di Paolo Bartolomei
FERMO – La sconfitta di Bolzano dimostra ancora una volta che la Fermana ha dei limiti evidenti che spesso riesce a superare, arrivando a battere anche avversari molto più quotati (vedi vittorie contro Vicenza, Pordenone, Triestina, Feralpi, etc…) grazie al massimo impegno della squadra, all’affiatamento di gruppo dei giocatori e alla saggezza del mister che, con scelte molto intelligenti e realistiche, capisce che non può cercare lo spettacolo ma solo il gioco concreto e speculativo.
Ad una compagine cosi, basta un minimo calo di attenzione e concentrazione, anche solo in una breve fase del match (come successo proprio a Bolzano, o come a Gubbio, a Rimini o a Terni), per subire più di un gol in pochi minuti se l’avversario al contrario è superiore e riesce a stare per 90′ “sul pezzo”.
Al “Druso” i gialloblù nel primo tempo hanno arginato bene i biancorossi sulla trequarti (costretti anche a quale fallo di troppo), pur faticando sugli esterni, e nel finale si sono affacciati anche in area avversaria.
Nella ripresa la prima distrazione di difesa+portiere è stata pagata con il gol dell’1-0, per la verità un po’ fortunoso, dei padroni di casa, giunto però da un errore commesso proprio sulla fascia esterna dove scorrazzava Turchetta. I canarini si sono messi sotto per recuperare, costringendo il Sudtirol ad abbassarsi, hanno fatto molto possesso palla fino all’area avversaria, rendendosi pericolosi e costringendo i biancorossi a mettere in corner ben 8 volte. Però poi anche tanti palloni buttati in mezzo senza convinzione, né cattiveria, pressione del tutto imprecisa e sterile.
Il Sudtirol in area ha fatto molto meno della Fermana, ha conquistato solo 2 corner (per la verità perchè spesso i gialloblù non riuscivano nemmeno a anticipare in angolo) ma è stato molto più preciso a sfruttare le poche occasioni avute ed ha anche chiuso la partita in anticipo.
Classifica alla vigilia della 26° giornata. La Ternana ha sempre 2 partite in meno, Samb e Rimini una in meno
Nonostante le ultime due sconfitte la Fermana sta a punteggio classifica/giornate ancora con un buon vantaggio rispetto allo scorso anno quando quota 36 fu conquistata alla 31° giornata, oggi invece ne abbiamo giocate 25, quindi il giudizio complessivo dell’annata resta positivo perché si sta compiendo un passo avanti rispetto allo scorso campionato.
Affinché questo progresso sia confermato definitivamente, domani contro il Gubbio (ore 18.30, si torna al Recchioni dopo due trasferte) è necessario tornare a fare punti e soprattutto convincere.
Gli umbri nell’ultimo mese hanno conquistato le uniche due vittorie esterne della stagione (tra cui a Ravenna per 0-2), poi 7 sconfitte e 3 pari (un terzo dei punti totali); al contrario la Fermana ha conquistato al “Recchioni” due terzi dei propri punti in totale.
Lo scorso anno la vittoria contro il Gubbio (gol di Sperotto), rappresentò il passo fondamentale verso la salvezza. Anche quest’anno contro lo stesso avversario un eventuale successo sarebbe un passo essenziale di allontanamento dai playout, che secondo il nuovo regolamento, quest’anno si giocano solo tra penultima e terzultima, sono escluse quindi le due posizioni superiori. Gli spareggi oggi sono a 8 punti di distanza dalla Fermana con ben 9 squadre in mezzo.
I CONVOCATI E LE PAROLE DI FLAVIO DESTRO – 24 i convocati per la 26° giornata di serie C (7° di ritorno), ultimo turno infrasettimanale della stagione.
Non ci sarà D’Angelo, infortunato, mentre torna a disposizione Giandonato che ha scontato la squalifica e superato l’infortunio al ginocchio. “Sarà una partita importante perché veniamo da due sconfitte – commenta l’allenatore della Fermana dopo la rifinitura di lunedì mattina – una giocata in un campo impraticabile, l’altra condita da errori nostri; dobbiamo tornare a essere lucidi e attenti. Il recupero fisico e psicologico sono importanti, sabato abbiamo affrontato più di sei ore di pullman e siamo tornati subito ad allenarci ieri, domenica, ma dobbiamo anche riuscire a ricompattarci e fare quello che siamo sempre stati abituati a fare“.
“Il Gubbio è una squadra che sabato ha perso con l’Imolese pur facendo una buona gara – il mister parla dell’avversario – ha iniziato molto bene la partita, nei primi minuti, ha giocatori molto rapidi in fase offensiva nell’uno contro uno, attaccano alti anche con i centrocampisti. La sconfitta dell’andata a Gubbio è stata forse la peggiore partita, che abbiamo affrontato non giocandola, quindi c’è anche voglia di far vedere che noi non siamo quelli: dobbiamo essere concreti, questa è la parola d’ordine“.
PORTIERI: Marcantognini, Pavoni, Valentini. DIFENSORI: Comotto, Guerra, Maloku, Sarzi Puttini, Scrosta, Soprano, Sperotto. CENTROCAMPISTI: Fofana, Giandonato, Grieco, Iotti, Marozzi, Misin, Otranto, Urbinati. ATTACCANTI: Contaldo, Maurizi, Malcore, Lupoli, van der Heijden, Zerbo.
ARBITRO: Adalberto Fiero di Pistoia, nessun incrocio in passato con la Fermana. Assistenti Nicola Mariottini di Arezzo (un precedente lo scorso anno in Fermana-Fano, ultima di campionato) e Carmelo Pasquale di Barcellona Pozzo di Gotto.
I PRECEDENTI DEL GUBBIO A FERMO PORTANO BENE AI CANARINI – Quest’anno è la seconda volta che le due squadre si incontrano in terza serie in campionato. Prima della gara dello scorso anno, erano dieci precedenti in campionato a Fermo, tutti in quarta o quinta serie, il primo nel 1959/60, l’ultimo nel 1993/94.
Il bilancio vede a Fermo ben sei vittorie della Fermana, di cui alcune a suon di gol: nel 1978/79 2-0 (doppietta di Pizzi), nel 1982/83 3-0 (Rossi, Miocchi e Lotorio), l’anno dopo 4-0 (doppietta di Pierleoni, Petrelli e Del Zompo). Tre i pareggi e una sola vittoria del Gubbio (0-1) nel 1992/93.
In occasione del pareggio del 1959/60 ci fu una delle peggiori invasioni di campo della storia a Fermo (foto in basso).
Prima di un anno fa c’era un solo precedente in serie C: nel 2004/05 in Coppa Italia al Recchioni la Fermana (che militava in C1) battè 3-0 il Gubbio (militante in C2) con reti di Onesti, Smerilli e Ceccobelli.
1959/60, al termine dell’incontro Fermana-Gubbio (2-2) il pubblico locale, solitamente pacifico, si infuria per il gol del pari eugubino al 92′ parso irregolare, per un presunto rigore negato in precedenza alla Fermana, alla quale era stato annullato anche un gol parso regolare (foto di Otello Tacchetti per lo Studio Del Papa).
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