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Il portiere Valentini per una
Fermana tra passato e futuro

SERIE D - L'approdo in canarino in punta di piedi, poi lo sfavillante cammino in crescendo sino alla vittoria del campionato. Nei programmi del giovane numero, nella pausa del presente, un legittimo pensiero rivolto alla Lega Pro

Il portiere canarino Mattia Valentini

FERMO – L’ultimo protagonista delle interviste settimanali in casa gialloblù è in realtà colui che per tutta la stagione è sceso in campo con la casacca con il numero uno dietro le spalle.

Mattia Valentini, portiere diciottenne originario di Cattolica, alto oltre un metro e novanta, è stato una delle più belle sorprese della stagione canarina.

Arrivato in estate insieme al pari età Polverino, dopo essersi accomodato in panchina all’esordio in Tim Cup a luglio a Cremona, in virtù della maggiore esperienza del compagno, si è poi guadagnato i gradi di titolare in agosto al Recchioni quando, nell’amichevole al cospetto del Venezia di mister Filippo Inzaghi, sfoderó una convincente prestazione ed una serenità da veterano.

Un percorso in crescendo, quello di Valentini, cresciuto nel Settore Giovanile del Rimini e poi andato in prestito per due stagioni prima nell’Under 19 del Cesena e poi alla Beretti del Santarcangelo, dove l’occhio attento del dg Conti lo ha scovato, credendo nelle sue qualità.

Cresciuto tantissimo grazie alla fiducia di mister Flavio Destro e agli insegnamenti tecnici e soprattutto mentali impartiti quotidianamente dal preparatore dei portieri Ramundo, nessuno poteva aspettarsi una sua excalation così positiva, con una straordinaria continuità di rendimento.

“Avevo una grandissima voglia di mettermi in gioco, rifarmi e migliorarmi dopo aver giocato poco nelle scorse stagioni  – confessa Valentini, arrivato con idee chiarissime e grandi motivazioni -. Speravo di poter vivere un campionato importante, ma di certo siamo andati oltre le più rosee previsioni”.

“Da quando sono arrivato, mi sono messo totalmente a disposizione della società, dando il massimo in ogni allenamento e cercando con la massima umiltà di trovare la giusta concentrazione per affrontare al meglio una vetrina tanto prestigiosa e le responsabilità che ne sarebbero conseguite -ha proseguito -. In estate io e Polverino sapevamo di partire alla pari e che, con la massima lealtà, l’occasione giusta sarebbe arrivata per ognuno dei due”.

Grazie ai suoi bellissimi interventi e ai pochissimi errori la Fermana si è aggiudicata con oltre un mese di anticipo il campionato di Serie D girone F, guadagnandosi il professionismo.

Valentini è rimasto sempre sereno anche nelle gare più difficili, e per il futuro, dopo un po’ di meritato riposo, circondato dall’affetto della sua famiglia che per tutto l’anno lo ha sempre seguito in ogni impegno ufficiale, non nega di aver fatto un pensierino alla Lega Pro.

“Sarebbe bello poter continuare a vivere questo sogno con la maglia gialloblù e in una piazza importante come Fermo. Qui ho sentito una grande fiducia e un immenso affetto. Porterò sempre nel cuore il ricordo delle partite con Matelica e Vis Pesaro, con una cornice di pubblico straordinaria e una grande gioia nel finale – ha concluso il portiere -, cosi come non dimenticherò facilmente il colpo di reni sulla conclusione ravvicinata di Olcese, la parata su Barbosa a Civitanova da cui scaturì poi la rete del nostro vantaggio ed il rigore parato a Falomi a Pesaro. Piccole ma importanti tappe del nostro straordinario cammino. Per il futuro cercherò di fare tesoro dei miei sbagli e delle incertezze, e soprattutto di migliorare con i piedi che non sono di certo il mio forte. Degli avversari di categoria superiore non ho paura: con il giusto impegno ed una forte motivazione sono sicuro che si può fare tutto”.

 


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