di Andrea Braconi
Nella tre giorni di Tipicità lo spazio Marche Book Style ha ospitato tantissimi eventi, degustazioni e momenti di convivialità. Un racconto della regione fatto attraverso i libri editi dalla Giaconi Editore e le voci di tanti soggetti impegnanti nella valorizzazione del territorio.
“Abbiamo lanciato questa collaborazione con Giaconi – ha affermato la blogger Nadia Stacchiotti – per coniugare l’aspetto della comunicazione tradizionale con quello più attuale, vale a dire il web: due mondi che dialogano già in maniera molto forte, ma che devono imparare a farlo con ancora più convizione. C’è chi continua a pensare che i social siano ambiti distaccati dalla realtà, invece noi diciamo che se funzionano è proprio perché vengono calati sul territorio”.
“E proprio per vivere il territorio – ha aggiunto Erika Mariniello, giornalista e blogger, che per la Giaconi Editore ha curato la programmazione degli eventi a Tipicità – abbiamo pensato ad un contest fotografico con gli Instagramers Marche, che vanno nei luoghi e fanno vedere quello che c’è davvero. E alle persone abbiamo chiesto di immortalare i libri in un territorio specifico”.
“Con #MarcheBookStyle – ha proseguito la Stacchiotti – abbiamo chiesto di fotografare la passione per le Marche e la passione per i libri. Sono oltre 100 le immagini pubblicate, a riprovare che l’iniziativa è piaciuta molto, anche perché non chiedevamo un semplice scatto ma un’immagine con un taglio particolare”.
Instagramers Marche che ieri erano stati protagonisti, sempre nello stand della Giaconi Editore, con il progetto #ripartidaiSibillini.
“È stato emozionante consegnare i soldi al Giardino delle Farfalle di Cessapalombo – ha spiegato Vissia Lucarelli – e vogliamo ringraziare il vice sindaco di Fermo Francesco Trasatti per le bellissime parole che ha speso sui social e su quanto questi strumenti siano capaci di veicolare iniziative importanti. Con gli scatti di #ripartidaiSibillini, infatti, qualche settimana fa abbiamo fatto una vendita per beneficienza ed il ricavato di 700 euro è stato donato ad amici, Fabiana e Patrizio, che da diversi anni hanno investito tutto proprio nel Giardino delle Farfalle, il cui museo è stato gravemente lesionato dalle scosse di ottobre”.
Il food blogger Luca Tombesi di #ripartidaiSibillini è l’ideatore. “Il mio nasce come blog atipico, non mi reputo un blogger ma un promotore del territorio in ambiti come l’enogastronomia ed il turismo. Amo girare, vedere posti ma soprattutto mangiare. L’importanza del lavoro di un blogger è quella di raccontare un territorio dal suo punto di vista, in base alla passione che uno ha. È importante andare, scrivere, perché semplicemente leggendo su internet o aprendo Wikipedia non si possono raggiungere gli stessi obiettivi. È proprio questo è il valore aggiunto dell’attività di un blogger. Ed è quello che abbiamo fatto con #ripartidaiSibillini, grazie al supporto di AITB e Instagramers Italia: un’esperienza che continuerà, perché vogliamo andare avanti e perché dobbiamo andare avanti”.
Nel corso dell’incontro si è anche parlare del rapporto, a volte conflittuale, tra giornalisti e blogger.
“Io mi occupo di turismo da diversi anni – ha rimarcato Mariniello -, realizzo documentari turistici anche per MarcoPolo Tv e curo il mio blog. La mia mission è far scoprire il territorio Italia e i suoi luoghi, che spesso non conosciamo. Quello che arriva, e che è diverso, è che il giornalista da una notizia spesso fredda, mentre il blogger ci mette ancora di più il cuore, andando a vedere i posti e a raccontare le storie per passione. Secondo me questo è un valore aggiunto, ma è importante che si crei un rapporto tra blogger e giornalista, serve sinergia, anche perché il blogger dice cose come se fossero dette da un amico”.
“Sono due approcci diversi – ha specificato Tombesi – e forse il blogger racconta il territorio in maniera più vera, intensa, vede con gli occhi del turista perché è una persona normale. Ma penso anch’io che deve esserci una collaborazione tra queste due figure fondamentali”.
“Oltre al giornalista e al blogger – ha sottolineato Stacchiotti – c’è anche l’istituzione che deve raccontare il territorio. Sono tre anime che non devono per forza battagliare, anzi, ognuno ha il suo ruolo specifico, che va ad integrarsi con quello degli altri”.
Presente anche Deborah Iannacci, nota al popolo del web come Trippadvisor. “Racconto il territorio attraverso le sue tradizioni, i suoi piatti tipici, con la vergara grande protagonista. Io non so cucinare, io mangio e basta. Il piatto icona delle Marche sono i vincisgrassi, mentre il prodotto icona resta il ciauscolo. Da bere? Io purtroppo vado di birra artigianale… Credo sia importante parlare delle Marche: sono una regione che per troppo tempo è stata poco considerata, invece abbiamo territorio bellissimi, oltre che piatti e prodotti non inferiori a quelli di altre regioni più conosciute. Quindi, viva le Marche e viva i promotori del territorio!”.
Una discussione piacevolmente interrotta dalle degustazioni dei cartocci di fritture offerti dall’Horizon Hotel di Montegranaro (con il Varnelli come ingrediente speciale), ed una più che degna conclusione con ceci e fagiolo Monachello, bagnati con olio di Mignola ed offerti dall’azienda agricola Stachys di Stefania Scarabotti, sita a Recanati, uno degli agricoltori custodi del Monachello per la Regione Marche.
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