di redazione CF
La Polizia di Stato, nella giornata di ieri, ha dato esecuzione all’ultima delle cinque misure cautelari emesse dal Tribunale di Fermo, Giudice per le Indagini Preliminari, a seguito dell’indagine avviata dopo i gravi fatti del 28 aprile scorso quando ci fu un accoltellamento a Lido Tre Archi e un’irruzione di un gruppo di sei nordafricani all’interno dell’ospedale civile di Fermo, finalizzata a portare via dal nosocomio un loro connazionale ferito, di circa venti anni, accompagnato dalla Polizia di Stato per le cure necessarie delle lesioni subite a seguito di un’aggressione con un’arma da taglio.
In quella circostanza il giovane paziente era stato sollevato di peso da alcuni stranieri, uno dei quali gli aveva strappato dal braccio l’ago della flebo mentre gli altri avevano ostacolato e aggredito i due poliziotti della Volante che lo assistevano. Erano stati momenti di terrore per i medici e i pazienti presenti al Pronto Soccorso in attesa.
Uno dei responsabili era stato tratto in arresto in flagranza mentre gli altri cinque si erano dati alla fuga ma, a seguito delle serrate indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica, erano stati tutti identificati e deferiti all’Autorità Giudiziaria, che aveva emesso a loro carico le misure cautelari della custodia in carcere per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, possesso ingiustificato delle armi rinvenute, interruzione di pubblico servizio.
La Polizia intervenuta il 28 aprile al Pronto soccorso
La Squadra Mobile, in base a quanto disposto dal Giudice per le Indagini preliminari, ha dato esecuzione alle quattro misure cautelari a carico dei responsabili di quella irruzione ma un quinto soggetto, di circa 25 anni, di nazionalità egiziana, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio ed inerenti gli stupefacenti, era riuscito a sottrarsi all’esecuzione di tali misure tanto che era stato dichiarato latitante poiché irreperibile.
Gli agenti della Squadra Mobile, senza mai interrompere le ricerche del soggetto, attraverso continue attività di appostamento e pedinamento sono riusciti a rintracciarlo in provincia di Macerata, in un Comune lungo la costa.
Gli agenti appostati da più giorni nei pressi dell’abitazione dove aveva trovato accoglienza il soggetto, nella giornata di ieri lo hanno notato all’interno di un’auto dove erano presenti anche altri soggetti. Immediato l’intervento nel corso del quale i poliziotti hanno circondato la vettura intimando al soggetto di arrendersi e di uscire dal veicolo.
Il soggetto, in un primo momento, non ha obbedito all’ordine di scendere e di arrendersi e si è barricato in auto azionando la chiusura. A quel punto uno degli agenti ha infranto il vetro della portiera riuscendo a farlo scendere e dichiarandolo in stato di arresto.
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