Da sinistra Fofana, Soprano, Maurizi, Scrosta e Sarzi Puttini (Foto Grandoni)
di Paolo Bartolomei
FERMO – “Arriva la capolista, ma si parte sempre dallo 0-0“, parole di Flavio Destro di qualche giorno fa. Questo è lo spirito giusto per affrontare un’avversaria di grande spessore che fuori casa campionato è ancora imbattuta (in casa invece tre volte, di cui una proprio per mano della Fermana).
Lontano dal “Bottecchia” il Pordenone ha perso l’ultima volta in coppa ad agosto, prima ancora nei playoff a maggio e in campionato addirittura un anno fa. Viaggia, sia in casa che fuori, alla media di circa 2 punti a gara, sta a +7 dalla prima inseguitrice (Triestina) e ha già quasi un piede in serie B.
Bandiere fermane sabato scorso al “Menti” di Vicenza
La Fermana, dopo il buon inizio di girone di ritorno (due vittorie e due pari) è incappata nella peggiore serie negativa da oltre quattro anni (tre sconfitte consecutive) e domenica scorsa a Vicenza, con una gara attenta, è riuscita a strappare un punto che ha ridato fiducia e morale. La posizione di classifica è tranquilla, le squadre che seguono i canarini vanno a rilento, la compagine di Destro è in zona playoff e a ben +11 dai playout, la quota sicurezza è vicinissima, dovrebbero mancare 3 o al massimo 4 punti, anzi, magari col senno di poi tra due mesi si scoprirà che è già stata raggiunta, come successe lo scorso anno.
I canarini hanno raggiunto 37 punti alla 27° giornata, lo scorso anno la stessa quota la conquistarono dopo 31 partite giocate, quindi restano in vantaggio di 5 turni. Se nelle undici gare che mancano non verranno ripetuti gli alti e bassi che caratterizzano questa squadra, e se i nuovi riusciranno ad entrare in condizione non troppo tardi ed inserirsi nei meccanismi di gioco di Destro, e soprattutto se si riuscirà a risolvere il problema del gol, si potrà puntare a qualcosa di più di una salvezza anticipata senza playout. Prima però c’è il Pordenone, poi il derby a Teramo.
LE PAROLE DI DESTRO E I CONVOCATI – Sono 25 i giocatori nella lista di Flavio Destro per la gara di domani, sabato, ore 16.30 allo Stadio Bruno Recchioni.
Nella 28° giornata del campionato di serie C (9° di ritorno) non saranno a disposizione il capitano Comotto (squalifica per somma di ammonizioni), Valentini e D’Angelo, il primo per un infortunio ad un dito, il secondo dovrà sottoporsi alla pulizia del ginocchio in artroscopia. Ricompare tra i convocati dopo quasi due mesi di “vacanza” forzata, il quarantenne Paolo Ginestra a causa dell’infortunio a Valentini, ma sicuramente si accomoderà in panca visto che la società punta senza dubbio sul giovane (quasi 23enne) Marcantognini.
“È una partita che si presenta da sola, contro la prima in classifica e contro una squadra che non ha mai perso in trasferta – commenta l’allenatore della Fermana dopo la rifinitura del venerdì mattina -. Per noi sarà un banco di prova difficile, ma dopo una buona gara con il Vicenza dobbiamo continuare su quelle orme.
Il Pordenone è una squadra molto forte – il tecnico parla poi degli avversari -, vuole vincere il campionato, lo sappiamo, ma non partiamo battuti. È una compagine con giocatori di grande qualità tecniche come Burrai, Gavazzi, solo per citarne alcuni. Sono tutti singoli che con una giocata possono risolvere la partita da soli. La Fermana deve giocare da squadra, non concedere spazi né giocate facili. Dobbiamo essere compatti tra reparti e attenti. Ogni partita ha la sua storia perciò sappiamo che il Pordenone arriverà anche un po’ arrabbiato per il pareggio di domenica scorsa, ma noi dobbiamo pensare alla nostra gara“.
PORTIERI: Marcantognini, Pavoni, Ginestra. DIFENSORI: Sarzi Puttini, Scrosta, Soprano, Maloku
CENTROCAMPISTI: Sperotto, Iotti, Urbinati, Misin, Giandonato, Fofana, Otranto, Maurizi, Guerra, Marozzi, Grieco
ATTACCANTI: Zerbo, van der Heijden, Malcore, Lupoli, Contaldo, Nepi, Liberal
ARBITRO – Marchetti di Ostia Lido, di cui abbiamo scritto tutto qui
Aldo Rossi con il Pordenone nel 1979/80, l’anno prima di venire a Fermo
PRECEDENTI – Un solo incrocio, quello di un anno fa, nella storia dei due club, benché siano nati entrambi negli anni ’20 e abbiano disputato quasi le stesse categorie, ma la notevole distanza geografica le ha fatte sempre inserire in raggruppamenti diversi.
A Fermo fino ad oggi c’è solo lo 0-0 dell’andata di un anno fa.
QUATTRO TESSERATI IN COMUNE – Nel passato non recente c’è l’allenatore triestino Ettore Trevisan, a Fermo nel 1977/78 (esonerato dopo 11 giornate) e a Pordenone due volte prima di Fermo; poi l’allenatore Pietro Camozzi (a Fermo nel 1985, sostituito subito da Pavoni prima ancora di andare in panchina, con i friulani dieci anni prima), e due giocatori, prima il forte esterno sinistro Aldo Rossi (in neroverde nel 1979/80, un anno prima di Fermo) e poi il forte ma sfortunato Carlo Troscè, a Pordenone nel 1998, due anni dopo Fermo.
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