FERMANO – Il presidente de ‘Il Ponte’, Silvano Gallucci: «Nel 2023 ha pesato molto l’inflazione. Prepariamo circa 50-60 pasti al giorno e nel 2023 abbiamo consegnato circa 3800 buste alimentari»
IL PUNTO dello psicologo e formatore fermano Luca Pieti su cyberbullismo e gogna mediatica: «A livello psicologico, si crea una profonda sofferenza, un senso di assoluta impotenza con conseguenze, abbiamo visto, davvero drammatiche. Non esiste l’oblio informatico e alcuni strumenti, se usati con poca consapevolezza, possono diventare armi quanto lo sono una pistola e i suoi proiettili»
FERMO/PORTO SAN GIORGIO – Rilanciando l’idea di fusione, la sensazione è che la politica ha esaurito la creatività e tenta un ultimo e disperato colpo di coda per partecipare più agevolmente ai bandi europei. Il Fermano ha bisogno quanto mai di idee nuove, originali, per restituire brillantezza a un territorio sempre più opaco
IL PUNTO di Giuseppe Fedeli: «La tv, all’esito di una inevitabile metamorfosi, da offerta, domanda, ha perso la valenza simbolica che le era propria, ha perso quel nodo che intrecciava fra loro destinazioni e destini, riflettendo sullo schermo povertà e nobiltà, lacerazioni e speranze di tutto lo Stivale, fino a farsi emula di modelli oltreoceano, puro trash. Far riguadagnare a questo mezzo il ruolo di “voce”, sganciata da ogni parrocchia e conventicola; di mezzo di infotainment non partigiano, affrancato da interessi e carretti politici, è l’auspicio di chi conosce le potenzialità di una delle più formidabili invenzioni di tutti i secoli . E allora, la tv torni ad affascinare chi, se anche non può ricordarne i primi audaci “progetti”, riconosce il marchio di fabbrica con cui questa finestra di “sogni” e “visioni” fu tenuta a battesimo»
IL PUNTO di Giuseppe Fedeli: «Il bene da proteggere è la presunzione d’innocenza, o, per meglio dire, di non colpevolezza, riguardo al quale si sta lavorando su diversi fronti. L’auspicio è che si individui un punto di stabilità, non soltanto giuridico processuale»
ANIMALI – Il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto: «Per evitare che l’ultimo giorno dell’anno si trasformi in dramma o tragedia per gli animali, abbiamo stilato un decalogo con le regole e suggerimenti per mettere in sicurezza e rassicurare il proprio familiare con la coda. Allo stesso tempo, facciamo appello alle forze dell’ordine affinché considerino una priorità i controlli finalizzati a far rispettare le ordinanze»
L’ANALISI di Giuseppe Fedeli: Il punto è: quand’anche si ascrivesse il fenomeno all’iper-ridicolo, a chi dissente, “i nuovi eroi” darebbero del «retrogrado», del boomer. Sì, perché oggi, in nome del «progressismo», si riscrivono (?) i classici e le fiabe per bambini, facendo tabula rasa delle nostre tradizioni, della nostra storia, e della nostra lingua. Con buona pace di Thomas Mann, che definì l’italiano la lingua degli angeli.
IL PUNTO – Giuseppe Fedeli: «La “realtà” è diventata tutta un’interfaccia, pura metafisica astrazione, di là della quale c’è il nulla. Stesso destino è toccato alla musica. La musica è divenuta un “file” compresso (incredibile auditu!), fungibile a comando, “dato” che obbedisce al sistema 0101…, in gergo Mp3. Algida impersonale senz’anima, non la “tocchi”, non la “senti” più. E non mi si venga a dire che il digitale ha officiato il requiem dell’analogico, sbaragliando il campo alle configgenti “lisergiche” emozioni»
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IL PUNTO di Giuseppe Fedeli: «Mi auguro solo che i cuori, afflitti da una contingenza economica e da una sperequazione sociale al loro acme, sconvolti da guerre, e schiavi – mi riferisco, in particolare, ai giovani – di totem e stereotipi (in specie della coazione al consumo), si stringano intorno al miracolo di un Bambino, che nasce in una mangiatoia, in condizioni di estrema povertà: troppo spesso fra l’indifferenza della gente, se si eccettuano gli umili, i poveri di spirito»