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Di Maio a Civitanova (foto-video)
«Sblocchiamo la ricostruzione»

POLITICHE 2018 - Tanta gente oggi pomeriggio al Cosmopolitan per l'incontro con il candidato dei 5 Stelle alla presidente del Consiglio: «Ci prenderemo noi la responsabilità di velocizzare le procedure. Nelle zone colpite dal sisma si manifesta il problema dello Stato e della sua burocrazia alla massima potenza».

 

 

di Laura Boccanera

(foto di Federico De Marco)

«Nelle zone colpite dal sisma si manifesta il problema dello Stato e della sua burocrazia alla massima potenza, io capisco che gli scandali di corruzione dell’Aquila abbiano colpito, ma oggi siamo al versante opposto perché nessuno vuole prendersi la responsabilità di sbloccare quelle procedure e velocizzarle, anche facendo intervenire il genio militare, noi quella responsabilità ce la prenderemo». Un patto coi terremotati quello che il candidato premier del Movimento 5 stelle offre a Civitanova all’Hotel Cosmopolitan.

Tantissimi alla convention pentastellata organizzata dal movimento sul tema del turismo, ma che poi si è allargata ai temi cari della campagna elettorale grillina: turismo come nuovo petrolio del Paese, meno leggi e semplificazione della pubblica amministrazione, ma anche la Bolkenstein i punti trattati da Di Maio a Civitanova. Presente anche una delegazione dei concessionari di spiaggia, intervenuti proprio per capire quale la posizione del movimento nei confronti della direttiva europea che vorrebbe mettere all’asta pubblica le concessioni di spiaggia. «E’ una direttiva impattante e deleteria – dice Di Maio – che interviene su molti aspetti, in alcuni paesi si è abusato delle concessioni, ma l’idea che fa rabbrividire è che si metta a bando risorse naturali. Si agevolano le big company che vogliono fare shopping all’outlet Italia. Se occorre regolare le concessioni credo che vada fatto con leggi nazionali e non con direttive europee».

Una risposta che però non ha soddisfatto l’Abat che ha ritenuto troppo generica la risposta. I bagnini infatti chiedevano se il M5s deciderà di lasciare aperto il bando o adottare, sull’esempio della Spagna una proroga che va dai 50 agli 80 anni. Ad aprire i lavori in un Cosmopolitan gremito Emiliano Pigliapoco di Federalberghi Marche e Francesco Ferranti di  Federalberghi Macerata che ha inquadrato subito il problema del turismo legandolo all’entroterra martoriato dal sisma: «E’ chiaro che prima si è dovuto intervenire sull’emergenza, ma ora è il momento di pensare alle imprese. Non è possibile tenere un’attività bloccata per 5 anni. Le strutture che hanno ospitato gli sfollati nella costa hanno lavorato, ora bisogna capire che forma di turismo vogliamo costruire nell’entroterra e la scelta deve essere politicamente chiara. Noi siamo fermi a quel 24 agosto».

Poi è stata la volta di Di Maio, applauditissimo ad ogni intervento. Lui in giacca e cravatta, quasi da politico navigato, intrattiene la platea per 40 minuti in cui parla a largo spettro di tutto: «Grazie per essere qui alle 2 di pomeriggio – ha esordito – a me sta capitando una cosa: in questi 5 anni ho girato il territorio e sostenuto i candidati e ora tutte quelle persone sostengono me. Abbiamo gettato le fondamenta di questa casa tanto tempo fa, è un condominio, come tutti i condomini a volte litigioso, ma è bella la comunità che si è creata. Mentre prima ero nel fermano a parlare con gli imprenditori e con Enrico Bracalente e i cittadini, Berlusconi diceva che gli imprenditori odiano il M5s, da qua gli abbiamo dato la migliore risposta. Noi vogliamo abolire 400 leggi e creare lavoro e valore. Io non sono un uomo solo al comando – ha concluso – prima delle elezioni presenteremo la squadra di governo, dateci un’opportunità, portiamo aria fresca e risorse fresche nelle istituzioni».

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