Samuele Bersani al Teatro dell’Aquila
di Silvia Remoli
Un Bersani visibilmente commosso nel ringraziare l’ospitalità fermana, che ha definito “di una incredibile delicatezza”, ha regalato ad un teatro gremito e partecipe una scaletta ricca di successi sia datati che recenti, ripercorrendo ben 25 anni di carriera.
Samuele Bersani al Teatro dell’Aquila
Il concerto è stato aperto con il brano “Il mostro”, sua prima opera, ma dal testo ancora attualissimo, passando per le romantiche “Replay” (brano sanremese del 2000) e “Giudizi Universali”, per poi concludersi in un’ovazione generale con le cosiddette ‘canzoni del bis o di coda’, energiche e ritmate, “Chicco e Spillo” e “Cosa vuoi da me”. L’artista ha intrattenuto non solo cantando (e soprattutto facendo cantare!) ma anche raccontando con estrema spontaneità aneddoti del suo vissuto, ricevendo un caloroso ritorno di affetto e riscuotendo naturalmente la simpatia degli spettatori. Ha coinvolto sia musicalmente che in maniera empatica platea e palchetti, che ha trascinato nei cori e nei frequenti siparietti di ‘botta e risposta’, in un vero e proprio spettacolo arricchito da immagini proiettate sullo sfondo e suggestivi giochi di luci.
Nell’esibizione non è mancato un omaggio al suo primo talent scout, Lucio Dalla, che scoprì nel 1991 il talento del giovane Bersani e produsse i suoi quattro album d’esordio: come un direttore di orchestra, in fatti, Samuele si è rivolto a tutto il pubblico ed insieme ad esso ha intonato “Canzone”, memorabile successo dell’altrettanto indimenticabile artista-simbolo bolognese.
Samuele Bersani al Teatro dell’Aquila
Samuele Bersani al Teatro dell’Aquila
Samuele Bersani al Teatro dell’Aquila
Samuele Bersani al Teatro dell’Aquila
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