facebook twitter rss

Festa della Repubblica, il prefetto D’Alascio: «Principio di solidarietà ispira la Costituzione». Ecco i nuovi cavalieri (Video e Foto)

CELEBRAZIONI questa mattina a Fermo. Monica Vaccaro, Giovanni Calò, Amato Cortellesi, Michele Losito, Marco Mancini, Giorgio Maroglio e Gioia Renzi insigniti del titolo di Cavaliere della Repubblica. Santa messa al Duomo poi passaggi istituzionali al Girfalco e in piazza del Popolo prima della cerimonia in prefettura
L'inno di Mameli cantato dal soprano Donzelli in prefettura

servizio di Laura Cutini (foto del concerto a teatro, Simone Corazza)

Una cerimonia sentita e partecipata ha avuto luogo quest’oggi, in onore della festa della Repubblica, nel cuore della città di Fermo. Presenti cittadini, autorità e forze dell’ordine che hanno reso omaggio ad una delle giornate più importanti della nostra nazione. Apertasi con la messa officiata dall’arcivescovo mons. Rocco Pennacchio presso la cattedrale metropolitana della città capoluogo di provincia, la commemorazione è proseguita con la solenne deposizione della corona d’alloro da parte del prefetto Edoardo D’alascio al monumento per i caduti nel piazzale del Girfalco. Lì, il soprano Stefania Donzelli ha intonato l’Inno d’Italia, circondato dal picchetto d’onore delle forze armate schierate numerose nel piazzale del duomo. Una cerimonia alla quale hanno partecipato tutti i massimi rappresentati delle autorità locali e le più alte cariche istituzionali, dal sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, a quasi tutti i primi cittadini dei Comuni del Fermano ed il presidente della Provincia, Michele Ortenzi. Il prefetto D’Alascio ha poi dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il quale ha invitato tutti ad una sentita “consapevolezza ed orgoglio alla partecipazione, prerogativa di ogni cittadino”, allo scopo di continuare a rendere fede al principio di “solidarietà” espresso nella nostra carta costituzionale. Esso si esprime attraverso la cooperazione e “l’unità dell’edificio democratico” che rende l’Italia un paese coeso e attivo nella valorizzazione delle autonomie locali, anche nei momenti più difficili della sua storia. Oggi come ieri, per via delle guerre in corso e delle crisi politiche, oltre ai disastri naturali, è stato messo a dura prova un popolo, il quale dimostra ancora una volta, nella propria differenziazione, spirito di sacrificio e collaborazione. Il messaggio di Sergio Mattarella si conclude con un ringraziamento ai Prefetti, “perno di unità e coesione sociale, i quali “incarnano ogni giorno la missione di operatori della Costituzione”. 

Il percorso del corteo è proseguito poi verso Piazza del Popolo dove si è reso omaggio, anche qui con picchetto d’onore, alla lapide in memoria della Repubblica italiana affissa sulla parete del comune di Fermo, nel 2002. La pioggia però ha solo modificato il programma dei festeggiamenti che dovevano svolgersi nel cortile del palazzo della Prefettura, per le premiazioni dei Cavalieri della Repubblica, ma per ovvie ragioni il momento solenne si è dovuto tenere all’interno dell’ufficio territoriale del governo. E’ qui che hanno ricevuto la nomina a “Cavaliere della Repubblica” ben sette rappresentanti istituzionali, il cui ruolo e le cui opere sono state di lodevole pregio e considerazione al servizio della patria e della collettività. Questi i nomi degli insigniti dal capo dello stato Mattarella: Giovanni Calò, Amato Cortellesi, Michele Losito, Marco Mancini, Giorgio Maroglio, Gioia Renzi, Monica Vaccaro. «Per me è un onore accogliervi in Prefettura – ha esordito il prefetto Edoardo D’Alascio –  vorrei ringraziare tutti voi e gli insigniti del riconoscimento del Capo dello Stato di cui sono solo relatore. Questo è un premio al vostro impegno nella vita quotidiana nei diversi aspetti della vita sociale e soprattutto per la vostra passione nei confronti delle istituzioni e il vostro amore nei confronti degli altri, perché tutti noi abbiamo pari dignità come riconosciuto nella Costituzione. Ci siete stati nel vostro operare quotidiano, avete aiutato chi era in difficoltà, chi era ultimo. Questo è il principio di solidarietà il quale ha ispirato, più di ogni altro forse, la nostra carta costituzionale. Grazie a voi». La giornata di oggi ha vissuto un prezioso momento musicale con il concerto al teatro dell’Aquila di Fermo. E la città capoluogo di provincia è stata presente anche alla parata a Roma con l’assessore Alessandro Ciarrocchi e il consigliere comunale Luigi Rocchi. Dunque una rappresentanza del Fermano anche nella capitale, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Presente a Roma anche il sindaco di Monsampietro Morico, Romina Gualtieri.

Alessandro Ciarrocchi e Luigi Rocchi alla parata del 2 Giugno, a Roma

Romina Gualtieri a Roma

Da dx il prefetto Edoardo D’Alascio, il presidente della Provincia, MIchele Ortenzi e il sindaco Paolo Calcinaro

Da dx il prefetto Edoardo D’Alascio e il presidente della Provincia, MIchele Ortenzi

Il prefetto Edoardo D’Alascio

Il prefetto Edoardo D’Alascio

Monica Vaccaro

Il prefetto Edoardo D’Alascio

Il sindaco Paolo Calcinaro

Il presidente della Provincia, Michele Ortenzi


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti