Educare alla Storia con le storie. L’ Isc Leonardo da Vinci-Ungaretti di Fermo ha avviato un Macro progetto di educazione alla Storia affrontando uno dei temi piu’ attenzionati dagli Stati mondiali.
La Dirigente Corallini dichiara che a loro gli studenti dell’istituto hanno dedicato tutta l’attenzione, l’impegno, la partecipazione emotiva, convinti assertori della tesi per cui il Genocidio degli ebrei non può esaurirsi nelle celebrazioni del Giorno della Memoria, ma diventare un macro percorso educativo strutturato con attività che facciano emergere nella coscienza il riconoscimento dei valori sanciti dall’art. 3 della Costituzione italiana, nella quale si afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di razza, di religione, di sesso, di opinioni politiche.
Il progetto ha trovato conferma ufficiale nell’esplicazione dell’obiettivo 10 dell’Agenda 2030 dell’Unesco, sviluppato su un doppio binario progettuale: uno strettamente legato alla storia del territorio e l’altro di rilevanza europea.
La Prof. Cinzia Greco, coordinatrice del progetto dice che, partendo dalle fonti storiche edite, da un’indagine “giornalistica” sul territorio, gli studenti hanno analizzato un delicato momento storico vissuto dai fermani quando hanno protetto la fuga dei prigionieri inglesi dal PG70 di Molini. Gli studenti si sono assunti la responsabilità di tenere viva la memoria di una storia di cui molti sono all’oscuro e che, invece, ci vede protagonisti di grandi gesti umanitari costati la vita a famiglie intere e la gratitudine eterna di chi e’ stato protetto a costo della vita.
Il percorso è stato avviato attraverso la formazione attuata a scuola dalla voce autorevole delle dott.sse Chiappini e Biagi, referenti dell’International School of Holocaust Studies, Jad Vashem di Gerusalemme intervenute per informare e formare studenti e insegnanti alla Didattica della Shoah. Fulcro dell’intervento e’ stato il fenomeno quasi sconosciuto, i Kindertransport, grazie al quale 10.000 bambini ebrei sono stati salvati e accolti dai cittadini del Regno Unito.
La dimensione locale si intreccia, dunque, a quella internazionale in una circolarità in cui gli inglesi sono i salvatori e i salvati della nostra storia.
L’approccio interdisciplinare, con il coinvolgimento diretto degli studenti attraverso attività di ricerca/azione, lo studio delle fonti, ha permesso di indagare i fatti e la storia utilizzando modalità didattiche innovative quali il Debate, l’Apprendimento cooperativo, il Peer tutoring e spazi laboratoriali con accesso a piattaforme on line specifiche.
La rielaborazione creativa del percorso ha trovato sbocco nell’organizzazione del I° convegno “I giovani incontrano la storia” il 28 gennaio prossimo alle ore 18 al teatro di Porto San Giorgio.
Originalità del convegno è l’intera attribuzione dei ruoli espositivi ed organizzativi agli studenti che informeranno gli intervenuti sugli aspetti meno noti, eppure eroici, dall’avvento del nazismo alla fuga dei campi di prigionia alla fine della guerra. Si alterneranno dunque sul palco in veste di giornalisti, storici, linguisti, narratori, artisti. Interpreti e coscienziosi e critici di una pagina storica che non dovrà mai più ripetersi sotto alcuna bandiera.
Al convegno interverrano rappresentanti istituzionali, testimoni diretti o di seconda generazione di storie di persecuzione nazista.
L’intera attività, nelle diverse aree di interventi disciplinari, sarà poi il nucleo portante della festa finale dell’Isc in cui gli studenti trasporranno la documentazione storica in copione teatrale, scenografico, coreografico, musicale.
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