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Virus, nuova stretta sulla movida
Palestre e piscine per ora restano aperte
Ingressi scaglionati nelle scuole superiori

DECRETO - Nuove misure per contrastare la diffusione del Covid 19 sono state annunciate poco fa dal premier Giuseppe Conte. Movida nel mirino. Annunciata un'ulteriore stretta. Niente coprifuoco. I provvedimenti finiscono nell'ennesimo Dpcm che salva per ora palestre e parrucchieri. Ingressi scaglionati alle scuole superiori per alleggerire il trasporto pubblico.

di Sandro Renzi

Ci risiamo. Cresce il numero dei contagi e si riparte col valzer dei Dpcm. A meno di una settimana dall’ultimo decreto firmato dal premier Conte, in serata il Governo ha annunciato le nuove misure per contrastare la pandemia nel Paese. E’ il frutto di un lungo vertice con i governatori regionali prima e con le delegazioni dei partiti di maggioranza poi, e di una mediazione con l’ala più rigorosa del Pd che avrebbe voluto provvedimenti ancora più severi di quelli licenziati in giornata. E’ stato lo stesso Conte ad illustrare le novità che interesseranno ancora bar, ristoranti, pub e l’immancabile movida, ma anche scuola e trasporti. Salvi, almeno per ora, palestre e piscine che hanno investito per riaprire in sicurezza secondi i protocolli anti covid del Cts, ma anche parrucchieri e centri estetici. Nessuna evidenza scientifica infatti sembra denunciare l’insorgere di focolai in queste attività. 

La lunga attesa per conoscere i dettagli del Dpcm si è protratta fino alle 21.30 circa, secondo quello che appare ormai uno schema fisso, quasi un copione da film, tra anticipazioni, bozze, indiscrezioni, smentite e conferme non ufficiali. Così ad ogni nuovo decreto anti covid da quando è scoppiata la pandemia a febbraio. Quello di oggi, in realtà, se si escludono le più corpose misure per la scuola che aprono al doppio turno, apporta più che altro correttivi alle disposizioni contenute nel precedente decreto. “Questo provvedimento dovrà consentirci di affrontare la nuova ondata del virus -ha esordito il premier- non possiamo permetterci una nuova battuta d’arresto e un nuovo lockdown”. Conte parla senza mezzi termini di “situazione critica” ed invita a non abbassare la guardia neanche quando si è insieme ad amici e parenti. Quali allora le novità previste? “I sindaci potranno disporre la chiusura al pubblico dopo le 21 di vie e piazze dove si creano assembramenti -annuncia il premier- tutte le attività di ristorazione (bar, pub ristoranti, gelaterie) sono consentite dalle 5 del mattino a mezzanotte se il consumo avviene ai tavoli”. La somministrazione non effettuata ai tavoli verrà invece sospesa alle 18. L’asporto  e le consegne a domicilio saranno invece consentite fino a mezzanotte. “Nei ristoranti non potranno esserci più di 6 persone per tavolo ed i ristoratori dovranno indicare all’esterno del locali il numero massimo di persone ammesse secondo il protocollo di sicurezza“.

Nelle sale gioco l’apertura sarà limitata fini alle 21. Capitolo scuola poi. La Ministra Azzolina riesce a far passare la sua linea. Didattica in presenza quindi. “Per quelle secondarie di secondo grado verranno favorite modalità ancora più flessibili di organizzazione delle attività con ingressi anche dalle ore 9 e turni pomeridiani” Discorso analogo per le università relativamente all’organizzazione della didattica.  Vietate sagre, fiere locali e convegni. Congressi consentiti solo a distanza. Sì invece a fiere di carattere nazionale ed internazionale. “Incrementeremo le modalità per fare ricorso allo smart working” afferma ancora Conte soprattutto nel settore pubblico.

Nel mirino anche lo sport. Restano vietati quelli da contatto a livello amatoriale. Vietate inoltre le gare e le competizioni di attività sportive dilettantistiche di base. Dialogo aperto per le palestre e le piscine. “Daremo  una settimana per far rispettare i protocolli” avverte il premier e questo perché arrivano notizie discordanti sull’applicazione degli stessi. “Altre volte ci giungono notizie che non sono rispettati -dice- per questo daremo una settimana per adeguarsi e verificare che ciò avvenga. Siamo consapevoli che imporremo sacrifici economici agli imprenditori ma il  Governo provvederà a ristorarli. La strategia non è e non può essere quella di primavera”.

 

 



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