di Serena Murri
foto e video Simone Corazza
Montegranaro si prepara al voto. Prima le deleghe tolte al consigliere Beverati, le polemiche in maggioranza, le dimissioni del vice sindaco Endrio Ubaldi, la caduta della Giunta Mancini e il conseguente commissariamento del Comune veregrense, simbolo del distretto della calzatura. Oggi è arrivata la resa dei conti con la ricandidatura a sindaco di Ediana Mancini e quella di Endrio Ubaldi. E proprio i due candidati hanno avuto modo di confrontarsi, ieri sera, negli studi di Radio Fm1 dove, con la conduzione di Paolo Paoletti, hanno spiegato le ragioni di quanto è successo negli scorsi mesi nel corso della trasmissione Zoom, in onda tutti i giovedì dalle 18.45 alle 19.45.
Sul perché della candidatura Ediana Mancini ha esordito: «La Giunta è caduta perché dopo pochi mesi, Ubaldi ha deciso di costituire un suo gruppo all’interno della Maggioranza, creando frizioni. In piena pandemia, Ubaldi e Lucentini hanno sancito un accordo. Ubaldi ha deciso di dare la testa dell’Amministrazione Mancini per diventare il candidato sindaco della Minoranza con cui per anni si era osteggiato. É valsa pena sacrificare un’amministrazione che funzionava e un’alleanza di 6 anni, per ambizioni politiche personali e riconsegnare il paese a una destra da me sconfitta alle urne, per 2 mandati elettorali?»
Endrio Ubaldi ha parlato di «Ricostruzione fantasiosa in cui manca un solo tassello, chi ha cacciato Beverati, non è stato Endrio Ubaldi -e ha smentito il patto con Lucentini- Mi candido perché alcuni consiglieri comunali, esponenti civici e le forze del centro destra cittadino me l’hanno chiesto espressamente. Non mi candido contro nessuno, mi candido per Montegranaro, per una proposta credibile. I complotti se sono stati fatti, è perché volevano indebolire la componente civica facendo fuori Beverati e indebolendo così Ubaldi».
La Mancini ha ricordato di aver completato la Giunta: “Sulla base delle mie preferenze, a discapito del PD. Non c’era motivo di una spaccatura all’interno della Maggioranza. Ubaldi ha creato un gruppo subito dopo le elezioni”. Ubaldi ha risposto che: “Il gruppo è nato 6 mesi dopo la caduta della Giunta ” sostenendo che sin dall’inizio “c’era stato un atteggiamento ostile del Sindaco e con i civici volevamo porre un freno alla sua aggressività ma non volevamo uscire dalla Maggioranza. La spina l’ha staccata lei, mandando a casa l’assessore Beverati”.
Tre punti principali del programma. Ubaldi punta a «sensibilizzare la politica per trovare incentivi sull’area di crisi complessa. Maggiore sicurezza per Montegranaro a partire dall’aumento della polizia municipale, a dossi e passaggi pedonali visibili. La città non può prescindere dal turismo e da un discorso di piste ciclabili». La Mancini ha confermato la stessa linea amministrativa «Si prosegue sulle opere pubbliche con 10 milioni di finanziamenti, la scuola media da completare con 3 milioni e mezzo. Abbiamo messo mano alla zona industriale ferma, l’abbiamo risolto i contenziosi e ora siamo in grado di vendere i lotti in vista dell’insediamento di imprenditori. Per il sociale, bandi e gare traspareti, aumentando l’aiuto alle fasce deboli».
Tra i temi caldi quello relativo al lavoro e alle politiche giovanili Ubaldi ha accusato la Mancini di aver smantellato l’Informagiovani, lei ha ribattuto: «Non era conforme a cosa richiede oggi il mondo del lavoro. Andava rivisto». Sulla sicurezza e tutela delle periferie Ediana Mancini ha ricordato «con noi installate decine di telecamere, lavorare sempre in sinergia con Forze dell’ordine e Prefetto». Endrio Ubaldi vuole «proseguire a lavorare sulla sicurezza, fino a raggiungere 100 telecamere».
Conclusione con l’appello al voto. Ubaldi ha esortato a votare non il singolo ma la squadra e un progetto tra tradizione e futuro. Mancini ha ribadito «votate la lealtà e la coerenza di un sindaco scelto due volte dai cittadini e un progetto lineare».
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