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La memoria nelle mani: dodici artigiani si raccontano

"DAGLI ANTICHI mestieri prendiamo spunto per guardare al futuro”. L'iniziativa di Associazione nazionale anziani e pensionati (Anap), Associazione nazionale comunità sociali e sportive (Ancos) e Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli-Fermo in dodici videointerviste

 

Dodici voci, dodici storie, dodici artigiani. Dalla volontà di far rivivere gli antichi mestieri e preservarne tradizioni ed eccellenze, ANAP (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati) e ANCoS, (Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive) interprovinciali, in collaborazione con Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, hanno promosso il progetto La memoria nelle mani: un’iniziativa che si è tradotta in dodici videointerviste, realizzate dal giornalista e videomaker Gabriele Censi, il quale ha incontrato artigiani del territorio per farsi raccontare dalle loro testimonianze cosa significa lavorare a bottega.

 

Il risultato è un racconto corale, in cui le esperienze di una vita imbracciando i “ferri del mestiere” si intrecciano nell’anima, diventando passione e amore per processi che sono tramandati da generazioni. Arrivando fino ai giorni nostri.

 

«Queste tradizioni, purtroppo, stanno sempre più affievolendosi – spiegano i Presidenti ANAP e ANCoS Silio Grilli e Lanfranco Risteo – in una società in cui la velocità e la frenesia hanno spesso dimenticato i veri valori dei prodotti e delle vere produzioni che hanno fatto grandi le nostre comunità, portando lustro alle singole professionalità. Abbiamo subito sposato questo progetto perché crediamo che in una fase di crisi come questa, devastata da pandemia e guerra, sia giusto fermarsi un momento e guardare al passato e alle nostre radici. Da queste storie, dal coraggio e dalla perseveranza degli artigiani, possiamo tutti trarre insegnamenti ancora spendibili, capaci di ispirare i più giovani. Un ringraziamento a Gabriele Censi, che ha realizzato un progetto che ci ha emozionati».

 

«C’è una parola che – dichiara l’autore– ritorna spesso in questi racconti: passione. È l’energia che ha permesso di compiere delle vere imprese artigiane. Caratterizzate dalla volontà forte di una generazione che antepone al lavoro ben fatto anche il giusto reddito, che però arriva e permette di costruire il loro futuro, il nostro presente. Mi hanno raccontato aneddoti delle loro vite con semplicità, suscitando a volte sorprese, sorrisi e commozione, tutte le volte rispetto. Li ringrazio tutti per la loro disponibilità».

 

Le storie de La memoria nelle mani raccontano: Achille Angelucci (nel ricordo della figlia Ave, San Severino – falegname); Eugenio Borroni (Potenza Picena – fabbro); Jolanda Cerino (Matelica – uncinettista); Carlo Corvaro (Porto Sant’Elpidio – calzolaio); Silvano Ercoli (Macerata – sarto); Primo Marchiani (Recanati – tornitore); Giuseppe Marzialetti (Montappone – cappellaio); Giorgio Micarelli (Morro di Camerino – restauratore); Paola Mitillo (Trodica di Morrovalle – fornaia); Giuseppe Sampaolo (Tolentino – pellettiere); Giuseppe Verdenelli (Macerata – orafo); Giusy Verolini (Camerino – parrucchiera).

 


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