Tre note disgiunte con un denominatore comune: no al cambio della legge elettorale regionale per introdurre il ballottaggio. Fdi, Lega e Fi, in attesa di sciogliere le riserve per il candidato governatore (è previsto per le prossime ore un nuovo tavolo nazionale, con Salvini e Meloni ai ferri corti) in questo sono pienamente d’accordo.
«Il blitz che sta tentando di fare la sinistra sulla legge elettorale per le elezioni regionali è immorale, oltre ad essere una chiara dimostrazione della paura di perdere dopo cinque anni di pessimo governo regionale». A dirlo è il segretario regionale della Lega Riccardo Augusto Marchetti insieme ai consiglieri regionali Sandro Zaffiri, Marzia Malaigia, Luigi Zura Puntaroni e Mirco Carloni dopo la proposta di legge sul doppio turno alle regionali presentata da Boris Rapa e dall’assessore Moreno Pieroni (Uniti per le Marche). «Cambiare le carte all’ultimo secondo utile con un piano architettato col solo scopo di creare un’alleanza a posteriori con il Movimento 5 Stelle, è oltre l’indecenza politica. Il Pd e i 5 Stelle non hanno il coraggio di stringere un accordo politico alla luce del sole, pertanto preferiscono utilizzare questi stratagemmi elettorali nel vano tentativo di mascherare un un’alleanza sottobanco stipulata ormai da mesi, e che ha portato i pentastellati ad essere già in maggioranza “a loro insaputa”. Al posto di impegnare il tempo per discutere la legge elettorale, il centrosinistra cerchi di dare risposte a cittadini e imprenditori lasciati soli ad affrontare l’attuale crisi economica, dopo che per cinque anni non ha saputo mai dettare una strategia chiara ed efficiente per rilanciare l’economia marchigiana».
Sulla stessa lunghezza d’onda la nota di Carlo Ciccioli, portavoce regionale di Fratelli d’Italia: «Manipolare la legge Elettorale Regionale dopo il reinvio delle elezioni che si sarebbero già dovute tenere è atto criminale. La notizia diffusa nei corridoi regionali è che a seguito di valutazioni negative sui risultati elettorali per il centrosinistra, ora l’ideona del Pd sarebbe quella di cambiare la legge elettorale, introducendo un doppio turno che consentirebbe di recuperare almeno in parte all’attuale maggioranza i voti necessari per poter ribaltare il trend negativo dei sondaggi. Premesso che scriversi le leggi elettorali a favore porta universalmente malissimo e lo potrebbero tranquillamente testimoniare Berlusconi per la legge elettorale propedeutica alle elezioni politiche 2006 e Renzi per quelle del 2018, va però sottolineato che un’azione del genere è fuori di ogni decisione democratica, meritevole di ricorso alla Corte Costituzionale qualora tale vergognosa impresa fosse tentata. Manipolare la legge Elettorale Regionale dopo il reinvio delle elezioni che si sarebbero già dovute tenere entro il 15 giugno è atto criminale, ma soprattutto oggettivamente è meritevole di protesta popolare poiché il diritto delle persone di esprimere correttamente e democraticamente il proprio voto senza passare attraverso gli artifici dei Palazzi è un atto di giustizia. Viceversa è riprovevole utilizzare trucchi, imbrogli, truffe per rimanere attaccati con la colla alle poltrone contro la volontà di tutti i marchigiani».
Caustici anche da Forza Italia, con il commissario regionale sen. Francesco Battistoni e i consiglieri regionali Jessica Marcozzi e Piero Celani: «Un’operazione indecorosa quella che sta portando avanti il Partito Democratico a Palazzo Raffaello, con una modifica della legge elettorale al limite del ridicolo, che, con la proposta di reintroduzione del doppio turno, tenta di arrestare l’emorragia elettorale in corso da mesi. Il Pd ha questo vizietto, ogni volta che percepisce il profumo della sconfitta – scrivono i tre esponenti azzurri – tenta di cambiare le carte in tavola, di nascosto. Ma stavolta il giochino è stato scoperto, questa volta i marchigiani non cadranno nel tranello elettorale che ha come unica finalità quella di rimanere incollati alle poltrone ed alla guida di una Regione che oggettivamente non li sopporta più. È evidente che in questa partita c’è anche una co-regìa, quella del Movimento 5 Stelle, che tra il primo ed il secondo turno spera di poter costruire un asse o addirittura un’alleanza con il Partito Democratico.
Ad entrambe i partiti suggeriamo di concentrarsi sui problemi dei marchigiani, che nelle ultime ore stanno vivendo due drammi importanti: sanitario, con il cup regionale che è andato letteralmente in tilt e non permette di fare prenotazioni, e con la notizia, per i terremotati, che gli interventi di messa in sicurezza delle case danneggiate dal sisma dovranno essere a totale carico dei proprietari. Oltretutto portare a votare le persone 2 volte in 15 giorni dopo la pandemia è follia pura, noi pensiamo al bene e al futuro dei marchigiani, il centrosinistra pensa soltanto ai giochi di potere. Forza Italia è concentrata sulle cose serie, basti menzionare l’emendamento presentato dai nostri parlamentari al Dl Rilancio per destinare fondi ai danni causati dal maltempo di fine maggio. Il resto sono manovre di palazzo verso le quali daremo battaglia con tutte le nostre energie».
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