Massa Fermana, il sindaco Caraceni rompe gli indugi: «Mi ricandido»

ELEZIONI - A due mesi dalle elezioni amministrative, l'attuale primo cittadino massetano conferma l'intenzione di scendere nuovamente in campo. Portare a termine i progetti già in essere e vincere la sfida allo spopolamento, tra gli obiettivi dell'attuale sindaco.

4 Aprile 2024 - Ore 17:03

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La passione per la politica e per il suo territorio, quello «da difendere e traghettare nel futuro», ecco cosa spinge Gilberto Caraceni ad andare avanti e candidarsi nuovamente al ruolo di sindaco nella sua Massa Fermana.
A due mesi dal voto, stanno iniziando le manovre nei vari Comuni del Fermano chiamati alle urne, allo stesso tempo però c’è già chi ha rotto gli indugi e ufficializzato la sua candidatura. Uno di questi è proprio Caraceni, che proverà ad ottenere il quinto mandato dai suoi concittadini, il terzo consecutivo dopo aver già amministrato una prima volta dal 1995 al 2004. Oltre a portare a termine i progetti già in essere.

«Non mi candido per la poltrona, ma per continuare ad essere il sindaco di tutti i massetani. Vorrei continuare ad essere d’aiuto ai miei cittadini, soprattutto ai più fragili. Nel nostro paese la percentuale di anziani è sempre più elevata e bisogna dare loro aiuto ed assistenza – confessa Caraceni – allo stesso tempo però c’è bisogno di ringiovanire il tessuto sociale ed evitare che un borgo come il nostro si spopoli. Per farlo non basta solo ristrutturare le abitazioni e renderle più belle, ma c’è bisogno che queste vengano abitate. La sfida è quella di provare a fermare lo spopolamento, dando risposte concrete alle esigenze delle giovani coppie, permettendo loro di poter vivere nei nostri piccoli borghi, senza le incertezze che caratterizzano le nuove generazioni. Dobbiamo provare a far restare qui le giovani menti, che possono così creare un futuro migliore non solo per Massa Fermana, ma per tutto il territorio. In questo senso, bisogna smettere di pensare ognuno al proprio orticello, ma serve fare rete con gli altri comuni e tutti gli enti locali, dalla Provincia alla Regione».