di redazione CF
Prima quell’inquietante boato che ha squarciato la notte del rione santa Caterina. Poi, subito dopo, il bagliore delle fiamme. E dopo pochi istanti un secondo fragoroso scoppio. Questa notte i residenti in contrada Maddalena sono stati tirati giù dal letto per due esplosioni in rapida successione. E pochi istanti dopo la loro attenzione è stata richiamata dai lampeggianti dei mezzi dei vigili del fuoco e della polizia. Tutti radunati in contrada Maddalena per due auto, una Citroen C3 e una Citroen Saxò, andate a fuoco nel bel mezzo della notte. Incendio doloso? Difficile dirlo per il momento. Pompieri e agenti del commissariato non escludono alcuna ipotesi. Fatto sta che quelle due auto parcheggiate lungo il viale di una casa di campagna sono andate a fuoco. E le fiamme hanno provocato anche uno scoppio, probabilmente del serbatoio di una delle due vetture. I vigili del fuoco, arrivati sul posto, hanno provveduto a domare le fiamme mentre i poliziotti si sono subito messi al lavoro per cercare di risalire alla natura del duplice rogo che, tra le fiamme levatesi dai veicoli e quel boato causato dallo scoppio, hanno spezzato il torpore della notte a santa Caterina.
Stando a una prima ricostruzione dell’accaduto, i proprietari delle auto parcheggiate sotto il loro casolare, erano in casa quando è divampato l’incendio che ha carbonizzato i due veicoli. Padre, madre e figlio. Il primo sotto la doccia, la donna in cucina e il ragazzo a riposare. Poi, all’improvviso il boato provenire dal cortile. Con la prima auto a esplodere e i pezzi della carrozzeria a schizzare come razzi da tutte le parti. I tre, terrorizzati, hanno cercato di fuggire dalla parte opposta della casa, dove hanno un terrazzo recintato. E proprio mentre stavano cercando di mettersi in salvo (anche perché hanno nel casolare anche una bombola di gas), è arrivato il secondo scoppio. Immediato l’sos a vigili del fuoco e polizia. E, dopo le operazioni di spegnimento delle due auto, ridotte a un ammasso di lamiere, con il fuoco che ha annerito la facciata del casolare, sono subito partite le indagini per cercare di ricostruire l’accaduto. Per i tecnici, infatti, si tratta di un incendio a dir poco anomalo: molto violento, veloce e, soprattutto, partito da un’auto, la C3, a gasolio. Tutti elementi che rafforzano l’ipotesi del dolo.
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