di Alessandro Giacopetti
Hu è un progetto solista che nasce dall’idea di Federica (già Ivy), polistrumentista, cantante e produttrice. Attratta da qualsiasi oggetto musicale che la circonda e alimentata dalla ricerca della natura, il suo suono esplora ogni tipo di vibrazione per costruire su di esso strutture ritmiche e melodiche. Sarà proprio l’artista fermana ad aprire Big Lips, rassegna di musica al femminile, la cui seconda edizione parte questa sera, venerdì 10 febbraio, alle 22.30 alle Piccole Cisterne Romane di Fermo. Lo spazio è arricchito da installazioni artistiche pensate per questo luogo storico opera di tre artiste: le foto di Eleonora Castelli, le illustrazioni di Flaccidia e le sculture di Sara Cancellieri.
Tre le serate che compongono la rassegna musicale: venerdì 17 febbraio sempre alle 22.30 sarà la volta di Patrizia Oliva che porterà da Bologna il suo sound Electro impromptu. Punta sull’improvvisazione e sulla voce quale fonte principale della sua musica, insieme a strumenti elettronici. Nel 1998 di ritorno da un viaggio a San Francisco inizia a suonare il basso, keyboard con il gruppo femminile Allun, partecipando al primo disco “Et Sise’”. Dopo l’uscita dal gruppo, nel maggio 2007 Patrizia Oliva ha dato vita al duo Camusi insieme al batterista e musicista Stefano Giust con cui ha registrato un album. Nel 2008 nasce il trio di improvvisazione Gravida, con Maryclare Brzytwa al flauto, pianoforte, voce, elettronica e laptop, e Cristiana Fraticelli alla chitarra elettrica, voce ed elettronica con cui ha registrato due album. Gamra è il suo ultimo progetto, un quartetto nato nel 2010, con PaedConca al clarinetto e basso elettrico , Eugenio Sanna alla chitarra elettrica e Stefano Giust alla batteria: la nostra musica attraversa il campo della musica improvvisata contemporanea con cui ha registrato due album. Dal settembre 2015 collabora con la compagnia di danza contemporanea Blucinque di Torino. Ha realizzato tour in Italia, Stati Uniti, Scozia, Regno Unito, Paesi Bassi, Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Svizzera, Slovenia, Belgio, Austria, Vietnam e Croazia.
Infine venerdì 24 febbraio da Reggio Emilia arriverà Lilith Le Morte (Electro death). “Si rompe il silenzio nel giardino delle mandragole” è il titolo del disco d’esordio del duo sperimentale composto da Alice Cusi (tastiere, voce, drum machine) e Annalisa Liuzzi (basso, drum machine, urla e cori). Nelle intenzioni delle componenti, atmosfere cupe e dilatate si alternano a tempi serrati e testi viscerali in un disco che non lascia indifferenti e crea suggestioni che penetrano nel profondo. Tra la gente e vicina alle persone la dimensione live di Lilith le Morte ha come obiettivo la catarsi delle anime, per mezzo di un insieme rumoroso ed energico di vibrazioni, parole e immagini: questo è il motivo profondo della nascita del progetto. Lilith le Morte crea e cura musica, videoproiezioni e videoclip in totale autonomia.
Alle tre serate sarà presente l’Associazione On the Road onlus – Centro Antiviolenza Percorsi Donna, con un banchetto di promozione dell’attività.
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