di Paolo Bartolomei
FERMO – Il nuovo anno e il girone di ritorno cominciano con i migliori auspici per gli undici di Antonioli che sfoderano una gran prestazione, stoppano sullo 0-0 la capolista Vicenza e anzi possono recriminare avendo avuto l’occasione più limpida per sbloccare il match.
Antonioli conferma la difesa a tre, che diventa a cinque con l’abbassamento degli esterni Iotti e Lancini, visto che nella parte finale del girone di andata ha garantito sicurezza. Rispetto a Gubbio rientra Scrosta dopo l’infortunio e Lancini si sposta più avanti, con Sperotto che torna in panchina; in attacco l’ex biancorosso Maistrello è preferito a Cognigni, recuperato troppo a ridosso della partita.
Ottimo approccio al big match sotto tutti i profili, mentale, tattico e agonistico. Ne scaturisce un bel primo tempo dove non si vedono affatto i tanti punti di divario tra le due squadre. La Fermana sciorina un ottimo calcio, a gran ritmo, con gioco di prima intenzione. Gialloblù reattivi su ogni palla, pronti subito ad aiutarsi tra loro, spesso in superiorità numerica, una squadra ben diversa da quella vista nel girone di andata e che sorprende non solo gli spettatori ma anche lo stesso Vicenza, che di fatto è costretto a giocare in ripartenza e puntare sui calci piazzati. I biancorossi non impensieriscono mai Ginestra, sempre pronto, che ha dato sicurezza al reparto difensivo.
L’unica vera occasione pericolosa del primo tempo è gialloblù con D’Angelo che colpisce il palo esterno, ma i primi 45′ vivono di continui capovolgimenti di fronte con i canarini che spesso arrivano in area con cross o azioni ben costruite.
Nella ripresa la Fermana, che aveva speso molto nel primo tempo, abbassa ritmo e baricentro e il Vicenza prende in mano il pallino del gioco, cerca il gol ma la Fermana si oppone con grande ordine, anzi proponendosi spesso in avanti e andando vicinissima al gol con Cognigni.
Il punto conquistato è preziosissimo considerando i risultati delle dirette avversarie. Se i gialloblù riusciranno a confermare la prestazione odierna anche nelle prossime gare, quando incontreranno altre sei squadre di alta classifica, i tifosi possono stare tranquilli.
Sabato prossimo la compagine di Antonioli sarà di scena a casa del Feralpisalò, poi di mercoledì recupero a Ravenna.
IL TABELLINO
FERMANA 0 (3-4-2-1): Ginestra; De Pascalis, Manetta, Scrosta; Iotti, Urbinati, Mane, Lancini; D’Angelo, Petrucci (35′ st Bacio Terracino); Maistrello (23′ st Cognigni). A disposizione: Palombo, Gemello, Bellini, Sperotto, Alagna, Ricciardi, Persia, Venturi, Mantini, Rolfini, Bacio Terracino, Molinari. All. Mauro Antonioli
VICENZA 0 (4-4-2): Grandi; Bianchi (31′ st Bizzotto), Padella, Cappelletti, Liviero; Vandeputte (31′ st Zarpellon), Pontisso (26′ st Scoppa), Cinelli (14′ st Zonta), Giacomelli; Arma (26′ st Saraniti), Marotta. A disposizione: Albertazzi, Pasini, Guerra, Tronco, Emanuello, Bonetto, Rigoni. All. Domenico Di Carlo
ARBITRO: Mario Cascone di Nocera Inferiore. Assistenti Francesco Bruni di Brindisi e Paolo Laudato di Taranto.
NOTE: Ammoniti De Pascalis, Giacomelli, Marotta, D’Angelo e Guerra; al 30′ st allontanato dalla panchina il direttore sportivo del Vicenza, Giuseppe Magalini. Angoli 2-5 , recupero 1’+6′; il L.R. Vicenza ha giocato con il lutto al braccio per la morte dell’ex giocatore biancorosso Giorgio De Marchi; spettatori 1650 circa di cui 352 paganti (217 ospiti) incasso € 4.000 circa, abbonati 1218 rateo € 3.365
LA CRONACA
23′ Discesa di Iotti sulla destra, si sovrappone De Pascalis, cross che attraversa tutta l’area, dalla parte opposta D’Angelo, piazzato da solo sul secondo palo, spara al volo ma colpisce il palo esterno. Lo stesso numero dieci poco prima aveva provato a centrare la rete con un gran tiro da centrocampo, avendo notato Grandi lontano dai pali.
8′ del secondo tempo, contropiede Fermana, Petrucci arriva in area e anziché tirare, passa a Maistrello, consentendo il recupero di Grandi. Antonioli mette dentro Cognigni al posto di uno stremato Maistrello, che tanto ha lottato in avanti usando il suo fisico poderoso, poi è la volta di Mimmo Di Carlo che entro la mezz’ora effettua tutti i cambi, sperando di far girare a proprio vantaggio la partita, sfruttando la lieve supremazia conquistata nel secondo tempo, ma da una parte Ginestra, Manetta e Scrosta fanno buona guardia, dall’altra i gialloblù in contropiede continuano a provarci.
A dieci minuti dal termine uscita con applausi per Petrucci che, nonostante sia ancora non al 100%, ha dato filo da torcere agli avversari. 37′ punizione dal limite ben battuta da D’Angelo, sul secondo palo Cognigni e Manetta, con Grandi che interviene senza convinzione ed è superato dalla palla, non deviano in rete per un capello.
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