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Sohaib Teima chiede l’estradizione ai magistrati francesi: «Voglio provare la mia innocenza»

FERMO - Il 2 maggio la sentenza della Corte d'Appello. Il procuratore chiede ai giudici di concedere l'estradizione ma dopo l'udienza del 3 maggio dove Teima dovrà rispondere di violenza domestica

Sohaib Teima in una immagine del 2017 tratta dal suo profilo Instagram (Ansa)

Il 21enne fermano accusato di aver ucciso l’ex compagna Auriane Nathalie Laisne a La Salle, ha chiesto davanti alla Corte d’appello francese di essere estradato. Ieri l’udienza alla Chambre d’instruction al tribunale di Grenoble in cui Sohaib Teima ha espresso la volontà di essere processato in Italia. La sentenza verrà pronunciata il 2 maggio, ovvero alla vigilia dell’altro processo che lo vede coinvolto. Infatti il giovane il 3 maggio è chiamato a rispondere di presunte violenze domestiche, a seguito della denuncia formulata proprio dalla lionese Auriane Nathalie Laisne.

Considerato il quadro, il procuratore ha chiesto ai giudici di concedere l’estradizione ma a seguito dell’udienza del 3 maggio. L’avvocato difensore, Julien Paris, ha chiesto per il suo assistito gli arresti domiciliari da trascorrere in casa di una zia a Lione. Oltre all’accusa di omicidio, su Teima grava anche quella per non aver rispettato il divieto di avvicinamento a seguito della denuncia della sua ex compagna per maltrattamenti fisici e verbali. Secondo indiscrezioni, il ragazzo avrebbe viaggiato con lei fino alla Valle D’Aosta in quanto Laisne l’avrebbe rassicurato di aver ritirato la denuncia a suo carico. Insomma, una vicenda ancora tutta da ricostruire, tante sono i vuoti e le lacune, tanti sono gli interrogativi a cui Teima vorrà dare una propria versione in Italia, dove è assistito dagli avvocati Igor Giostra e Lucia Lupi.

Alessandro Luzi

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