di Alessandro Giacopetti
Firmato il protocollo d’intesa sulle politiche di Bilancio per l’anno 2017 tra amministrazione Comunale di Fermo e le segreterie territoriali di CGIL, CISL, UIL e SPI, FNP, UILP.
La premessa è rappresentata dal perdurare dei riflessi sul mercato del lavoro della crisi economica-produttiva; dalla necessità di difendere i livelli occupazionali. Per questo Amministrazione comunale e sindacati hanno messo nero su bianco le scelte prioritarie relative a politiche sociali, fiscali e tariffarie; lavoro e sostegno alle situazioni di difficoltà economica.
Secondo Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo, “l’accordo è stato raggiunto grazie al dialogo costante tra le parti su tanti temi, il clima positivo e la fiducia reciproca che si sono venuti a creare. Importante anche l’impegno dell’assessore al Bilancio, Savino Febi”. Lo stesso assessore secondo cui “l’accordo è in linea con quelli degli anni passati, ribadendo l’impegno ad agire verso le fasce deboli della popolazione”.
Tra le scelte operate ci sono: la rotazione periodica dei dirigenti degli uffici comunali; l’istituzione di un fondo straordinario anticrisi (90 mila euro) gestito dai Servizi Sociali del Comune e destinato contrastare casi di nuova povertà, e sostenere inoccupati, disoccupati e pensionati a basso reddito; l’adeguamento all’Isee lineare e attualizzato per quanto riguarda il tariffario dei servizi che non subirà aumenti: tra questi ci sono il servizio Asilo Nido e Mensa.
“Abbiamo confermato l’esenzione dell’addizionale Irpef per i redditi fino a 8500 euro – ha proseguito l’assessore Febi – alle famiglie con studenti universitari fuori sede verrà detratto il componente familiare fuori sede dalla tariffa Tari. Completa esenzione della Tari per le circa 25 famiglie che vivono nei pressi della discarica. Inseriti in bilancio 15 mila euro per riconfermare il fondo Tari destinato alle famiglie in difficoltà. Abbiamo voluto anche un bando per istituire il baratto amministrativo che sarà approvato a breve con lo stanziamento di 15 mila euro”.
Maurizio Di Cosmo, in rappresentanza della CGIL ha parlato di “rispondenza delle politiche di bilancio alle necessità del sociale. Si fa pagare di più a chi ha redditi alti e meno ai redditi bassi. Inserito il tema delle ludopatie che sono in espansione. C’è una condivisione sulla gestione degli appalti anticipando quanto contenuto nel nuovo codice e condividendo la scelta di una corretta gestione degli appalti nel rispetto del contratto nazionale, sia per quanto riguarda i costi, che le limitazioni al subappalto e la responsabilità in solido per l’ente/impresa appaltante”. Verranno escluse le imprese non in regola con le norme sul lavoro; eliminazione del concetto di massimo ribasso salvo casi eccezionali con l’inserimento di criteri riferiti alla qualità del servizio; divieto di subappalto.
Alfonso Cifani della CISL: “è stato confermato l’impianto dell’accordo dell’anno scorso, risaltando i punti relativi al sociale, all’interno di un clima positivo caratterizzato dalla volontà di discutere. Nel lungo periodo – ha aggiunto Cifani – la fusione tra Comuni sarà la soluzione per ottimizzare l’offerta dei servizi ai cittadini, per razionalizzare le spese e trovare fondi da destinare a pensionati e meno abbienti”. Discorso ripreso da Francesco Fabiani, dei Pensionati UIL, secondo cui “il futuro è l’unione dei Comuni perché così arriveranno più fondi”.
Lanfranco Rocco, FNP CISL, ha aggiunto che “l’accordo ricalca quello dell’anno scorso, anche se dall’amministrazione della Città di Fermo ci aspettavamo qualcosa di più sia sul fondo per le Politiche Sociali che sulle agevolazioni per la Tari. Bene l’esenzione Irpef per i redditi inferiori a 8500 euro”.
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