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Giornata della Memoria: scuole protagoniste all’ex Conceria

FERMO - Letti testi tratti da libri. Cartelloni e lettere. I bambini hanno anche visitato la struttura che è stato nella storia anche un campo di prigionia

Sono parole e presenze emozionanti e toccanti quelle testimoniate dalle voci e dagli sguardi dei bambini e dei giovani delle scuole, questa mattina, all’ex Conceria di Molini Girola per la Giornata della Memoria.

E’ uno spazio immenso quello che ha ospitato la ex fabbrica Sacomar che, dopo essere stato un linificio e prima di diventare una conceria di pelli del distretto calzaturiero, è stato il PG70, un campo di prigionia. Un luogo simbolico che assume un significato importante per questo 27 gennaio.

Ad aprire la visita all’area sono stati gli alunni della scuola secondaria di Sant’Elpidio a Mare con i loro docenti e l’assessore alla cultura Michela Romagnoli. Una giornata come questa nel segno della conoscenza del territorio, delle testimonianze e delle tracce che la storia ha lasciato nell’ex Conceria e che viene messo a disposizione di tutti.

Quindi sono arrivate 6 classi (2 classi terze, 2 quarte e 2 quinte) del plesso di Molini che afferisce all’Isc Da Vinci-Ungaretti con le loro maestre e la dirigente Maria Teresa Barisio.

Tutti accolti dal sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, dall’assessore alla cultura Micol Lanzidei e dal consigliere comunale Nicola Pascucci, delegato alle aree dismesse.

Sotto all’arco dell’ingresso i bambini hanno declamato brani estratti da un libro dal titolo “La città che sussurrò”, la storia di come un intero villaggio danese, guidato da una bambina, ha salvato gli ebrei dai nazisti. E poi gli alunni hanno scritto ai governanti del mondo inviando loro lettere di appello ad impegnarsi per la pace. E ancora alunni con un grande cartellone colorato con su scritto “noi siamo liberi di…”. E già prima il sindaco aveva ringraziato alunni, docenti e dirigente per questa partecipazione, ricordando loro «l’importanza di fare memoria della storia» e rimarcando quanto accaduto nell’ex Conceria quand’è stato un campo di prigionia. Il primo cittadino ha ricordato che «l’area sarà a breve oggetto di trasformazione con servizi per l’intera città, fra cui un teatro», ricordando che ci saranno spazi e luoghi dedicati alla memoria. I piccoli alunni, che hanno dimostrato grazie al lavoro con le loro docenti di conoscere la storia della Conceria e del loro quartiere, hanno anche donato al sindaco dei fiori per questo luogo simbolico. Alunni salutati anche dall’assessore Lanzidei che si è complimentata per la loro preparazione e che ha sottolineato come «questa Giornata sia stata istituzionalizzata proprio perché quanto accaduto non si ripeta più». Anche la dirigente Barisio ha evidenziato «l’importanza della memoria, della storia che va assolutamente tramandata e conosciuta».

A coordinare l’iniziativa il consigliere comunale con delega alle aree dismesse Nicola Pascucci, da sempre «attento a preservare con progetti ed eventi la storia e – aggiungono dall’ente – la conoscenza di questo luogo, che ha accompagnato gli alunni anche nelle stanze all’interno dello stabile, all’ingresso, dove ha raccontato loro, grazie anche a foto e immagini, esposte il campo di prigionia PG70. Testimonianze raccontate anche da Simona Corvaro, storica e dal rappresentante di Escape Lines Ian MC Carthy».

Presenti anche la vicepresidente Anpi di Fermo Valeria Sansolini, i consiglieri comunali Massimo Tramannoni, che dal 2015 ha curato con Nicola Pascucci la conoscenza storica di questo luogo con diverse iniziative, Lucia Perticari, Renzo Interlenghi, Fabio Ragonese dell’Ufficio Progetti Speciali del Comune, il parroco don Luciano Montelpare ed i rappresentanti delle varie associazioni, della Contrada, del Centro Sociale, dell’Isrt, della Fattoria Montepacini.


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