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Tempi d’attesa chirurgia oncologica, nelle Marche vanno ridotti

L'INTERVENTO di Claudio Maria Maffei - I dati Agenas evidenziano la necessità di una rivisitazione della rete ospedaliera e di quella oncologica che non può aspettare i tempi lunghi e incerti del nuovo Piano sociosanitario. Il rischio altrimenti è che i cittadini marchigiani siano costretti a recarsi fuori regione come già sta avvenendo

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Rispetto dei tempi di attesa per gli interventi di chirurgia oncologica in Italia nel 2021

di Claudio Maria Maffei*

L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), organo tecnico del ministero della Salute, ha appena reso noti alcuni dati utili per capire la durata della lista di attesa per la chirurgia maggiore. Esiste infatti un elenco di trattamenti chirurgici o invasici definiti di classe A per i quali si dà mandato alle Regioni di garantire l’intervento entro trenta giorni.

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Variazione dei tempi di attesa per gli interventi per tumore maligno in Italia tra 2019 e 2021 (Fonte: Quotidiano Sanità e Agenas)

Questo elenco comprende gli interventi per i seguenti tumori maligni: mammella, prostata, colon, retto, utero, melanoma, tiroide e polmone. Sui dati dell’Agenzia Quotidiano Sanità ha fatto alcune elaborazioni utili per confrontare la situazione della chirurgia oncologica delle Marche rispetto a quella delle altre Regioni. Nella Tabella 1 sono riportati i dati 2021 sul rispetto dei tempi di attesa per i tumori maligni separatamente per le strutture pubbliche e private. Nelle strutture pubbliche il 67% dei pazienti effettua un intervento entro 30 giorni dalla prenotazione, contro il 93% di quelli che vengono operati nelle strutture private che però gestiscono la parte meno consistente della casistica. Sempre su Quotidiano Sanità viene riportato il grafico elaborato dall’Agenas (vedi Figura) sulla variazione tra il 2021 e il 2019 del rispetto dei tempi di attesa. Le Marche hanno avuto un lieve peggioramento del 2,2%.

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Fuga e attrazione per la chirurgia dei tumori nelle Marche nel 2021 (Fonte: Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali)

Questi dati evidenziano la necessità di una rivisitazione della rete ospedaliera e della rete oncologica delle Marche che non può aspettare i tempi lunghi e incerti del nuovo Piano Sociosanitario. Il rischio altrimenti è che i cittadini marchigiani siano costretti a recarsi fuori Regione come già sta avvenendo. I dati della Tabella 2 prodotta dall’Agenas evidenziano come circa 1.000 pazienti (il 15,72% del totale dei pazienti marchigiani che ha fatto nel 2021 un intervento di chirurgia oncologica) si siano rivolti a strutture fuori regione, un dato solo parzialmente compensato dai circa 450 pazienti che sono venuti da fuori nelle Marche.

*Medico e dirigente sanitario in pensione



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