesco doloso, al momento nessun sospetto”


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