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L’Annibal Caro stupisce con un progetto sulla memoria e devolve il premio ad una scuola terremotata

FERMO - Secondo posto in un concorso regionale per gli studenti degli indirizzi di Scienze Umane ed Economico Sociale

“Perchè non rimangano solo le parole, ma le pietre della memoria; perché non ci siano più guerre”. Così i ragazzi del Liceo delle Scienze Umane (classi 3C e 4C) e dell’Economico Sociale (classe 3D) “Annibal Caro” di Fermo, guidati dal dirigente scolastico Piero Ferracuti, hanno chiosato la conquista del secondo premio al Concorso scolastico regionale “Gli esploratori della memoria”, indetto dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra ed organizzato per la Regione Marche da Silvana Giaccaglia.

La premiazione, avvenuta giovedì 20 aprile nella sede della Mole Vanvitelliana di Ancona, ha visto la partecipazione delle rappresentanze della Regione e delle scuole vincitrici, che si sono distinte nel recupero e nella valorizzazione di testimonianze inedite relative alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale. Tra i tanti lavori proposti, quello degli studenti del Liceo fermano, l’unico a rappresentare la provincia, è stato apprezzato per l’attenzione e la delicatezza con cui è stata ricostruita la storia di tre fratelli montegiorgesi, i Fattorini, contemporaneamente coinvolti, con esperienze diverse, nel ventennio fascista. Servendosi di un ricco materiale epistolare e di reperti gelosamente custoditi per anni da Valerio Liberati, nipote dei Fattorini, i ragazzi hanno ridato voce alle vite sorprese e sconvolte dalla guerra e le hanno restituite alle loro origini. Proprio il centrale rapporto con le radici storiche del territorio ha spinto il sindaco di Montegiorgio, Armando Benedetti, gli studiosi Mario Liberati e Liana Cognigni ad essere presenti all’evento.

A sottolineare ulteriormente la sensibilità e lo spirito con cui è stato realizzato il progetto, le classi dell’Annibal Caro hanno deciso di devolvere il premio ad una scuola terremotata della Regione. Proprio per non dimenticare.


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