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Caro bollette, Cesetti: «Il Pd stanziò 210 milioni per uscire dal lockdown, oggi Acquaroli propone il nulla cosmico»

CRITICA - Il consigliere regionale del Partito Democratico si scaglia contro l'attuale Giunta regionale: «È completamente allo sbando e paralizzata dalla campagna elettorale che vede impegnati ben quattro assessori su sei, peraltro titolari di deleghe strategiche come il bilancio (Castelli), lo sviluppo economico (Carloni), il lavoro (Aguzzi) e l’istruzione (Latini)»

Fabrizio Cesetti

«Il centrodestra continua a presentare il suo libro dei sogni agli italiani, ma dove attualmente governa, come nelle Marche, non è riuscito a dare neanche una risposta al tema del caro bollette che sta colpendo famiglie e imprese, con il rischio di generare una drammatica crisi economica e sociale». A muovere tale critica è il consigliere regionale del Partito Democratico, Fabrizio Cesetti.

«Anzi, se guardiamo proprio alla nostra regione, la giunta Acquaroli appare completamente allo sbando, paralizzata dalla campagna elettorale che vede impegnati ben quattro assessori su sei, peraltro titolari di deleghe strategiche come il bilancio (Castelli), lo sviluppo economico (Carloni), il lavoro (Aguzzi) e l’istruzione (Latini) – seguita Cesetti -. Nel 2020 la giunta Ceriscioli, all’interno della quale ricoprivo l’incarico di assessore al Bilancio, stanziò ben 210 milioni di euro per far fronte all’emergenza della pandemia e dare ossigeno al tessuto economico e sociale marchigiano dopo la fine del primo lockdown. Sono passati poco più di due anni, ma sembra trascorsa un’eternità. Il guaio è che il nulla cosmico che oggi propone la giunta regionale non tarderà a produrre effetti negativi sull’intera regione. E se questo è il modello a cui Giorgia Meloni e Matteo Salvini intendono fare riferimento per l’intero Paese, c’è davvero di che preoccuparsi».



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