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Costruzioni in zone sismiche,
la Regione mantiene
le funzioni fino al 2020

REGIONE - Licenziata dalla Terza Commissione la proposta di legge che rinvia il trasferimento delle competenze ai Comuni. Recepite le richieste degli enti locali e degli ordini professionali

Via libera all’unanimità, da parte della terza Commissione, alla proposta di legge che rinvia, al luglio del 2020, il trasferimento di competenze ai Comuni in materia di esercizio delle funzioni per le costruzioni in zone sismiche.

“Una legge che – come ha avuto modo di commentare il presidente della Commissione e relatore sul provvedimento, Andrea Biancani (Pd) – corrisponde alle richieste formulate ripetutamente dagli enti locali sopra i cinquemila abitanti che, altrimenti, avrebbero ricevuto le competenze, già dal prossimo mese di febbraio. Istanze manifestate anche dagli ordini professionali, anch’essi direttamente coinvolti nelle nuove procedure”.

Per questo lasso temporale e, pertanto, fino al luglio del 2020, le competenze in materia sismica restano in capo alla Regione, in luogo dei Comuni. Non soltanto le istanze di enti locali e ordini professionali ad aver determinato la proroga contenuta nella proposta di legge. E’, infatti, in discussione in sede ministeriale e su diversi tavoli inter-istituzionali la modifica al Testo unico in materia edilizia, ove sono inserite anche disposizioni sulla sismica. “Pare, quindi, opportuno attendere gli esiti del tavolo tecnico attivato presso il Consiglio superiore dei Lavori pubblici – ha rilevato Biancani – prima di procedere a trasferimenti di funzioni o ulteriori modifiche”. Nella legge licenziata dalla Commissione viene confermata la competenza dell’Ufficio speciale per la ricostruzione per la gestione delle pratiche per i Comuni del cratere sismico, al di là del numero di abitanti. Viene, inoltre, prevista fin da subito l’attivazione della piattaforma informatica che ha l’obiettivo di “uniformare e rendere più efficace la verifica e il controllo delle pratiche”. “Concorde con il presidente Biancani – aggiungono dalla Regione – anche il vicepresidente della Commissione, Sandro Bisonni”. “Doveroso e logico accogliere le richieste degli enti locali, di tecnici e professionisti, fortemente impegnati nella ricostruzione e nel rispetto delle regole. Le leggi – ha aggiunto Bisonni – devono accompagnare, facilitandola, la vita dei cittadini, special modo di chi ha già patito i danni e i problemi del terremoto”. Voto favorevole al provvedimento anche da parte del relatore di minoranza, Giorgini (M5S): “Ma solo per senso di responsabilità. E’ incredibile – ha rilevato Giorgini – che in una regione, quasi completamente a rischio sismico, si impieghino così poche risorse economiche e professionali nella prevenzione e nella messa a norma sismica degli edifici, sia pubblici che privati, per altro perseverando con la logica della proroga”.


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