di redazione CF
E’ caccia aperta al criminale che questa notte, intorno alla mezzanotte, armato di tanica di benzina, ha dato fuoco al gazebo della gelateria Lorelay, sul lungomare di Porto Sant’Elpidio. E per fortuna un giovane che si trovava a passare da quelle parti, lo ha pizzicato con le mani nel sacco e si è subito precipitato verso di lui. L’arrivo del giovane ha costretto alla fuga quel criminale incappucciato. Il ragazzo ha però pensato bene, per fortuna, di domare il fuoco. “Altrimenti sarebbe stato un disastro” il commento tra la paura e lo sconforto, della titolare della gelateria, Loredana Tarquini.
“Solitamente chiudiamo intorno alla mezzanotte – racconta Tarquini – ma ieri ho chiuso un pò prima, avevo finito di pulire e sono andata via. E da lì a pochi minuti un collega esercente mi ha chiamato per avvisarmi che qualcuno aveva dato fuoco al gazebo. Ma subito mi ha tranquillizzato dicendomi che l’incendio era stato prontamente domato. Sì perché quel ragazzo che si trvava a passare da quelle parti ha visto quel soggetto dare fuoco al gazebo. E così è prontamente intervenuto. e mentre spegneva le fiamme, il bandito è fuggito con una tanica. E’ stato un miracolo. Se il fuoco non fosse stato spento subito sarebbe stato un disastro. Il gazebo è di plastica e legno. Per non parlare poi degli appartamenti sopra al mio locale, dove ci sono dei residenti”. Sospetti? “Ma no, assolutamente. Ho questa attività da 18 anni, mai un problema con nessuno, men che meno con vicinato e colleghi. Abbiamo una clientela fatta soprattutto di famiglie, non abbiamo giochi. Insomma nessuno screzio con chicchessia, mai una minaccia. Io proprio non mi capacito cosa possa aver spinto quell’uomo a compiere un tale gesto. E francamente ho avuto tanta paura. Anzi ne ho anche ora. Stasera il più grande timore è che possa tornare e riprovarci. E l’angoscia è ancor più grande dal momento che non riesco proprio a capire perché lo abbia fatto, quali siano i motivi alla base di quell’incendio”. La denuncia è stata raccolta dalla Polizia della Questura di Fermo che ora sta cercando di dare un nome al criminale piromane. Al vaglio degli investigatori della Questura anche delle telecamere di videosorveglianza nella zona.
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