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Vigili del fuoco, sit-in dei sindacati:
“Sedi a Servigliano e Comunanza, i numeri
sulla sicurezza contano” (Foto e Video)

FERMO - Questa mattina le sigle sindacali della Cgil, Cisl, Uil e Confsal si sono ritrovate alle 10,30 davanti al comando provinciale di Fermo per chiedere le due sedi di Comunanza e Servigliano con buona pace di quella di Amandola: "I dati e le statistiche giustificano la decisione"
Il sit-in dei sindacati dei vigili del fuoco a Fermo

di redazione CF

Protesta dei vigili del fuoco, o meglio la manifestazione con tanto di sit-in, arriva anche a Fermo. Le sigle sindacali dei vigili del fuoco Cgil, Cisl, Uil e Confasl, infatti, questa mattina, dopo l’iniziativa ad Ascoli Piceno, si sono ritrovate alle 10,30 davanti al comando provinciale di Fermo. Perché? Semplice: per chiedere sedi a Comunanza e Servigliano.

“Vogliamo dare maggiore sicurezza a tutti. Per coprire al meglio il territorio fermano e ascolano, in base alla legge ‘Italia in 20 minuti’ e parliamo di un decreto ministeriale, devono nascere due sedi: una a Comunanza e una a Servigliano. Il personale c’è, le sedi vengono messe a disposizione dai sindaci e le utenze sarebbero gratuite. Con il distaccamento di Amandola andremmo a coprire una popolazione di circa 10mila persone, con quelli di Comunanza e Servigliano passiamo a circa 45mila persone. Facendo seguito allo studio ufficiale redatto dal comando di Ascoli nel 2010 dove veniva evidenziata, in base agli interventi effettuati sul territorio, alla densità della popolazione residente e sui temi di percorrenza, la necessità  di realizzare due distaccamenti nel territorio dell’allora comando dei vigili del fuoco di Ascoli in zona Comunanza e Servigliano – spiega Lorenzo Carassai, portavoce del coordinamento sindacale Cgil, Cisl, Uil e Consfal dei vigili del fuoco – si è redatto un approfondimento e una verifica per confermare tale studio o valutare migliorie e necessità in base alle nuove esigenze interventistiche. In seguito a quello studio oggi abbiamo realizzato un approfondimento con attuali programmi informatici che ci hanno permesso di calcolare la copertura territoriale di un mezzo di soccorso dei vigili del fuoco, con condizioni meteo accettabili, in un tempo massimo di 20 minuti. Di conseguenza siamo riusciti a coprire i Comuni che si vedono negli studi.

Avvalendoci della statistica degli interventi degli ultimi 10 anni notiamo come l’attuale sede di Amandola avrebbe coperto 190 interventi medi annui rispetto alla possibile sede di Comunanza, 268 interventi medi annui, e Servigliano, 242 interventi medi annui. Se consideriamo  oltre alla copertura territoriale in 20 minuti e alla statistica degli interventi anche la superficie territoriale coperta e la densità di popolazione i dati sono molto più evidenti: a fronte di una superficie coperta dal distaccamento di Amandola di soli 335,67 chilometri quadrati con un numero di 10.925 abitanti residenti, in base ai dati Istat 2019, abbiamo  quella delle possibili sedi di Comunanza con 526,97 chilometri quadrati con 16.471 abitanti residenti e Servigliano con 270,13 chilometri quadrati con 26.699 abitanti residenti per un totale di circa 43.170 abitanti”. Amandola scomparirebbe, dunque, dalla mappa delle sedi dei vigili del fuoco: “Noi lottiamo per la sicurezza – rimarca Carassai – e Amandola purtroppo non è baricentrica. Capisco il sindaco Marinangeli ma noi siamo operatori della sicurezza e non ne facciamo una questione di campanilismi. Spero che tutti i sindaci sposino il nostro progetto perché aiuteremmo anche loro, come rappresentanti delle comunità, a dare maggiore sicurezza a tutti”.

 


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