Cognigni e Lupoli tengono impegnati i difensori mentre Soprano si improvvisa attaccante, sfiorando due volte il gol contro l’Albinoleffe (Foto Manilio Grandoni)
di Paolo Bartolomei
FERMO – Nemmeno il tempo di fermarsi un giorno che la compagine gialloblù rientra a giocare al “Recchioni” nell’anticipo infrasettimanale del martedì sera (ore 20.30) contro la Triestina, l’avversario meno indicato per invertire il trend negativo che si è innescato da quattro turni.
Per evitare spostamenti, inutili fatiche e deconcentrazione, tecnico e squadra hanno concordato di restare tutti insieme in zona per la partita di domani sera.
Un calo per certi versi prevedibile da settimane perché si sapeva che tutte le squadre di alta classifica sono più attrezzate di quella gialloblù e la Ternana lo ha dimostrato sul campo, non patendo minimamente la stanchezza della partita in più giocata solo quattro giorni prima, e questo a prescindere dai “se” (se l’arbitro a Terni avesse dato il rigore alla Fermana sullo 0-0 o se avesse giocato sulla sinistra della difesa Sarzi Puttini oppure sin dall’inizio Soprano). Mancano però chiaramente i due punti del match interno contro l’Albinoleffe che, arbitro o non arbitro, la Fermana avrebbe dovuto e potuto vincere con i propri mezzi.
I numeri dicono che la compagine allenata da Flavio Destro, per reti realizzate, ha lo stesso score delle ultime cinque in classifica (anzi, Gubbio e Giana uno in più); al contrario la difesa canarina, con 12 gol al passivo, è alla pari di 1°, 3° e 4° in classifica. Però, attenzione, perché anche l’Albinoleffe, penultimo, ha subito 13 reti, addirittura una meno del Pordenone capolista, quindi score analogo a quello della Fermana che non si trova nella stessa zona di classifica dell’Albinoleffe perchè i pochi gol fatti dai gialloblù sono stati tutti determinanti per il punteggio, e gli unici due centri in trasferta (a casa di Renate e Pordenone) hanno portato da soli 6 punti.
Samuele Maurizi, protagonista del possibile rigore a Terni (Foto Manilio Grandoni)
L’AVVERSARIO – La Triestina ha due punti più della Fermana, le stesse reti subite (12) ma il doppio dei gol realizzati (22, il massimo del girone come Pordenone e Vicenza). 11 gol in più siglati e solo 2 punti in più in classifica, difatti i giuliani hanno nello score le stesse vittorie (7) ma solo 3 pareggi in più (e 1 punto di penalizzazione). Quindi hanno vinto diverse partite segnando molti gol.
Tra gli alabardati il capocannoniere è Granoche con 4 centri, poi molti giocatori hanno messo a segno 2 o 3 reti a testa. I biancorossi hanno conquistato fuori casa solo 9 punti su 26, quindi un terzo del totale: è al “Nereo Rocco” che fin’ora hanno dato il meglio, sperando che il trend non cambi proprio domani. Le uniche due vittorie esterne dei triestini sono recenti (a casa di Pordenone e Renate, ma con 5 gol in tutto), poi tre pari e due sconfitte. Identica tendenza della Fermana che in casa ha conquistato i due terzi dei punti che ha in classifica fallendo al “Recchioni” solo contro Ravenna e Albinoleffe, accontentandosi di un buon pari col Sudtirol e vincendo con le restanti cinque.
La Triestina è reduce dal pareggio (2-2) conquistato a Gubbio in extremis con il primo gol stagionale di Lambrughi che a Tuttoc.com ha dichiarato: “Domani sarà una partita non bella da vedere, quello di Fermo è un campaccio, sarà una partita molto fisica. Servirà lo spirito visto nel finale contro il Gubbio, dobbiamo però allungare per tutti i 90 minuti questa voglia che ancora un pizzico ci manca, anche se come detto siamo stati bravi a recuperarla“.
Alcuni giocatori infortunati per mister Pavanel che però, come De Canio a Terni, ha a disposizione una rosa di trenta elementi tutti allo stesso livello; l’ex canarino Boccanera adesso è diventato il vice di Alex Valentini.
Flavio Destro domani dovrà fare a meno ancora di Giandonato (secondo turno di squalifica), al suo posto scontata la conferma di Fofana che ha ben fatto a Terni. Out anche Sarzi Puttini, non convocato di nuovo (affaticamento muscolare), al suo posto difficile prevedere ancora Guerra come sabato, quindi o difesa a quattro con Soprano adattato a esterno, oppure a tre con Clemente avanzato e un centrocampista in più (si rivede Iotti?). Out anche Calzola e Mattia Valentini.
LE PAROLE DI DESTRO – “Quella dei molti infortunati è una condizione che vale per tutte le squadre del campionato, cercheremo di valutare chi è più in salute ed è meno stanco per poi decidere chi scenderà in campo. Proprio per consentire a tutti di riposare meglio, stare insieme ed evitare troppi spostamenti che comunque creano stanchezza, abbiamo deciso di andare in ritiro, meglio stare fermi e recuperare” spiega il tecnico gialloblu che poi passa l’attenzione sulla Triestina. Dopo la corazzata Ternana, la Fermana affronterà un’altra squadra con grandi ambizioni: “è una società che ha un blasone, vuole far bene, è messa bene in classifica, ha giocatori importanti come Mensah, Petrella, sono molto bravi nell’uno contro uno e l’intera squadra propone un buon gioco, con ottime trame. Dovrà essere una Fermana anche ponta giocare meno bene di come stiamo facendo ultimamente, ma capace portare a casa un risultato positivo”.
L’ARBITRO – Daniele De Santis di Lecce, un solo precedente in Fermana-Matelica (2012/13 in Eccellenza), a Fermo vinse il team del presidente Canil 2-3 (aprì Pirro su rigore, ribaltarono Api e Cacciatore, di nuovo pareggio canarino con Gentile, sigillo di Lazzoni dal dischetto). Assistenti Davide Moro di Schio (da arbitro tre precedenti in D contro Vis Pesaro, Jesina e Amiternina) e Andrea Niedda di Ozieri.
DUE SOLI PRECEDENTI – Le strade secolari di Fermana e Triestina fin’ora si sono incrociate sul campo due sole volte. La prima nel 1995/96 (serie C2), a Fermo fu 1-0 per gli undici di mister Alessandrini con gol di Eros Matzuzzi, poi lo scorso anno in C sullo stesso terreno di gioco di domani fu 0-0.
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