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Il Premier Conte incontra i calzaturieri
alla fiera di Mosca, Pilotti: “Le piccole e medie imprese sono in ginocchio” IL VIDEO

MOSCA - La visita del premier, in Russia in occasione di un importante summit bilaterale, si è svolta questa mattina. Pilotti che ha illustrato la situazione critica che sta vivendo la calzatura in Italia

 

di Paolo Paoletti

Gli imprenditori calzaturieri, rappresentati dalla presidente di Assocalzaturifici Annarita Pilotti, hanno incontrato questa mattina a Mosca, dove è in corso la fiera di settore Obuv, il presidente del consiglio Giuseppe Conte. La visita del premier, in Russia in occasione di un importante summit bilaterale, si è svolta questa mattina. Pilotti che ha illustrato la situazione critica che sta vivendo la calzatura in Italia, soprattutto quella delle piccole e medie imprese. “Nella moda italiana – ha esordito la Pilotti –  rappresentiamo un pilastro fondamentale. Pesiamo nella bilancia commerciale oltre 4 miliardi di euro. Il settore calzaturiero non è fatto solo di griffe e di nomi dei grandi brand, ma di tante piccole e medie imprese. Sono 22 anni che vengo in questa fiera e sono 22 anni che gli imprenditori investono in questo mercato”.

Presidente di Assocalzaturifici che ha illustrato alcuni dati quanto mai preoccupanti: “Nel 2013 esportavamo in calzature 600 milioni di Euro in questo paese, nel 2017 la cifra si è attestata a 380 milioni, ossia il 40% in meno. Nel 2017 hanno chiuso 180 aziende calzaturiere e solo noi primi sei mesi del 2018 siamo già ad un bilancio negativo di 81 aziende che hanno cessato la loro attività. E’ un settore, quello delle piccole e medie imprese, in ginocchio. Sono una di loro e li rappresento”.

Annarita Pilotti che ha fatto delle richieste ben chiare al presidente del Consiglio: “Basta con queste ridicole sanzioni alla Russia, siamo veramente stanchi. E’ vero che anche la svalutazione del Rublo e il prezzo del petrolio hanno contribuito a mettere in ginocchio il nostro settore. Nella Russia dobbiamo trovare una collaborazione e un modo di scambio. I buyers sono nostri amici e dobbiamo continuare ad avere rapporti commerciali con questo paese. Ne abbiamo bisogno, queste persone vengono qui ad investire e la politica deve fare da tramite. C’è poi il riconoscimento del Made In Italy: dovete avere un pugno di ferro e forte e portare a casa questa necessità per le imprese italiane“.


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