di redazione CF
“La divisione di Polizia Amministrativa della questura di Fermo nella giornata odierna ha notificato il provvedimento di sospensione dell’attività, ai sensi dell’art. 100 del Tulps, al titolare di un esercizio pubblico a Monte San Pietrangeli. L’adozione di tale provvedimento nasce alla conclusione di una serie di mirate attività di controllo operate da personale dell’Arma dei Carabinieri ed è da inserirsi nell’ambito della più generale intensificazione dei servizi di controllo del territorio”.
Questo è quanto comunicato proprio dalla questura di Fermo che spiega anche i motivi alla base del provvedimento firmato dal questore Luciano Soricelli: “Il bar, oggetto del provvedimento, è risultato essere un ritrovo abituale di soggetti pregiudicati e pericolosi per l’ordine pubblico nonché scenario di liti tra avventori e per tali motivi, con l’atto che prescinde dalla diretta responsabilità del titolare dell’esercizio, il questore di Fermo ha decretato la temporanea sospensione della licenza per la durata di sette giorni.
I DETTAGLI E IL LAVORO DI INDAGINE DEI CARABINIERI CHE HA PORTATO ALLA CHIUSURA DEL BAR
“I carabinieri della stazione di Monte San Pietrangeli, nella mattinata di oggi – spiegano dal comando provinciale dell’Arma – hanno provveduto a notificare al titolare dell’esercizio, il provvedimento amministrativo con il quale il questore di Fermo, aderendo alla richiesta dei carabinieri, ha disposto la sospensione dell’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e della sala giochi, per sette giorni.
I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale, assieme al Nucleo Operativo della compagnia di Montegiorgio, su input della locale stazione, da diverso tempo, avevano predisposto e svolto mirati servizi finalizzati a frenare lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti a Monte San Pietrangeli, dove un punto di riferimento per assuntori di stupefacenti, pregiudicati e personaggi violenti era proprio il locale in questione. Anche il primo cittadino, dopo aver raccolto le perplessità dei residenti, si era fatto portavoce, segnalando una situazione di degrado presso l’esercizio e nelle immediate adiacenze, dove più volte si erano verificate risse tra soggetti nordafricani in evidente stato di ebbrezza alcoolica, oltre che schiamazzi anche a tarda sera e rumori molesti con i veicoli in uso ai frequentatori.
L’attività di indagine, espletata per diversi giorni nel mese di giugno scorso da parte dei militari dell’Arma, ha permesso di raccogliere i necessari elementi poi culminati, oltre che con i vari aspetti amministrativi, anche con l’identificazione e segnalazione alla prefettura di Fermo di cinque assuntori del luogo, di origine magrebina, trovati in possesso di dosi per uso personale di hashish e cocaina, acquistati all’interno del bar, dove venivano precedentemente occultate dietro le video-slot istallate nell’esercizio. Due le persone deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Fermo, un marocchino e un italiano, responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish, marijuana e cocaina. Identificati, anche dieci soggetti pregiudicati, regolari frequentatori del bar. L’operazione ha permesso nel complesso di recuperare 25 grammi di cocaina, 20 grammi di hashish, 10 di marijuana. L’assieme degli elementi raccolti ha poi portato i Carabinieri ad avanzare la proposta di chiusura del locale, raccolta dal questore che ha emesso il provvedimento”.
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