di Alessandro Giacopetti
“Sconcertata per l’accaduto e contrariata per quanto accade ora relativamente alla situazione del ponte crollato nel 2013 tra Rubbianello e Montefiore dell’Aso”. Maria Teresa Mircoli, sindaco di Monterubbiano ha espresso il proprio disappunto oggi in una conferenza stampa convocata nella sede comunale, anche a nome degli altri componenti della Giunta rispetto all’attuale stato delle cose e a quello che si potrebbe prospettare a breve termine.
Al momento la situazione è questa, secondo il sindaco “la Provincia di Fermo è stata chiamata a soccorrere quella di Ascoli Piceno dopo che il Rup dott.ssa Fiorentino dal 1 luglio non ricopre più la carica. Provincia ascolana che ha dapprima chiesto aiuto a Fermo, salvo poi non firmare la convenzione nominando un nuovo Rup nella persona dell’ingegner Colapinto. Nel frattempo ho saputo che in Provincia ad Ascoli sarebbe pronta all’approvazione la perizia di variante del progetto, sulla quale la ditta che si è aggiudicata i lavori, dopo la vittoria del bando di gara, dovrà pronunciarsi all’inizio della prossima settimana”. Le previsioni secondo il sindaco non sono positive. “Nella peggiore delle ipotesi – anticipa Maria Teresa Mircoli – qualora la ditta appaltatrice non si esprimesse, sarà interpellata quella giunta seconda in graduatoria. In caso neanche questa accettasse si andrebbe ad una nuova gara d’appalto. Quindi i tempi si allungherebbero notevolmente. Ditta che ha segnalato anche un grave problema. I piloni rimasti in piedi sono fessurati. Nel frattempo c’è diversità di vedute tra quanto contenuto nella variante e quanto vuole la ditta: nel primo caso non si prevede l’abbattimento e la ricostruzione totale, cosa che invece la ditta auspicherebbe”.
La richiesta da parte di Maria Teresa Mircoli, oggi affiancata dalla vice Silvia Moreschini, è chiara: “Occorre costruire ed installare subito un ponte di ferro per far riprendere la viabilità stradale. Sto anche pensando alla convocazione di un referendum tra i cittadini monterubbianesi per averlo. E che il costo dell’affitto lo paghi chi ha causato tale situazione, non certo il Comune. Una soluzione temporanea in attesa della nuova opera. Il ponte a Rubbianello – ha affermato ancora la Mircoli – è della collettività, non proprietà di qualcuno. Io sono preoccupatissima per la collettività. A differenza di altri, non chiedo la testa dei presidenti provinciali di Fermo e Ascoli, Canigola e D’Erasmo . Occorre, però, sciogliere tutti i nodi burocratici per non far passare altri 5 anni per arrivare ad avere un nuovo ponte che sia definitivo”. Sindaco Mircoli che ricorda: “nel 2017 ho scritto una lettera ai due presidenti provinciali – dice tenendone in mano una copia – per eliminare la burocrazia cieca e l’assurdità dei vincoli posti. Solo la presidente provinciale Canigola mi ha risposto, condividendo le mie preoccupazioni, ma dicendo che era Ascoli a dovermi dare la risposta. Risposta che non è mai arrivata”.
La proposta di un ponte di ferro installabile in tempi relativamente brevi, probabilmente qualche centinaio di metri a monte rispetto al ponte crollato, lanciata anche in passato dal sindaco Mircoli. “Come giunta ci siamo insediati il 1 giugno 2015. Il ponte era caduto nel 2013. In una assemblea istituzionale da me convocata il 5 maggio 2016 a Rubbianello, cui erano presenti gli allora presidenti provinciali D’Erasmo e Perugini – ricorda il sindaco Mircoli – chiesi notizie certe sulle tempistiche. Per abbreviarle lanciai l’ipotesi di un ponte di ferro per riunire le sponde del fiume Aso e scavalcare la burocrazia, in attesa del progetto definitivo – conclude la Mircoli che ribadisce – è inutile mettere capsule d’oro su denti cariati”, in riferimento al cattivo stato dei piloni, in continuo deterioramento a causa del flusso dell’acqua e del tempo che passa.
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