Il Comune di Porto San Giorgio
Di Sandro Renzi
Neanche il Loira bis e il buon risultato che i dem hanno ottenuto alle comunali nel 2017 frenano l’avanzata dei Cinque Stelle a Porto San Giorgio. Primo partito, esattamente come nel 2013 quando alla Camera si attestò al 30,95% e al Senato al 29,07% delle preferenze. Crescono i pentastellati in questa tornata elettorale di qualche punto percentuale: 3004 voti che consentono al movimento di superare la soglia del 30% arrivando così al 32,45%. Dietro il Pd, che nonostante l’evidente crollo, si ferma al 20,04% alla Camera. La coalizione di centrosinistra non regge neanche l’exploit del centrodestra e soprattutto della Lega. 23,02% per i quattro partiti che appoggiavano la candidatura di Paolo Petrini (Pd) a fronte del 35,14% conquistato dal centrodestra dove netto è il divario tra i voti di coalizione e quelli al solo candidato, Giuseppe Cognigni (18,71%). Ed anche qui il carroccio sbaraglia tutti passando addirittura dallo 0.36% di cinque anni fa al 18,22% di voti, lasciando sul terreno Forza Italia all’11,70%. Supera la fatidica soglia del 3%, seppur di misura, Liberi e Uguali. Al Senato si replica. Cinque Stelle avanti al 32,03% dei voti, seguiti dal Pd (20,35%), Lega (18,14%) e Fi (11,75%). Quest’ultima perde circa 10 punti percentuali rispetto alle passate elezioni, complici sicuramente l’onda lunga di quanto avvenuto nel Paese ma anche gli screzi che hanno animato al suo interno il partito fino a pochi mese fa in città. Buona prestazione anche per Fratelli d’Italia che raggiunge il 5,15% al Senato e Leu che si affaccia ad un 4,44% di voti, sempre al Senato. Casapound che a Porto San Giorgio si era data da fare organizzando presidi contro l’accattonaggio e la microcriminalità non va oltre 1,22% al Senato e l’1,13% alla Camera.
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