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Sanità, fumata nera in prefettura. Rsu: «Asur e Regione assenti, passiamo alle iniziative pubbliche»

FERMO - «Abbiamo dovuto constatare che ancora una volta sia Asur sia la Regione si sono sottratti all'incombenza di essere presenti in un luogo istituzionale in cui potevano essere discussi, affrontati ed eventualmente risolti problemi ormai non più rinviabili nelle soluzioni, che colpiscono sia il personale del comparto della sanità sia i cittadini della provincia di Fermo»

Si è tenuto oggi pomeriggio in prefettura l’incontro per il tentativo di raffreddamento del conflitto a seguito della programmazione da parte della Rsu dello stato di agitazione del personale del comparto dell’Area Vasta 4.

«Con grande disappunto – tuonano i componenti della Rsu – abbiamo dovuto constatare che ancora una volta sia Asur sia la Regione si sono sottratti all’incombenza di essere presenti in un luogo istituzionale in cui potevano essere discussi, affrontati ed eventualmente risolti problemi ormai non più rinviabili nelle soluzioni, che colpiscono sia il personale del comparto della sanità sia i cittadini della provincia di Fermo. Il direttore dell’Asur ha delegato il direttore di Area Vasta 4 a rappresentarlo ma chiaramente senza avere alcun potere decisionale rispetto alle problematiche sollevate dalla Rsu».
Nello specifico, le Rsu punta l’indice sulla «gravissima carenza di personale che ormai è arrivata a numeri molto importanti e che rende impossibile la garanzia di un assistenza qualitativamente accettabile in molti dei servizi e dei reparti, la certezza del rinnovo dei tempi determinati in scadenza il 31 dicembre o quantomeno l’immediata sostituzione di pari unità con nuove assunzioni, e un contingente straordinario di assunzioni da mettere subito in atto (infermieri, Oss, Tecnici Sanitari e della Prevenzione) per colmare il gap esistente in AV4 nel rapporto tra operatori e residenti che rispetto ad altre Aree Vaste vicine raggiunge addirittura il doppio. Uno per tutti l’esempio e la differenza tra il rapporto numerico esistente tra dipendenti e residenti nell’Area Vasta 4 che per gli infermieri è pari a 1 infermiere ogni 267 residenti a Fermo mentre, ad esempio, nell’Area Vasta 5 è un infermiere ogni 211 residenti. Oppure ancora più eclatante, il rapporto tra il numero degli operatori socio sanitari ed i residenti che nel fermano è pari a 1 Oss ogni 1.211 residenti mentre in area vasta5 è pari a un operatore ogni 770 residenti» e anche «la certezza del mantenimento dei fondi contrattuali così come sono e di nessuna decurtazione del salario accessorio dei dipendenti. È in atto infatti un tentativo, distorto nella rappresentazione, che farebbe pensare a Fondi contrattuali migliori dell’Area vasta 4 rispetto ad altre Aree vaste quando invece questo è il risultato della mancata assunzione dei dipendenti che in Area Vasta 4 raggiunge la percentuale del 20%. Il livellamento che taluni vorrebbero sarebbe l’ennesima vessazione rispetto al personale nell’Area Vasta 4 che solo nel 2022 per quanto riguarda ad esempio gli infermieri, ha dovuto fare fronte a 120.000 ore di assistenza in meno per carenza di personale».
Dunque alla luce di quanto emerso la Rsu non può che essere «insoddisfatta del tentativo e seppur ringrazia il viceprefetto di Fermo per la disponibilità, la correttezza e la solerzia nel convocare le parti, annuncia altresì iniziative che nei prossimi giorni saranno illustrate in un’apposita conferenza stampa che la Rsu terrà l’11 novembre in cui verranno definite ed illustrate le iniziative pubbliche che i rappresentanti sindacali intendono mettere in atto per tutelare la dignità e la professionalità degli operatori ma anche la dignità dei malati dei cittadini della provincia di Fermo».



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