di Leonardo Nevischi
FERMO – Se 45 giorni fa ci aveva pensato la nevicata di San Valentino a mettere in ghiaccio la sfida tra Fermana – Perugia, questa volta è il morso di Kingsley Boateng a gelare il Grifone. Quando la rete di Salvatore Elia sembrava avesse spianato verso il successo quella stessa strada che un mese e mezzo fa era innevata, ecco che il ghanese in prestito dalla Ternana ha ben pensato di mandare nuovamente in bianco il suo vecchio mister, Fabio Caserta (insieme lo scorso anno alla Juve Stabia).
Così, dopo Sudtirol, Modena, Triestina, Matelica, Sambenedettese e Cesena, anche il Perugia torna a casa senza l’intera posta in palio dal “Recchioni”. Pertanto, elencate in rigoroso ordine gerarchico, delle prime dieci squadre in classifica solamente la capolista Padova è riuscita a prendersi lo scalpo della Fermana. Mancano all’appello solamente Virtus Verona e Feralpisalò e sarà proprio quest’ultima la prossima formazione a fare tappa a Fermo. Appuntamento fissato per la prima domenica dopo Pasqua.
IL TABELLINO
FERMANA 1 (4-4-2): Ginestra; Rossoni (4′ st Fabris), Manetta, Scrosta, Sperotto (4′ st Mordini); Iotti (22′ st Mosti), Graziano (22′ st Grossi), Urbinati, Neglia; Boateng (24′ st D’Anna), Cais. A disposizione: Massolo, Manzi, Kasa, Cremona, Palmieri, Grbac, Bonetto. All. Giovanni Cornacchini
PERUGIA 1 (4-3-1-2): Minelli; Cancellotti, Angella (29′ st Melchiorri), Monaco, Di Noia (29′ st Minesso); Kouan, Moscati, Sounas (17′ st Crialese); Falzerano; Elia (33′ pt Vano), Murano (17′ st Bianchimano). A disposizione: Fulignati, Bocci, Rosi, Burrai, Vanbaleghem, Negro. All. Fabio Caserta
RETI: 17′ pt Elia, 11′ st Boateng
ARBITRO: Daniele Rutella della sezione di Enna; assistenti Amir Salama di Ostia Lido e Francesco Cortese di Palermo; quarto ufficiale Matteo Centi di Viterbo
NOTE: Espulsi Vano al 35′ pt per condotta violenta e al 46′ st il direttore sportivo Giannetti (in panchina). Ammoniti Elia, Moscati, Rossoni, Kouan. Corner 3 – 7. Recupero +1′ +6′
LA CRONACA
Rispetto a quel 13 febbraio che mandò in bianco Fermana e Perugia, è decisamente tornato a splendere il sole a Fermo, sia sul terreno di un “Recchioni” in versione primaverile sia sulla classifica dei gialloblù. Infatti, sebbene la salvezza non sia ancora aritmetica, la striscia casalinga di 12 risultati utili consecutivi casalinghi ha permesso agli uomini di Cornacchini di balzare a nove lunghezze dalla zona retrocessione e di avere la testa più sgombra dai cattivi pensieri.
Discorso inverso per il Perugia che, da quel weekend di San Valentino si è leggermente allontanato dalla vetta, cedendo le prime due posizioni alla capolista Padova (-7) ed al Sudtirol (-2). Pertanto il Grifone arriva a Fermo con l’obiettivo di accorciare il gap e con il comprensibile intento di concedere poco e di provare a colpire con i propri giocatori di qualità. Tuttavia l’avvio di gara non è propriamente in linea con le aspettative: gli umbri prima si fanno trovare scoperti sul guizzo di Boateng che raccoglie il corner corto di Falzerano e punta dritto verso la porta di Minelli (fermato con le cattive da Elia) poi si fanno sorprendere sugli sviluppi di un innocuo fallo laterale: Rossoni appoggia per Urbinati che a memoria gira per Boateng, il quale va alla volee e colpisce l’esterno della rete.
Al 17′ però i ruoli si invertono perché il Perugia si riassesta e la difesa della Fermana schiaccia un pisolino collettivo: Moscati apre il compasso sulla sinistra per Di Noia che di prima intenzione scodella al centro e nell’incertezza generale dei gialloblù che lasciano sfilare la sfera, sul secondo palo Elia trafigge Ginestra.
La poca concentrazione, comunque, sembra ancora farla da padrona tra i 22 in campo perché 8 minuti più tardi Angella di testa colpisce ingenuamente all’indietro chiamando l’uscita con le mani di Minelli, ma di fatto spiana la strada a Boateng che salta Minelli ma se la allunga e deve inseguire il pallone fino a colpire sull’esterno della rete. Alla mezzora esce fuori la qualità dei biancorossi di cui parlavamo in apertura di cronaca: Falzerano prima (32′) converge dalla sinistra verso il centro del campo e con un tiro a giro mancino violentissimo colpisce il palo lontano, poi sempre l’ex Ascoli (34′) sugli sviluppi di una conclusione di Murano respinta da Ginestra colpisce l’altro legno.
Nel mezzo alla doppia occasione umbra c’è l’episodio clou della gara: Elia si tocca il muscolo della coscia destra e chiede il cambio. Al suo posto subentra Michele Vano e di conseguenza cambiano le caratteristiche dell’attacco degli uomini di Caserta che passano dalla velocità del folletto in prestito dall’Atalanta ai centimetri del centravanti classe 1991.
Tuttavia quello che doveva essere un punto di forza, due minuti dopo il suo ingresso si trasforma il tallone d’Achille: in un’azione convulsa a centrocampo Vano allarga l’alettone su Iotti e si becca il cartellino rosso. Un cartellino generoso da parte del direttore di gara, il quale non tiene conto del missmatch fisico tra il neo entrato biancorosso e l’esterno gialloblù (191 cm vs 168 cm). Però, al 40′ il precedente cartellino rosso trova una sua giustificazione quando il signor Rutella grazia con il semplice giallo Moscati, reo di aver falciato Boateng lanciato in porta con una forbice da dietro.
Nella ripresa, nel tentativo di agguantare il pari, mister Cornacchini immette vivacità sugli esterni prelevando Rossoni e Sperotto per Fabris e Mordini. Mossa azzeccatissima. Al 56′ proprio mentre Mordini ha la sfera tra i piedi, Neglia (c’è sempre il suo zampino nelle reti della Fermana) in un primo momento chiede palla venendo incontro al compagno, poi invece detta il passaggio in profondità strappando sulla fascia e Mordini lo accontenta. L’ex Bari controlla il pallone e sventaglia in area per Cais che di testa spizza per Boateng: il ghanese da due passi spinge in rete il suo quinto centro stagionale, nonché quello del pareggio.
Da qui la sfida si fa ancor più avvincente, perché le due squadre si allungano. Infatti il pareggio non gioverebbe né alle ambizioni di grandezza del Perugia né ad una Fermana in superiorità numerica. Così, sino al novantesimo, non c’è un attimo di respiro. Ad avere le chance più ghiotte sono proprio i gialloblù: al 62′ con uno schema su calcio d’angolo tra Iotti e Scrosta, porta quest’ultimo a concludere al volo (alto) un po’ come anni fa, con tutt’altro esito, erano soliti fare Lothar Matthäus e Andreas Brehme nell’Inter di Trapattoni. Al 78′ invece un triangolo tra Fabris e Urbinati mette il capitano canarino solissimo sul dischetto del rigore, ma il piattone sinistro è sbilenco.
Cornacchini in sala stampa per l’analisi del pari maturato al cospetto del Perugia
LE DICHIARAZIONI
di Paolo Gaudenzi
Non è più una semplice statistica, la tendenza di stagione che vede la Fermana granitica contro chiunque all’interno del fortino domestico ormai è una consolidata realtà.
A farne le spese, dunque, anche l’ambiziosa Perugia, che torna in Umbria con un solo punto rispetto all’ipotetico bottino pieno auspicato alla vigilia. Complice l’inferiorità numerica, i biancorossi hanno chinato il capo alla compattezza del collettivo canarino in corso d’opera, con il solito undici gialloblù lesto a riequilibrare i conti grazie al centro di Boateng.
A commentare il quarto punto maturato in pochi giorni sull’erba del “Bruno Recchioni” (primo riferimento al successo registrato sabato contro il Modena) arrivano, come da prassi, le considerazioni di mister Giovanni Cornacchini, principale protagonista del cambio di passo interno rispetto all’approccio balbettante di campionato.
«Un grosso plauso va ai ragazzi, perché giocare sabato e poi martedì, tra l’altro contro una squadra importante come il Perugia, non era di certo facile – le prime parole nel dopo gara di Cornacchini -. Un piccolo vantaggio oggettivamente lo abbiamo avuto con l’uomo in più, ma come mi ripeto i ragazzi sono stati bravi, protagonisti di una prestazione importante, per giunta con il rammarico dato dal fatto che, in fondo, potevamo anche raccogliere qualcosina di più. Stiamo facendo molto bene, la squadra ha attributi, si sacrifica e quindi i risultati alla fine si vedono. Adesso la priorità è il recupero di energie, fisiche e mentali, poi affronteremo un’altra partita tosta, vale a dire quella che ci attende sabato prossimo a Ravenna (calcio d’inizio alle 17.30)».
L’attaccante Boateng, in rete per l’1-1 del triplice fischio
Prima di gettare cuore e mente a quello che verrà, c’è l’obbligo tecnico e morale di dare spazio al bomber di giornata, Kingsley Boateng. «Il gol mi mancava da tanto, lo ammetto, e sono contento che sia arrivato contro una grande squadra, abile a metterci in difficoltà – le parole della punta -. Seguendo le indicazioni del mister abbiamo recuperato il match e conquistato un ottimo punto ai fini della salvezza».
«Avevo un compito tattico specifico – ha precisato l’attaccante -: quello di allungare la difesa avversaria per sfruttare le ripartenze. Peccato per non aver fatto rete nel primo tempo, per fortuna ci sono riuscito nella ripresa, e ne sono felice. La solidità interna? Rispecchiamo il carattere di Cornacchini, visto che siamo chiamati a cercare la salvezza abbiamo fatto sin da subito del nostro stadio un fortino inespugnabile per chiunque. Dopo le giornate di squalifica dovevo qualcosa alla squadra ed ai compagni, con l’assist di sabato e la rete odierna ho cercato di dare un contributo concreto a tutto l’ambiente, girando nel mentre la pagina personale nel migliore dei modi», il congedo di Boateng ritornando sull’espulsione subita ad Arezzo.
Fotogallery
L’esultanza di Elia
L’esultanza di Boateng
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