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Polo capofila nelle Marche per la formazione del personale, il ‘Carlo Urbani’ guarda sempre più avanti

PORTO SANT'ELPIDIO - Un servizio partito questa settimana, che si occuperà di ricostruzione della carriera, pensionamenti, supporto al personale nella registrazione a portali di servizi, sezione faq nel sito web dell'istituto per rispondere alle difficoltà più diffuse

di M.M.

Un esercito di oltre 1500 studenti e 215 insegnanti, una didattica attenta ai sempre più numerosi ragazzi con disabilità o disturbi dell’apprendimento, un’ampia rete di progetti, ed ora anche un polo capofila nelle Marche per la formazione del personale. L’Iiss Carlo Urbani guarda sempre più avanti. L’istituto superiore, comprensivo delle sedi di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Montegiorgio, ha presentato stamattina, con la direttrice dell’Ufficio scolastico provinciale Ascoli-Fermo Carla Sagreti, lo sportello di assistenza sulle materie amministrative. Un servizio partito questa settimana, che si occuperà di ricostruzione della carriera, pensionamenti, supporto al personale nella registrazione a portali di servizi, sezione faq nel sito web dell’istituto per rispondere alle difficoltà più diffuse.

“L’area di Ascoli e Fermo viene spesso definita quella delle basse Marche, talvolta con tono dispregiativo – ha osservato la Sagretti – Io che provenivo da Pesaro ho invece conosciuto una scuola viva e di qualità. L’Iiss Urbani è una delle realtà più grandi delle Marche, sempre pronta a recepire progetti innovativi. Quest’anno l’istituto sarà punto di riferimento nella formazione del personale. E’ una rete di servizio che aiuterà i dipendenti a non sentirsi solo e abbandonati dall’amministrazione centrale”. Il coordinamento del progetto verrà affidato a Stefania Pietrangeli e Marisa Marconi.

Ma l’occasione è servita anche per analizzare numeri e programmi. “Siamo a 1536 iscritti – nota il dirigente Roberto Vespasiani – il numero maggiore è concentrato su Porto Sant’Elpidio, ma anche le sedi di Sant’Elpidio a Mare e Montegiorgio, malgrado i problemi relativi al terremoto, hanno ottimi riscontri. Quest’anno prenderanno il via diversi progetti a cui teniamo molto. Lavoreremo sulla sensibilizzazione sul concetto di parità, sarà attivato un progetto di partecipazione studentensca, andrà avanti il coro polifonico di Montegiorgio, investiremo anche sul recupero, impiegando docenti di potenziamento per aiutare ragazzi carenti su alcune discipline. Vorremmo allestire anche una piccola redazione giornalistica e ridurre la dispersione scolastica con percorsi quasi personalizzati per raggiungere almeno il completamento del terzo anno. Stiamo studiando con attenzione la recente riforma degli istituti professionali che entrerà in vigore l’anno prossimo e che lascia delle opportunità interessanti”.

E’ toccato alla prof. Paola Romagnoli parlare del lavoro su studenti con disabilità, disturbi di apprendimento e bisogni educativi speciali. “L’istituto conta 83 ragazzi con disabilità distribuiti nelle tre sedi. A questi si aggiungono alunni con Dsa e Bes, concentrati in particolare nell’alberghiero, arrivando ad una quota complessiva di circa 150 ragazzi, il numero più elevato tra gli istituti le province di Ascoli e Fermo. A seguirli sono 50 docenti di sostegno, più 15 educatori ed assistenti all’autonomia. La qualità della scuola si misura dalla qualità dell’integrazione e dalla capacità di una didattica che incontri con efficacia le diversità”. Svariati i progetti per gli allievi che seguono un programma differenziato: cucina, sala bar e vado in palestra in classi aperte, orto e serra, cake design, “fruttiamo”, lagestione del blog multimedi@tamente. I ragazzi con disabilità sono stati inseriti anche nel progetto ristoro insieme ad alunni normodotati, che vede quotidianamente gli alunni preparare i pasti per i loro coetanei.

“La molteplicità di indirizzi dell’istituto inizialmente ha creato qualche difficoltà – ha ricordato il prof. Mario Andrenacci, presidentre del Consiglio d’istituto – oggi però possiamo dire di aver creato un sistema efficiente e di aver in qualche modo anticipato la legge sulla buona scuola. Volevamo una scuola dell’integrazione e sono state avviate diverse esperienze virtuose. Il progetto ristoro ad esempio cresce continuamente, ieri c’erano ben 70 commensali, sono gli alunni a cucinare e sono arrivati a preparare ben 7 pietanze per pasto, con ordinazioni effettuate esclusivamente on line. La scelta di adottare la settimana corta è stata fondamentale ed il contributo della Steat che ha messo a disposizione pullman per garantire il trasporto studenti, è stato decisivo. Tenere la scuola aperta ogni giorno fino alle 16 consente di realizzare una lunga serie di attività”. Il futuro prossimo, preannuncia Andrenacci, porterà altre novità, come l’attivazione di una collaborazione con la comunità di San Patrignano per prevenire forme di disagio e marginalizzazione. Saranno anche attivate convenzioni con un’università delle Marche e partirà un progetto insieme alla Protezione civile. “Siamo una scuola in continuo movimento. Questo è possibile grazie ad un dirigente lungimirante, a docenti motivati e di qualità e ad un’attenzione da parte degli organi superiori”.


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