“Quando si parla di soccorso pubblico e sicurezza dei cittadini è estremamente importante avere bene a mente a ciò che fanno i vigili del fuoco in tutta Italia e a cosa servono, senza limiti e confini.
Le posizioni geografiche sono funzionali al soccorso tecnico urgente, e non dovrebbero essere di certo oggetto di contese campanilistiche”. Inizia così la nota stampa che il Conapo, sindacato autonomo dei vigili del fuoco ha inoltrato in giornata. Una nota nella doppia versione di comunicato stampa e lettera inviata alle più alte cariche dello Stato, della Regione, dei vigili del fuoco e della provincia fermana.
“Nel caso del distaccamento dei vigili del fuoco sito ad Amandola e denominato ‘Monti Sibillini’, a seguito della divisione della Provincia di Ascoli da quella di Fermo avvenuta per volontà popolare, nell’ambito della riorganizzazione del territorio nazionale – spiega il segretario generale Conapo, Antonio Brizzi – lo stesso si è trovato ad essere ricompreso nel suo naturale alveo della provincia di Fermo di cui ne faceva parte da sempre, anche quando Fermo era una città della provincia di Ascoli Piceno.
Alla Provincia di Fermo, istituita nel 2004, diventata operativa a tutti gli effetti il 6/7 giugno 2009, appartiene geograficamente la città di Amandola dove fu messo circa 30 anni fa il distaccamento dei vigili del fuoco permanenti e dove è rimasto ed è tuttora presente in posizione centrale rispetto al Parco Naturale Nazionale protetto dei ‘Monti Sibillini’ e tale distaccamento ha contribuito non poco ad affrontare le gravi difficoltà che negli ultimi due terremoti del 1997 e 2016 hanno colpito gravemente tale territorio.
Oggi però dopo la nascita della nuova Provincia di Fermo, è notizia apparsa sui media che vi è la volontà di altri sindacati dei Vigili del Fuoco di riportare il distaccamento all’interno della provincia di Ascoli Piceno, nel comune di Comunanza, ovvero di spostare la sede di 9,3 chilometri dall’attuale posizione, cambiando provincia, e cosi allungando, a nostro avviso, i tempi di soccorso per la tutela del patrimonio delle due valli del Tenna e dell’Aso e del Maceratese con cui Amandola confina, essendo anche Amandola importante crocevia di tre province ed incastonata alla base del Parco Naturale.
Coloro che trenta anni istituirono il distaccamento dei vigili del fuoco ad Amandola, erano ben coscienti che quella era la naturale collocazione di una sede operativa permanente di soccorso pubblico baricentrica.
Per contro questo sindacato ha ricevuto richieste da parte della maggioranza dei vigili del fuoco sia del Comando di Fermo che di quello di Ascoli Piceno, oltre che da numerosi cittadini, per non fare spostare il distaccamento di Amandola a Comunanza.
E dopo attenta analisi da sindacalista e vigile del fuoco, devo dire che hanno ragione. La domanda inevitabile è perché lo vogliono spostare ora nel 2020, quando la Provincia di Fermo, con dentro il suo distaccamento vigili del fuoco di Amandola, è nata nel 2004? Da quello che si evince dai documenti, il sindaco di Amandola, Adolfo Marinangeli si è reso più volte e in più modi disponibile a concedere nuovi locali per accogliere il distaccamento e siti per la costruzione della nuova caserma, dopo aver concesso gratuitamente il terreno per posizionare la struttura temporanea attualmente presente che ospita il distaccamento”. Da qui la richiesta, rivolta ai destinatari della missiva, dal ministro Lamorgese ai vertici dei vigili del fuoco, dal presidente Ceriscioli al prefetto Filippi e al procuratore Iannella “di intervenire in merito a questa vicenda. Infine molto semplicemente, devo informare che, se il tutto non terminerà quanto prima, sarò costretto a mobilitare i vigili del fuoco di Fermo, ma quello che più conta mobilitare tutti i cittadini della Provincia di Fermo, per chiedere semplicemente a loro, se concordano o meno di far spostare il distaccamento dei Vigili del Fuoco permanenti di Amandola a Comunanza.
Il distaccamento dei Vigili del Fuoco sito ad Amandola e denominato ‘Monti Sibillini’ appartiene alla provincia di Fermo e in tale provincia deve restare, come correttamente stabilito dal recente decreto del Ministro dell’Interno datato 2 dicembre 2019 e dal recente decreto n 305 del Capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco datato 3 dicembre 2019″.
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