Celebrazioni per il patrono, messa
blindata e benedizione dal sagrato:
“San Giorgio veglia su di noi” (Foto e Video)

PORTO SAN GIORGIO - Il primo cittadino: "L'omelia di don Mario è stata toccante e assolutamente attinente ai tempi che stiamo vivendo. Abbiamo anche ricordato tutte le vittime sangiorgesi del virus. Spero che San Giorgio ci sostenga nel superare questa fase così difficile della nostra storia". Oggi pomeriggio alle 17 la benedizione sul sagrato della chiesa. Ma piazza della chiesa chiusa e vietati gli assembramenti
La benedizione di San Giorgio

“Atmosfera surreale”, così il sindaco Nicola Loira all’uscita dalla messa per il patrono San Giorgio officiata oggi alle 11 da don Mario Lusek nella cattedrale di San Giorgio. Una cerimonia religiosa ‘blindata’. Sì perché alla funzione hanno potuto prendere parte solo lo stesso primo cittadino, il presidente del consiglio Catalini, il presidente della Croce azzurra di Porto San Giorgio, Gilberto Belleggia, Graziano Egidi in rappresentanza della Protezione civile e Gerardo Fragoletti per la marineria sangiorgese. Nessun altro.

Porte chiuse e ingressi sorvegliati dalla Polizia locale. Lo stendardo del Comune a lutto per le vittime sangiorgesi della ‘bestia’. Insomma un Patrono oscurato a causa del Coronavirus. Anche questo è il virus. Ecco dunque come il Covid19 ha segnato la storia di una città, non solo nella componente più tragica, con i decessi e i contagi, ma anche sotto il profilo delle tradizioni cittadine. “Sì, è stato surreale – racconta il sindaco Loira – anche perché il concorso della popolazione è una parte essenziale della festa. Viverla, invece, in questo modo, è stato surreale. La città sarà chiamata a dover ricordare anche questo. L’omelia di don Mario è stata toccante e assolutamente attinente ai tempi che stiamo vivendo. Abbiamo anche ricordato tutte le vittime sangiorgesi del virus. Spero che San Giorgio ci sostenga nel superare questa fase così difficile della nostra storia”.

Dalla mattina, riservata alla messa ‘a porte chiuse’, al pomeriggio. Alle 17, infatti, dopo una breve funzione religiosa, don Mario Lusek ha esposto la reliquia del santo sul sagrato da dove ha benedetto la città. Una celebrazione, dunque, decisamente frenata, offuscata, smorzata, compromessa dalla ‘bestia’ nella sua condivisione . Ma comunque celebrazione è stata, un segno di voler continuare a combattere, fino a sconfiggere, il virus. Con l’aiuto anche del santo, del patrono, di San Giorgio a cui don Mario e il sindaco Loira, in rappresentanza, se così si può dire, del potere temporale e di quello spirituale della città, si sono appellati.

 

 



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1 commento

  1. 1
    Giorgio Capancioni il 23 Aprile 2020 alle 13:27

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