La festa gialloblù dopo il gol di “Samu” Neglia
di Paolo Bartolomei
FERMO – La Fermana batte la Vis Pesaro con una doppietta di Neglia, aggancia in classifica a quota 18 punti sia la Vis che il Legnago (prossima avversaria a Fermo il 17 gennaio), esce momentaneamente dai play out grazie allo scontro diretto con la stessa Vis e la differenza reti con i veneti.
Samuele Neglia, oggi protagonista assoluto del derby con la Vis Pesaro
Vittoria che vale doppio, sia per la classifica, sia perché un derby a cui le tifoserie tengono in modo particolare per i tanti precedenti di gioie e dolori.
Era il 31° derby giocato a Fermo tra il 1955 ad oggi, compreso uno di Coppa Italia in serie C1 nel 2001. Al “Recchioni” a questo punto sono ben 14 sono le vittorie per la Fermana, 12 i pareggi (uno in Coppa) e 5 le vittorie della Vis.
Il tecnico della Fermana, Giovanni Cornacchini, oggi non ha potuto convocare il secondo portiere Massolo (negativizzato dal Covid 19 ma pronto a tornare a disposizione solo per gennaio) né gli infortunati di lungo corso Comotto e Persia e quello più recente Bigica. Non convocati per sanzione disciplinare (diverbio con il mister al termine di Fermana-Ravenna dieci giorni fa) Liguori mentre per scelta tecnica Labriola e Intinacelli.
Tornati invece in squadra dopo lo stop per acciacchi vari Manetta e De Pascalis. Mentre quest’ultimo torna oggi per la prima volta in panchina, il primo, che era già rientrato tra i disponibili a Salò, viene schierato dal 1′ (al posto di Manzi, titolare a Salò) nella difesa, confermata a quattro e alla cui sinistra viene scelto Mordini, forse per la solita rotazione. Novità negli altri reparti: un uomo in meno a centrocampo e maggiore potenziale offensivo con l’utilizzo sin dal 1′ di tutte e tre le punte.
Fermana trasformata rispetto alle settimane precedenti, determinata e fiduciosa dei propri mezzi, aggressiva su ogni pallone e al 19′ sblocca con un bel gol di Neglia che torna a fare centro dopo sette turni di digiuno e riscattandosi delle ultime partite in ombra. Quarto centro personale. Ad inizio ripresa arriva il quinto, su rigore. Nonostante il doppio vantaggio la Fermana non si abbassa, né pensa minimamente di chiudersi a difendere il 2-0, un atteggiamento che da molto tempo non si apprezzava al “Bruno Recchioni”, e nel finale i canarini sfiorano più volte il 3-0, una gran partita anche per questo. Ginestra praticamente inoperoso.
Si tornerà in campo il 10 gennaio 2021 e la Fermana sarà a Verona, in casa della Virtus Vecomp, poi tornerà al “Recchioni” il 17 (fra quasi un mese) con un altro scontro diretto per la salvezza contro il Legnago.
Il gran destro da una ventina di metri di Samuele Neglia che, lasciato troppo libero dai due centrali, non li ha perdonati
IL TABELLINO
FERMANA 2 (4-3-1-2): Ginestra; Rossoni, Manetta, Scrosta, Mordini; Iotti, Urbinati, Grossi (28′ st. Grbac); Neglia; Cognigni (40′ st Cremona), Boateng (1′ st Palmieri). A disposizione: Zizzania, Manzi, Diop, De Pascalis, Esposito, Sperotto, Staiano, Demirovic, Raffini. All. Giovanni Cornacchini
VIS PESARO 0 (3-4-3): Bastianello; Gennari, Farabegoli, Brignani (34′ st Ejjaki); Nava (14′ st Giraudo), Gelonese (4′ st Benedetti), Di Paola, Tessiore; De Feo (14′ st Ngissah), Cannavò, D’Eramo (1′ st Lazzzari). A disposizione: Bianchini, Lelj, Stramaccioni, Eleuteri, Pezzi, Pannitteri, Marchi. All. Daniele Di Donato
ARBITRO: Dario Madonia di Palermo, assistenti Roberto D’Ascanio di Roma 2 e Alessandro Parisi di Bari. Quarto ufficiale Paolo Bitonti di Bologna
RETI: 19′ pt e 7′ st (rig.) Neglia
NOTE: Ammoniti Brignani, Gelonese e Bastianelli; angoli 3-1; recupero 0’+3′
Sempre il gol di Neglia
LA CRONACA
Al 5′ pericolosa conclusione di D’Eramo che sfiora il palo, la Fermana risponde subito con un bel diagonale da destra di Boateng su cui Cognigni e Neglia non arrivano per un pelo. 13′ fallo su Cognigni al limite dell’area, la punizione di Neglia termina troppo in alto.
Nel primo scorcio di gara la Fermana riesce a riconquistare molto palloni a centrocampo e ripartire pericolosamente, è trasformata rispetto alle settimane precedenti, determinata e fiduciosa dei propri mezzi, aggressiva su ogni pallone.
Questo atteggiamento porta i suoi frutti e al 19′ arriva il gran gol di Neglia che, dopo la sponda di Cognigni su cross di Mordini proveniente da sinistra, controlla bene al volo, i due centrali gli danno tutto il tempo di avanzare, aggiustarsi il tiro che fa partire dal limite dell’area sotto la traversa dove Bastianelli, forse un po’ coperto, non riesce ad arrivare: 1-0.
“Samu” Neglia torna a fare centro dopo 7 turni di digiuno, e si riscatta di alcune partite in ombra, per lui 4° gol stagionale dopo la doppietta in rimonta contro il Gubbio (una su rigore) e il gol del pareggio a Cesena. La reazione della Vis si concretizza con una conclusione alta di De Feo al 27′. Al 36′ si registra una pregevole elevazione e girata di testa di Scrosta, da vero attaccante, su punizione dalla sinistra di Mordini, palla sopra la traversa ma non di tantissimo.
Ripresa. Cornacchini presenta subito Palmieri al posto di Boateng che sembra accusare qualche problema fisico, mentre la sostituzione vissina D’Eramo-Lazzari probabilmente è solo tattica, ma serve a poco perché al 7′ su una fuga di Neglia, fallo sullo stesso da parte del portiere Bastianelli, ammonito. Rigore, alla trasformazione lo stesso numero 11 che spiazza l’avversario sulla sua sinistra: 2-0, quinto centro stagionale di Neglia e secondo dal dischetto.
Nonostante il doppio vantaggio la Fermana non si abbassa, né pensa minimamente di chiudersi a difendere il 2-0, un atteggiamento che da molto tempo non si apprezzava al “Bruno Recchioni”, una gran partita anche per questo. Così alla mezz’ora grossa occasione per Cognigni che, appostato sul secondo palo, per pochissimo non devia in rete di testa l’ennesimo cross da sinistra di un super Mordini. Peccato perché il centravanti fermano il gol se lo meriterebbe tutto per il gran lavoro di sponda che ha fatto per tutta la partita e poco dopo anche Palmieri e Neglia mancano solo per sfortuna o per un pelo il gol del 3-0.
In una partita di questo tipo non poteva mancare la presenza nel finale del cuore gialloblù Luca Cremona, ex vissino molti anni fa e tra i protagonisti della promozione in C della Fermana di quattro anni fa.
Giovanni Cornacchini in sala stampa al termine del derby
LE DICHIARAZIONI
di Paolo Gaudenzi
La Fermana sotto l’albero non potrà trovare regalo migliore di quello scartato il giorno della sfida interna contro l’Arezzo.
La rinnovata gestione 2.0 di Giovanni Cornacchini ha dato subito frutti, tanto che il bilancio parziale, griffato 2020, non conosce macchia alcuna (leggasi sconfitta).
Un punto contro i toscani, 3 interni ospitando il Ravenna, gettone acciuffato per i capelli sabato scorso a Salò sui titoli di coda e quest’oggi lo sfavillante successo contro la Vis, con l’undici gialloblù che, in uno degli standard del calcio, ha vinto e convinto.
Tutto ciò non si riverbera solo sull’importantissimo quoziente di classifica, che naturalmente vige “oltre ogni ragionevole dubbio” in ambito sentenze…matematiche, ma la mano del tecnico fanese ha nel mentre riportato nel gruppo la consapevolezza nei mezzi, quindi fiducia, serenità e solidità all’ambiente. Nulla certamente da togliere alle qualità di Mauro Antonioli, che prima del lock down primaverile, con una rosa a disporre di caratteristiche tecniche diverse da quella attuale, ha dimostrato di saper dire la sua in categoria, ma Cornacchini vanta il merito intuitivo di aver risposto nel cassetto il lezioso fioretto puntando subito dritto sulla sciabola più di “Destriana” memoria, sin qui avendone ragione.
“Per come intendo il calcio io, e per tirarci fuori dalla precaria situazione di classifica, non possiamo di certo fare a meno di interpretare le partite, come fatto oggi, con l’intensità e la costanza vista nel derby – ha commentato il trainer nel dopo gara -. Potevamo anche capitalizzare qualche gol in più, chiudendo il match definitivamente, ma resta una buona prestazione e per questo faccio i complimenti a tutti i ragazzi. I miei meriti? Non dipende dall’allenatore, ma dai giocatori, sono loro che vanno in campo e fanno la differenza. Per le caratteristiche della rosa penso che il nostro modo di fare calcio, quello cioè visto sin qui, ci è congeniale e ci può dare frutti. Ora ci riposiamo qualche giorno con la serenità prelevata dalle nostre rese in campo, poi ripartiremo nel nuovo anno su questa lunghezza d’onda”.
Samuele Neglia post derby. Per lui quest’oggi, partendo da una posizione tattica defilata, una sfavillante doppietta a cancellare le recenti uscite di torneo al netto di gol
“Sono contento per la doppietta, era da un po’ che non trovato sbocco in rete, ma di certo lo sono soprattutto per la vittoria di gruppo – le parole a fine gara di bomber Samuele Neglia -. Abbiamo messo sul piatto una prestazione di alto livello, in uno scontro diretto e delicato per la classifica. Sapevamo che c’era da affrontare una squadra in salute, la fame e l’intensità sono le nostre armi migliori e quindi siamo scesi sull’erba con queste caratteristiche. Tutto è andato bene, ora ricarichiamo le pile per ripartire presto su tale cammino.
“Il cambio del mister? Numericamente sta dando frutti ma non bisogna gettare la croce solo addosso ad Antonioli: siamo noi giocatori che disputiamo le partite quindi le responsabilità, quando le cose non vanno, in primis sono nostre“, ha proseguito l’ex Bari per poi concludere.
“Cornacchini ha portato un pizzico di carattere e di psicologia in più, la tipica scossa naturale che arriva nel calcio ad ogni cambio tecnico. Largo a sinistra oggi, come nel finale di Salò? In carriera ho fatto diversi ruoli: seconda punta, esterno in un tridente offensivo, mezz’ala di centrocampo, quindi sono a disposizione dell’allenatore e del gruppo per ogni esigenza tattica fermo restando che, di base, mi sento e sono un attaccante”.
Fotogallery
Il rigore del 2-0 trasformato da Neglia ad inizio del secondo tempo
L’occasione dell’ipotetico 3-0 capitata a Cognigni
La felicità canarina nello spogliatoio
Il direttore generale Fabio Massimo Conti nel dopo gara con Ilario Iotti, premiato per le cento gare in maglia canarina raggiunte in campionato, un traguardo maturato sabato scorso nella sfida di Saló
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