di Paolo Paoletti
A poche decine di metri dall’ingresso della prefettura, in concomitanza con l’arrivo del Ministro Salvini, si è svolto l’annunciato presidio pacifico di ‘non benvenuto’ promosso dal Comitato 5 Luglio ed a cui hanno aderito anche altre realtà, politiche e non, come Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, il Comitato degli studenti Noisette e tanto altro. Magliette rosse, bandiere arcobaleno, striscioni con frasi del tipo: ” 400 morti sul lavoro, 600 morti in mare, 49 milioni truffati agli italiani” e ancora “Chi tace è complice”, “mai più fascismo”, “Fermi contro il razzismo”, “Nessun benvenuto al ministro disumano”.
A farsi portavoce della protesta pacifica è stato Giuseppe Buondonno: “Salvini dovrebbe dimettersi perché è un personaggio assolutamente inadeguato a ricoprire il ruolo di Ministro degli Interni. E’ semplicemente un provocatore che sta seminando, odio, idee di discriminazione, xenofobe, che sono in assoluto disprezzo della costituzione repubblicana. Vogliamo dire che c’è una parte consistente della città di Fermo e del territorio fermano che non gli da nessun benvenuto. Non si tratta ovviamente di un presidio contro la Questura per la quale siamo al contrario contenti e convinti della sua importanza, ma siamo qui per dire assolutamente che questo ministro a Fermo, per quanto ci riguarda, non è il benvenuto”.
Con Buondonno anche il segretario Cgil Maurizio Di Cosmo, presente in primis a titolo personale: “Siamo qui per testimoniare la volontà di non essere accomunati alla condanna che la storia farà di questa politica e di questo Ministro. Perchè l’odio, la crudeltà, i morti le sofferenze di tanta gente li avrà sulla coscienza lui e non vogliamo averceli noi. Dobbiamo reagire per salvare l’onore non solo di Fermo ma del Paese. Infatti ogni volta che si presenta da qualche parte Salvini riceverà questo tipo di comitato d’accoglienza”.
Anche a Porto San Giorgio è apparso nella notte uno striscione di Officina Trenino: “Sei tornato da Ministro ma no, non sei un drago. Sei solo uno dei megafoni del male che rappresenti: abituale, comune, nella norma, scontato; non sono pochi quelli che possono identificarsi in te”.
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