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‘Bonifica a spese nostre, zero infrastrutture
e solo tanta burocrazia’
:
l’Adriatica contro la latitanza del pubblico

FERMO - Dall'ingegner Buzzelli ringraziamenti soltanto per l'Amministrazione comunale e per i promotori del progetto Oltreconceria

di Andrea Braconi

Una mattinata per fare il punto sul progetto Oltreconceria (leggi qui), ma anche per togliersi dalle scarpe qualche sassolino diventato negli anni piuttosto pesante da sopportare. Il tutto partendo da una domanda: perché l’Adriatica Costruzioni Spa fa una cosa di questo genere, sostenendo un’iniziativa di questo tipo?

“Noi veniamo da una storia legata alle riqualificazioni industriali tra Marche e Abruzzo – spiega l’ingegner Beniamino Buzzelli, affiancato da Gino Novelli – e da ognuna di queste è nata una cosa nuova. Questo di Fermo, invece, è l’unico esempio per il quale pensavamo a qualcosa di diverso, ad andare oltre i mattoni e dare un senso a quello che c’era qui”.

Troppe, però, per Buzzelli le problematiche finora incontrate. “Intanto la crisi del mondo immobiliare che ci ha tarpato le ali. Ma soprattutto, anche se non abbiamo mai fatto opere pubbliche, pensavamo che la struttura pubblica ci aiutasse non nell’iniziativa ma in tutte le cose a contorno, che sono state pari a zero: non ci è stato dato un centesimo per la bonifica, fatta tutta con fondi propri, mentre altre imprese di questo territorio hanno avuto vagonate di soldi”.

E poi le infrastrutture, rimaste soltanto vaghe promesse o al massimo progetti chiusi in qualche cassetto. “Quando anni fa parlavamo di portare il mare al Fermo significava realizzare quella bretella lungo il Tenna. E significa anche fare l’attraversamento dello stesso fiume, da Campiglione verso il quartiere della conceria. Si tratta di una ponte di soli 100 metri (e se si va a guardare esistono ancora le parti di quello vecchio) che, non esistendo, costringe i cittadini a fare 3 chilometri per raggiungere la parte opposta. Finora cosa è stato fatto? Zero”.

Ma quello che a Buzzelli proprio non va giù è la latitanza sulla proposta della cassa edile, utilizzando un pezzo di conceria “come cantiere per una scuola fondamentale per insegnare il mestiere ai ragazzi”.

“Abbiamo gli spazi adatti, persone disponibili ad insegnare e competenze nella ristrutturazione, ad esempio per quanto riguarda il terremoto, che però senza una formazione costante vanno a perdersi. Con la cassa edile, invece, avremmo potuto lavorare su questo. Ma qualcuno si mette sempre in mezzo e non si fa mai nulla, c’è sempre un ostacolo. E l’idea finisce per perdersi nei meandri della burocrazia”.

Delusioni continue, insomma, che avevano fatto arrivare la proprietà alla conclusione di un’operazione fallimentare. Fino alla svolta chiamata Oltreconceria. “Abbiamo incontrato dei giovani con un entusiasmo incredibile, le uniche persone che ci fanno pensare che può esistere un’altra cosa. E l’unica possibilità per risorgere è ripartire dal lavoro. D’altronde, qui il commerciale è dall’altra parte, il fashion è altrove e il residenziale c’è già. Ecco perché abbiamo accettato questa sfida, siamo pazzi, forse sì, ma vogliamo continuarla e dare sempre più a questo nostro investimento una forte componente sociale”.

Le ultime parole Buzzielli le spende però per l’Amministrazione comunale in carica, guidata da Paolo Calcinaro e qui rappresentata dai consiglieri Nicola Pascucci e Massimo Tramannoni.

“Devo però dire che rispetto ad altre realtà qui a Fermo siamo in Svizzera – rimarca l’ingegnere -. Questa Amministrazione ci ha ascoltato e ha fatto tutto ciò che era possibile. Ma per quanto riguarda quegli ostacoli di cui parlavo siamo di fronte a qualcosa sopra questo sistema”.

Un assist subito raccolto dai due consiglieri, con Pascucci che ribadisce il lavoro fatto per la prossima realizzazione di una rotonda all’incrocio d’ingresso al quartiere e l’interessamento dell’Amministrazione per studiare una soluzione fattiva per un ponte che unisca i due quartieri.

“Occorre connettere le due realtà – conclude l’ingegner Novelli – e non solo decongestionare il traffico. Le nostre proposte, infatti, si focalizzano su un passaggio ciclo pedonale”.


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