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Le proposte di Petrini per il quartiere Faleriense

PORTO SANT'ELPIDIO - Il candidato sindaco vuole partire investendo le necessarie risorse pubbliche alla Faleriense, in particolare da via Marina, con un progetto sperimentale

Paolo Petrini

Dalla viabilità alla sicurezza. Dalle aree sportive al turismo e all’ambiente. Diversi i punti del programma, per il quartiere Faleriense, del candidato sindaco Paolo Petrini che si è voluto soffermare in particolare sul commercio. La volontà che ha espresso è quella di «produrre un’azione forte per rafforzare la presenza dei piccoli negozi all’interno dei quartieri. Valorizzare i negozi di vicinato significa non costringere i cittadini a prendere l’auto. Minori spostamenti significa avere meno costi ambientali. Minori spostamenti significa meglio garantire una vita autonoma agli anziani. Strade vuote e senza negozi rappresentano uno dei principali indici di insicurezza e pericolo urbano. Da qui la convinzione che investire su questo tema sia strategico per la crescita della città e per il benessere dei cittadini».

Petrini vuole partire investendo le necessarie risorse pubbliche alla Faleriense, in particolare da via Marina, con un progetto sperimentale. «Lavoreremo per far rinascere gli spazi commerciali sfitti, coinvolgendo i proprietari e agendo su più fronti. Si possono attivare tavoli di concertazione sull’esempio di quelli dedicati agli immobili residenziali, con agevolazioni per i proprietari aderenti finalizzati all’abbattimento del canone di affitto. Oltre che con agevolazioni Imu per i proprietari, si possono utilizzare altre leve fiscali, riducendo o esentando dal pagamento della Cosap e della Tari coloro che aprono negozi nell’area preventivamente individuata. Si può inoltre istituire un Fondo cui accedere tramite bando per l’erogazione di contributi a sostegno di interventi di ripristino strutturale o igienico – sanitario o l’abbattimento di barriere architettoniche, un fondo rivolto alle sole imprese che si insedieranno nei negozi sfitti ubicati nell’area identificata. Con premialità per gli esercizi che si renderanno disponibili ad offrire servizi di prossimità ai cittadini dei loro quartieri. Vogliamo in definitiva esaltare la funzione sociale di negozi e “botteghe” con l’obiettivo di rafforzare le relazioni di comunità. Ma vogliamo comunque favorire tutte le iniziative che contribuiscono ad utilizzare comunque i locali. Dalle vetrine temporanee al coworking. Dalla concessione in uso ad associazioni fino al “lavoro di prossimità” in seguito al forte sviluppo del lavoro agile».



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