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Fermana, festeggiato il ventennale
della promozione in Serie B

CALCIO - Tra entusiasmo, tifo, ricordi e tanti ospiti è stata celebrata quella incredibile remuntada che nel 1999 portò la squadra gialloblù in cadetteria per la prima volta nella sua storia

Foto di gruppo sul palco di Villa Vitali

 

di Paolo Bartolomei

FERMO – La festa per il ventennale della promozione in serie B della Fermana è andata proprio come volevano organizzatori e  tifosi.

Entusiasmo, tifo, partecipazione, ricordi da parte di tutti coloro che nel 1999 c’erano. E anche una dimostrazione per chi in quell’anno non c’era oppure, pur essendo nato, era troppo piccolo: manifestazioni di questo tipo sono utili per avvicinare e appassionare le nuove leve della tifoseria.

Una festa che fa il paio con quella di tre anni fa quando in piazza del popolo furono festeggiati i 20 anni dalla promozione in serie C1 e al termine della quale è stata annunciata la cerimonia per il centenario della Fermana tra un anno.

Massimo Perra

All’inizio non poteva non essere ricordato Paolo Belleggia, che è stato presidente fino al 1999, e scomparso proprio ieri.

Peccato per l’assenza anche dell’altro vertice societario del 1998/99, il patron Giacomo Battaglioni, però impossibilitato a presenziare.

Sul palco dell’arena di Villa Vitali, con la sapiente regia dei presentatori, Gaia Capponi, Giorgio Montanini e Paolo Rocchi, sono sfilati i giocatori di quel 1998/99, parte dello staff tecnico guidato dall’allenatore Ivo Iaconi, sorridente e scherzoso come sempre, il sindaco di oggi, Paolo Calcinaro, all’epoca cronista di Radio Fermo Uno che raccontò la partita promozione.. Con lui l’assessore allo sport Alberto Maria Scarfini e il primo cittadino dell’epoca, Ettore Fedeli.

Invitata anche la Fermana Footbal Club con patron Maurizio Vecchiola, il presidente Umberto Simoni, i direttori Fabio Conti e Massimo Andreatini ed alcuni giocatori. Tutti hanno fatto capire a Vecchiola che Fermo sogna un ritorno in serie B, l’interessato fa finta di niente ma sappiamo che sotto sotto è quello che vuole anche lui, arrivandoci però a piccoli passi e senza strafare.

Sono stati proiettati tutti i filmati delle partite di quell’annata, soprattutto del fantastico girone di ritorno in cui la squadra gialloblù compì una rimonta dal penultimo al primo posto, rimasta nella storia della serie C e anche della società canarina.

Altro che il guttalax, ci voleva il cianuro per fermarci!” ha detto Luca D’Angelo riferendosi al sabotaggio dell’ultima partita. Iaconi: “Quel giorno la formazione non l’ho fatta io ma il medico“.
Umberto Marino: “Anche se le nostre carriere calcistiche non sono state da Coppa Campioni, siamo contenti di aver fatto emozionare qualcuno“.

Andrea Pandolfi ricorda quando ad Acireale non avrebbe potuto giocare perché aveva dimenticato i documenti, ma i tifosi partiti da Fermo all’alba glieli hanno portati in Sicilia, lui è stato schierato e ha anche siglato il gol vittoria, che poi alla fine ha dedicato proprio a loro.

Il sindaco di allora, Ettore Fedeli, ricorda l’impegno, tecnico e finanziario, dell’amministrazione ad adeguare in continuazione il vecchio stadio, rincorrendo le promozioni della Fermana: in C2 nel 1994, in C1 nel 1996 e poi in B nel 1999.

Hanno partecipato anche le scuole calcio del Fermano che collaborano con il club di patron Vecchiola perché, come detto prima, è importante far conoscere ai più giovani, nati dopo il 1999 (e ormai ne sono tanti…) i fasti passati della squadra canarina per incentivare il ricambio generazionale tra i tifosi che è stato un po’ frenato dal settennio del dilettantismo regionale 2006-2013.

Per l’organizzazione e la buona riuscita della manifestazione hanno contribuito anche l’associazione di tifosi “Solo Fermana”, tanti sponsor e tutti i supporters della Curva Duomo riuniti sotto lo stemma “1920” che hanno tifato e fatto cori incessantemente per le oltre due ore di durata della festa.

Prima della kermesse a Villa Vitali, si è disputata allo stadio Recchioni una simpatica partita tra gli stessi giocatori del 1999 che poi hanno sfilato sul palco e una selezione di giocatori vari tra cui quattro ex canarini di epoche diverse. Gara chiusa sul 5-2 per Di Fabio & soci grazie alle reti di Di Venanzio, Bruno, Benfari, Marino e Bonfanti. Per gli avversari doppietta di Achilli, da segnalare il rigore parato da Ardigò a Malaspina.

Gli stand gastronomici dove hanno mangiato tutti i festeggiati e anche i tifosi sono stati preparati e gestiti dai ragazzi e dalle ragazze di della Contrada Castello, gialloblù come la Fermana, impagabili per impegno e abnegazione, ma anche per bravura, visto che tutti sono stati più che soddisfatti del cibo.

 

Fotogallery

Visione d’insieme dell’arena di Villa Vitali

 

Qui e in basso le coreografie dei tifosi

Il ricordo di Paolo Belleggia, presidente quell’anno

 

 

Paolo Calcinaro

 

Paolo Rocchi con Ivo Iaconi e Gaia Capponi al fianco di Guido Di Fabio

 

Liam Ardigò e Mauro Chiodini, due dei quattro portieri (assenti Mimmo Cecere e Fabio Petrocco)

 

Max Benfari, Luca Bonfanti e Luca D’Angelo

 

Marcello Direnzo, Andrea Di Salvatore e Fabio Di Venanzio

 

Vincenzo Maiuri, Marco Morbidoni e Nicola Pagani

 

Sasà Bruno, Andrea Pandolfi e Massimo Perra

 

Massimo Scoponi, Umberto Marino e il preparatore dei portieri Gabriele Cicioni

 

I giovanissimi canarini

 

Una rappresentanza della Soccer Dream della Comunità di Montepacini gemellata con la Fermana FC

 

I ragazzi dell’AFC Fermo

 

Elite Sangiorgese Milan Academy

 

La Fermana FC di oggi. Da sinistra Andreatini (dt), Destro (all), Matacotta (t m), Conti (dg), Vecchiola (main sponsor), Simoni (pres)

 

Paolo Rocchi con Di Fabio

 

Ettore Fedeli, il sindaco degli anni delle promozioni a raffica

 

Alcuni frame dalla partita pomeridiana del “Bruno Recchioni”

 

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