di Giorgio Fedeli
“Hanno organizzato molto probabilmente una vera e propria festa all’interno del mio chalet ristorante, il Baia Principe. Con tanto di lumini e petali di rosa. Ecco cosa succede sul finire dell’estate, ci risiamo, di nuovo in balia dei vandali e degli scriteriati”. E’ lo sfogo di Ulderico Beato, operatore balneare a capo dello chalet Baia Principe.
Questa volta nessuna devastazione o atto vandalico. Ma quella festa ‘clandestina’ poteva avere delle conseguenze molto gravi. A trovare i resti e le tracce dei bagordi è stato lo stesso Beato, questa mattina, alla riapertura del suo pubblico esercizio. “Vi sembra normale che accendano dei lumini, quindi delle fiamme, in una concessione balneare costruita quasi interamente in legno? Io dico di no. Io sono dell’idea che è meglio recintare i nostri chalet perché, con la fine dell’estate, la movida notturna, dalla sabbia si sposta all’interno delle concessioni balneari. Purtroppo siamo costantemente sotto attacco di questi ragazzini scriteriati. E i controlli non sono mai troppi. Cosa dobbiamo fare? Dobbiamo dormire anche in autunno e in inverno nei nostri chalet? Questa volta è andata bene, la prossima come andrà a finire? Se una concessione va a fuoco sapete chi ci rimette? Noi operatori. Non appena uno chiude, ecco cosa succede”.
Ulderico Beato
Non è la prima volta che Ulderico Beato si trova costretto ad alzare la voce per l’assalto subìto dal sul pubblico esercizio, atti vandalici alle attrezzature balneari, furti (leggi l’articolo), parapiglia in spiaggia. E anche, addirittura, minacce subìte (leggi l’articolo) e vandali a ricreare dei veri e propri angoli di sballo all’interno del Baia Principe (leggi l’articolo). Dunque assalti che non conoscono stagioni, in estate sulla spiaggia, con l’arrivo dell’autunno ci si sposta al ‘coperto’. Ma Beato, nelle sue richieste alle autorità, non ha alcuna intenzione di mollare la presa.
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