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Agostini si candida a sindaco
e arrivano le scuse a Del Vecchio
(IL VIDEO)

La candidatura a sindaco di Andrea Agostini

Da sin. Agostini, Morese, Iacopini, Moschini e Della Barca

di Sandro Renzi

Mancava solo l’ultimo passaggio, più formale che sostanziale. Ed anche questo c’è stato. Andrea Agostini è ufficialmente  il quarto candidato sindaco a Porto San Giorgio. Pochi minuti fa è stato lo stesso ex primo cittadino a dare l’annuncio nel suo studio legale. Insieme a lui Francesco Della Barca fondatore della lista Rinascita italiana per Porto San Giorgio, Emanuele Morese, coordinatore di Fratelli d’Italia, Paolo Moschini della lista social Gruppo civico sangiorgese, Massimo Iacopini di FI.

Andrea Agostini sarà dunque della partita. Ha sciolto la riserva. Dopo Loira, Marinangeli e Petracci la sua è ufficialmente la quarta candidatura a sindaco di Porto San Giorgio. Questa mattina l’ex primo cittadino ha annunciato di voler tornare in pista forte, oltre che delle sue liste civiche che lo hanno sostenuto cinque anni fa, anche di due partiti, Fratelli d’Italia e Forza Italia, e di altre due compagini, Rinascita per Porto San Giorgio che fa capo a Francesco Della Barca, e Gruppo civico sangiorgese di Paolo Moschini e Gianni Nicolai. Parla a tutto tondo Agostini delle motivazioni che lo hanno spinto a tentare nuovamente di dare filo da torcere a Loira nelle urne a giugno. “Siamo qui per vincere e lo faremo al secondo turno – conferma un Agostini carico e fiducioso di portare a casa il risultato – ho visto quello che è accaduto in questi anni a Porto San Giorgio e mi sono chiesto come si potesse reagire al momento di difficoltà. Mi sono preso quindici giorni per avviare un percorso che fosse all’insegna della concordia ed oggi eccoci qui. La motivazione è l’amore per i sangiorgesi ancor prima che per Porto San Giorgio. Ho sciolto quindi la riserva e forte del sostegno di tanti amici intraprendiamo un percorso che ci porterà alle elezioni”. Non è però il momento per presentare le liste ed i nomi che ne faranno parte.

Non stiamo qui a parlare di liste, avremo tempo per farlo. Parte invece la campagna di ascolto al termine della quale presenteremo il programma elettorale annuncia Agostini che svela di aver incontrato pure l’ex assessore della sua giunta, Carlo Del Vecchio con il quale si era consumato uno strappo politico e personale. “Gli ho chiesto di candidarsi e gli ho fatto le mie scuse per non aver saputo gestire sul piano umano il rapporto con lui“. Acqua passata tra i due, insomma, anche se a chiarire il quadro ci pensa Massimo Iacopini di Forza Italia. “Abbiamo deciso a maggioranza nel direttivo di appoggiare Agostini e Carlo Del Vecchio si dovrà adeguare”. L’ex assessore azzurro infatti ha fatto un passo indietro riservandosi addirittura di decidere se candidarsi o meno dopo che il suo partito ha votato l’appoggio ad Agostini. “Del Vecchio dovrà adeguarsi” ribadisce Iacopini. E su Agostini “E’ l’unica persona in grado di cambiare le cose”. Ma cosa farà Del Vecchio ancora non è dato saperlo. Stessa posizione sul ruolo di Agostini per Fratelli d’Italia. “Andrea è il capitano adatto per questa impresa. Vogliamo riportare la politica sui temi che veramente interessano la città” commenta il coordinatore, Emanuele Morese. Il suo progetto, insieme ai civici di Marco Marinangeli, di rinnovare la classe politica ha incontrato più di un ostacolo. “Ad un certo punto –prosegue Morese- mi sono trovato a fare i conti con personaggi del passato”. “Se devo scegliere l’usato vado su quello garantito” scherza Morese. Quella che Agostini presenta all’elettorato sarà quindi una coalizione più allargata rispetto alla passata tornata elettorale. Si attende solo il placet da parte dei vertici romani d FdI e Fi. “Ma non ci saranno problemi” assicura ancora il capogruppo Agostini. Dalla sua anche  Francesco Della Barca. “Vogliamo una rivoluzione a Porto San Giorgio e confidiamo che con Andrea si possa centrare l’obiettivo”. Completa la coalizione il Gruppo civico sangiorgese. “L’ultimo input me lo ha dato mio figlio quando ha detto che questa è una città dormitorio” racconta Paolo Moschini, uno dei fondatori della lista nata sui social. “Dal turismo al porto c’è tanto da fare per rilanciare la città”. Agostini intanto guarda già oltre ed al rapporto con gli altri candidati. “Quando penso alla coalizione di Marinangeli o della Petracci non vedo competitor o avversari da combattere, ma risorse per la città esattamente come vedo una risorsa con cui confrontarci nei Cinque Stelle”. Insomma porte aperte già in vista del ballottaggio. Le ultime battute il neocandidato sindaco le riserva al suo avversario storico, Nicola Loira, che solo qualche ora prima in conferenza stampa,  aveva rivolto dure accuse contro lo stesso Agostini,  reo, per la giunta di centrosinistra, di aver fatto troppi esposti e di aver minacciato spesso di rivolgersi alla magistratura con l’intento “di rallentare l’attività amministrativa”. Agostini è chiaro respingendo le accuse. “Non mi appartiene la politica del contro, questa appartiene invece a Loira. Contrariamente a quanto dicono, personalmente non ho fatto venti esposti (come sostenuto dal capogruppo Pd, Antonello Cossiri) ma solo due e prima di arrivare alla Procura ho chiesto sempre in Consiglio chiarimenti su determinate questioni che non mi sono stati forniti. Prendo atto che la vicenda Canossiane non abbia rilevanza penale e ne sono contento. Ma sul piano politico non mi hanno ancora dato le spiegazioni richieste”. Altro tema quello delle spese legali che dovranno essere sostenute dalla collettività dopo che il Gup di Fermo ha assolto Loira e gli assessori dall’accusa di abuso di ufficio. “Bastava che tutti si facessero rappresentare da un solo avvocato –prosegue Agostini- e le spese sarebbero state inferiori. Ma tengo a precisare che l’iniziativa di aprire un’indagine su questa vicenda appartiene alla Procura e non è certa mia. Io mi sono limitato a fare un esposto e non una querela”. Anche sui tempi di consegna del campo sportivo a nord Agostini dice la sua. “Il ritardo non è certo imputabile all’attività di indagine svolta dalla magistratura. Il campo infatti non è stato sequestrato. E nonostante ciò verrà consegnato con tre anni di ritardo. Per quale motivo?”. La campagna elettorale è ufficialmente aperta. Chissà che fine farà l’appello di Agostini “ad abbassare i toni”.

 

 

Andrea Agostini

Da sin Morese, Iacopini, Maccarone


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