FERMO – Nulla si muove nella definizione del futuro dell’attuale ospedale civile. L’assessore regionale alla Sanità: «Ambulatori? Una Rsa? Una struttura di riabilitazione? Una residenza protetta? A mio avviso prima di prendere una decisione bisogna ragionare con gli enti locali e capire quali sono le esigenze del Fermano. L’invecchiamento della popolazione ha fatto inevitabilmente aumentare la domanda delle strutture residenziali. Ora bisogna capire se questa politica è ancora attuale. Sia la Ue che il Pnrr compreso il decreto ministeriale 77 dello scorso anno hanno identificato questi bisogni sanitari della popolazione non più giovane con, ad esempio, l’infermiere di prossimità. Serve capire quindi se si va verso l’assistenza domiciliare o verso quella nelle strutture»
AGENZIA REGIONALE SANITARIA – Delibera appena firmata dal governatore Acquaroli. Nominata la dirigente dell’Università politecnica delle Marche
IL SEGRETARIO regionale della Cisl Fp, Giuseppe Donati sull’indennità riconosciuta ad alcune categorie di sanitari: «Determinante il lavoro svolto dalla Segreteria regionale Cisl Fp. Ora il confronto con la Regione dovrà proseguire serrato in primis per arrivare alla stabilizzazione del personale impegnato nell’emergenza Covid ed in secundis per bandire velocemente nuovi concorsi a tempo indeterminato per tutte le figure sanitarie ed amministrative necessarie»
LA REPLICA dell’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, al sindaco di Fermo: «L’impegno finanziario senza precedenti per l’Ast di Fermo garantito dalla Giunta, dal presidente Acquaroli e dalla maggioranza regionale deve rispettare i tempi degli strumenti di finanza pubblica che legano tutti gli enti, Comuni e Regione compresi, ma il risultato è certo e sicuro»
SANITA’ – Il presidente Fesmed: «Mobilitazioni saranno organizzate a livello regionale il 15 giugno alle ore 11, quando in tutta Italia si svolgeranno contemporaneamente sit-in e assemblee. È il momento di unire le forze, di nuotare tutti nella stessa direzione, per approdare quanto prima in un porto sicuro»
LA SEGRETARIA regionale dem Bomprezzi: «La giunta Acquaroli nonostante le forti necessità di riforma si sta occupando solo degli organismi di potere, trascurando la qualità del servizio, le strutture e la cura delle professionalità»
FERMO – Il sindaco: «Non vorrei che tra un anno ci trovassimo di fronte ad un bellissimo ed efficiente contenitore…vuoto. Anche perché sul punto nessuno da risposte certe: le gare d’acquisto sono partite? Credo di no. E nel bilancio regionale c’è la copertura economica per queste gare? Chi dice di sì e chi dice di no o comunque solo in parte…in questo secondo caso sarebbe molto grave per il Fermano. Vediamo se reso pubblico il tema giungeranno risposte»
LA RIFLESSIONE del segretario regionale Cisl Fp, Giuseppe Donati: «Nelle Marche mancano circa 500 infermieri almeno per garantire standard assistenziali decenti e qualche nuovo servizio. Solo in Ast Fermo ne mancano circa 80 e non meno di 20 Oss. Solo Fermo, per la mobilità passiva extraregionale, perde circa 12 milioni di euro all’anno. Il Fermano è stato spogliato di servizi, posti letto e specialità quindi dovrà acquistare prestazioni»
IL MONITO del responsabile delle politiche sanitarie della Cgil e Spi a Fermo: «Ora è il momento della revisione dei budget e chiediamo che sia fondamentale assegnare il budget alla luce dei reali fabbisogni, ben descritti nella appendice del Piano Socio sanitario non correlato però dalle necessarie azioni correttive per compensare gli squilibri, provocati spesso da territori diversi dal Fermano ed ai quali si chiede di far fronte tutti insieme, in palese contrasto con le previsioni della legge di riforma della sanità che si sta attuando»
FERMO – Presentato il libro di di Patrizia Iacopini e Franco Lolli. La direttrice del centro disturbi del comportamento alimentare: «Abbiamo in carico circa 400 pazienti, con una netta prevalenza femminile, anche se i maschi non rappresentano più casi isolati come in passato. Dal 2021 ad oggi abbiamo avuto più casi di anoressia restrittiva e binge eating disorder. Il nostro centro diurno accoglie ragazze da 16 a 20 anni, poi assistiamo ad un salto e vediamo aumentare i casi in età matura, tra 40 e 50 anni»