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Tutto pronto per Sciò la Pica. Marziali: «Rievocazione con un’impronta verso il futuro» (Videointervista)

MONTERUBBIANO - Si parte sabato 18 maggio. L'evento proseguirà domenica 19 per arrivare a martedì 21 maggio. Ecco il programma
Ai microfoni di radio Fm1 il direttivo dell'Armata di Pentecoste di Monterubbiano

Da sx Nicola Seri, Fabio Cartacci, Meri Marziali, Silvia Moreschini

Come ogni anno, nel mese di maggio, a Monterubbiano si rivivranno dei riti antichissimi. È un momento attesissimo da tutta la comunità, dedicato alla celebrazione del passato del Comune: si tratta della rievocazione Sciò la Pica. Quest’anno l’appuntamento è per il 18, 19 e 21 maggio. Per parlarne in modo approfondito sono stati intervistati a Radio Fm1 da Alessandro Luzi, la sindaca di Monterubbiano Meri Marziali, Silvia Moreschini del direttivo dell’Armata di Pentecoste, il cerimoniere della manifestazione, Nicola Seri, e il vicepresidente dell’Armata di Pentecoste Fabio Cartacci. «Il prossimo fine settimana si terrà la 59esima edizione dell’Armata della Pentecoste – ha esordito la sindaca -. Non posso non partire dai ringraziamenti perché dietro le figure apicali c’è sempre il lavoro di un gruppo e le tradizioni si irradiano grazie all’impegno. Abbiamo cominciato, come ogni anno, ad organizzare l’evento in autunno con l’obiettivo di dare un’unione ancora più stretta tra la principale festa del paese e il Comune. Noi siamo contenti perché a Monterubbiano c’è un importante ricambio generazionale che dobbiamo valorizzare in un’impronta verso il futuro».

E come tutte le grandi rievocazioni storiche, anche quella di Monterubbiano affonda le proprie radici su un retroterra storico di grande fascino: «Ci basiamo – ha spiegato Nicola Seri – su fonti storiche, fonti scritte, che nel nostro caso sono l’undicesima rubrica dei Libri Statutari di Monterubbiano rinnovati nel 1538, tenendo in forte considerazione i precedenti del XIV secolo. Nella festa sacro e profano si uniscono: da un lato, infatti, c’è la storia dei Guazzarò sabini giunti nel Comune seguendo il volo di un picchio, dall’altro il ricordo della liberazione del tiranno avvenuta, come la tradizione vuole, sotto il segno di Santa Maria del Soccorso».

Come accade ogni anno c’è un ricco programma per accogliere i partecipanti. Di questo aspetto, nel corso dell’incontro, ha parlato più dettagliatamente Fabio Cartacci: «Ci cominciamo a preparare materialmente già ad ottobre. Si parte con la scuola dei musici e degli sbandieratori, istituita qualche anno fa ma già in grado di richiamare la partecipazione di tanti ragazzi. Il 18 maggio ci saranno, alle 16:30, le prove ufficiali della Giostra dell’Anello e, alle 17:30, la lettura del Bando della Festa dell’Armata di Pentecoste lungo le vie del paese. Il 19 maggio, invece, si terrà l’attesissimo Corteo storico dell’Armata di Pentecoste, seguito dal Rito tradizionale di Sciò la Pica, e, nel pomeriggio, la Giostra dell’Anello, momento in cui gareggeranno i cavalieri rappresentanti le quattro corporazioni. La giornata del 21, infine, sarà dedicata ai Pranzi delle corporazioni, ai Baccanali e ai giochi popolari. La grande novità di questo palinsesto, tuttavia, è lo spettacolo “De pica in frasca” che narra la storia del comune di Monterubbiano».

La giostra, tuttavia, come ricordato dalla Moreschini, sarà il vero momento clou: «Parteciperanno quattro cavalieri di assoluto livello, già gareggianti in quintane come Foligno, Ascoli e Servigliano per citarne alcune. Ci battiamo, come ogni anno, per garantire la sicurezza di tutti, cavalieri ed equini. Non si tratta di un palio, quindi ognuno porta il proprio cavallo e il cavaliere che, oltre a percorrere il tracciato nel minor tempo possibile, devono centrare anelli che, di tornata in tornata, diventano sempre più piccoli».


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