Camera di Commercio unica? Chiusa dunque quella di Fermo? Per Cgil e Cisl “uno scippo al Fermano”. Ma l’assessore regionale Cesetti e il consigliere regionale Giacinti non ci stanno. E la loro replica non si fa attendere: “Le pretestuose e fuorvianti dichiarazioni dei segretari della Cgil e Cisl Di Cosmo e Cifani (leggi l’articolo) ci costringono a ritornare sull’ormai stucchevole polemica generata dalla riforma delle Camere di Commercio per ricordare che è falso accreditare l’idea dello ‘scippo’ e/o ‘depauperamento’ del territorio fermano all’esito di una riforma che ha interessato tutte le Camere di Commercio italiane.
Questa riforma, infatti, garantisce pienamente i servizi alle imprese attraverso il mantenimento degli Uffici periferici provinciali che verranno anch’essi riorganizzati e potenziati perché, contrariamente a quanto dai suddetti affermato, nessuna struttura verrà tolta.
Ovviamente la procedura di unificazione degli Enti camerali regionali in un’unica Camera di Commercio, su base regionale, avrà come conseguenza l’attribuzione di competenze in capo ad un unico Consiglio, Presidente, Collegio dei Revisori e Segretario Generale. E questo è un bene perché comporterà un consistente risparmio di risorse che potrà e dovrà essere destinato al citato potenziamento degli uffici.
Ed è evidente che in detti organismi complessivamente intesi dovranno essere garantite le rappresentanze territoriali su base provinciale.
In definitiva, il modello di un’unica Camera di Commercio e quattro sedi periferiche, ciascuna ubicata nel capoluogo di Provincia, ci è sembrato, e ci sembra ancora oggi dopo la tragedia del terremoto, quello più rispondente ad una visione, ad una politica, e ad una strategia unitaria che si realizzi attraverso le sedi periferiche tutte con pari dignità. Ed il Consiglio Regionale, con 25 voti favorevoli, 4 astenuti e nessun contrario, ha condiviso.
Una pari dignità che non sarebbe stata garantita da una Camera di Commercio “Marche Sud” la cui sede, è noto, non sarebbe stata Fermo.
Siamo stati sempre convinti, e lo abbiamo manifestato più volte, uno con il grado di presidente della Provincia di Fermo, l’altro come sindaco di Monte Urano, che il modello organizzativo o è provinciale o è regionale (si ricorderanno le nostre prese di posizione sulle Prefetture) e non c’è spazio per confuse “terre di mezzo” perché solo così si salvaguarda l’identità di tutti i territori, ed in particolare del Fermano, la cui conquistata autonomia è troppo giovane per essere inglobata in una ipotetica “Marche Sud”, peraltro neanche da altri voluta.
In definitiva ci sentiamo sicuri di aver contribuito a costruire il percorso più utile per l’intera Regione e non dimentichiamo che agli elettori che ci hanno dato fiducia in quella stagione avevamo promesso che saremmo stati attuatori di un cambiamento da più parti invocato. Lo stiamo facendo, con orgoglio e determinazione, in più direzioni”.
Camera di Commercio, Sindacati furiosi: “Grazie a Cesetti e Giacinti un altro scippo al Fermano”
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