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Fermana, Hernan Molinari:
«Non ho paura e non fallirò»

SERIE C - Il centravanti all'esordio tra i prof a 37 anni: «Nessun timore di giocare in C, è un privilegio, e soprattutto farlo con questa maglia. Devo solo lavorare e dimostrerò sul campo quello che valgo, è una sfida prima di tutto con me stesso. A Fermo mi sono sentito meglio di qualsiasi altra parte»

Molinari ha firmato il contratto oggi davanti a stampa e tifosi

 

di Paolo Bartolomei

FERMO – Il ritorno di Molinari ha colto tutti di sorpresa e il mondo canarino, come capita sempre in questi casi, si è diviso in due.

Da una parte gli entusiasti, certi che il “gaucho” possa ripetere, anche a due anni di distanza e in una categoria superiore, le stesse scintille (26 gol in 42 presenze, determinanti per la promozione della Fermana in serie C due anni fa). Molinari arrivò a Fermo solo sei mesi più tardi di Comotto, Cremona e Urbinati (i tre giocatori oggi più longevi nella rosa della Fermana): esordì il 20 dicembre 2015 (ultima di andata) con una pazzesca quadripletta e i canarini vinsero fuori casa 4-3.

Dall’altra parte ci sono gli scettici, o i realisti, che si chiedono quale contributo possa dare Molinari all’età di 37 anni (li compie fra tre settimane), arrivando a Fermo senza una preparazione precampionato (la farà da adesso, fin’ora si è allenato da solo), e soprattutto considerando che i 265 gol in carriera li ha realizzati tutti tra i dilettanti (di cui 112 in serie D, gli altri in Eccellenza) e che per il gaucho questo è l’esordio tra i prof.

A 37 anni è dunque un’autentica scommessa. Proprio come quella del tifoso che pochi giorni fa ha messo 100 euro sulla vittoria del campionato da parte della squadra gialloblù.

Due risposte positive sono già arrivate dall’allenatore della Fermana Flavio Destro e dal capitano Marco Comotto  (in sintesi: “sotto il punto di vista tecnico Molinari non si discute, la sua presenza è importante anche dal profilo umano nello spogliatoio”).

Dopo tanto parlare tocca a lui, ecco Molinari che si ri-presenta al popolo gialloblù in compagnia del dg Conti, e davanti a giornalisti e tifosi firma il contratto che lo legherà almeno fino a giugno 2020 alla Fermana.

Il dg Fabio Massimo Conti rivela che su questa operazione di mercato lavorava già da tempo: «Il discorso del ritorno di Molinari era già stato affrontato con il mister più di un anno fa. Ne avevamo parlato di nuovo quest’anno a fine stagione, ma prima dovevamo far uscire qualche giocatore, poi una volta deciso di richiamarlo, l’accordo lo abbiamo trovato subito. Nonostante quello che pensano gli scettici – conclude il dg Conti – per noi è un giocatore importante, non lo abbiamo preso per fare 50 abbonamenti in più come ha detto e scritto qualcuno, ma perché sappiamo di cosa è capace in campo. Ora per un mese starà sotto torchio con il preparatore Walter Costi per molte ore al giorno, poi, come dice il mister, sarà il rettangolo verde a dire la sua».

Poi è finalmente la volta del diretto interessato, Hernan il “gaucho”: «Io vengo qui a dare una mano ad una squadra che è già forte, l’ho vista sia on line dall’Argentina, sia a Recanati di persona domenica. A questa età dovrò dimostrare sul campo quello che valgo, mi sto allenando per vincere questa sfida, prima di tutto con me stesso. Qui a Fermo è il posto dove mi sono sentito meglio fisicamente due anni fa, anche nelle altre squadre sono state bene, ma qui con questa maglia addosso è stato e sarà diverso».

Molinari, ma allora perché non è rimasto a Fermo dopo la promozione in C?

«Due anni fa io e il direttore Conti abbiamo parlato a lungo, se fosse dipeso solo da lui sarei rimasto, io invece volevo vincere di nuovo la serie D, però valutando meglio oggi forse mi sono pentito e ci penserei un attimo».

Poi il centravanti argentino spiega quali sono le sue intenzioni e il suo stato d’animo: «Mi conoscete, anche se giocherò solo cinque minuti darò il massimo perché la Fermana lo merita. Sicuramente la categoria cambia molto nel modo di giocare, in serie C hai difensori forti e duri insieme, però forse hai maggiori spazi che in serie D non hai. Ora devo solo lavorare, con Destro non puoi avere alibi, ma io non sono venuto qui per fallire e sicuramente non fallirò, è una sfida con me stesso, voglio finire la carriera bene, mentre lo scorso anno è andata poco bene, non volevo chiudere con il calcio male».

La stampa sollecita ancora il giocatore, cercando di trovare un’incertezza, invece: «Non ho paura di rovinare l’ottima immagine che mi sono fato qui due anni fa, chi ha paura non può giocare al calcio. Quel passato è archiviato, ora c’è da scrivere un’altra storia, non ho paura di giocare in serie C, anzi per me è un privilegio, e soprattutto farlo con la Fermana».

Infine spiega la scelta del numero: «Ho voluto la maglia col 19 solo perché è quello più simile al 9, nessun altro motivo». Al termine dell’intervista, firma del contratto, foto di rito con i tifosi e poi via, verso una nuova avventura.

 

Fotogallery

Molinari e alcuni tifosi

 

Sotto la curva Duomo

Dopo la vittoria del campionato di serie D

Hernan Molinari in Argentina

 

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